giovedì 27 dicembre 2012

IPad?

Mia sorella mi ha cortesemente prestato il suo iPad per consentirmi di accedere ad internet. In realtà' avrei bisogno di un bel wifi aperto con il mio laptop (il correttore propone "l'autopsia"), perché devo postare il mio CV in giro per la rete, ma a quanto pare questo oggetto e' solo per il cazzeggio (i caseggiati) e cose utili non se ne riescono a fare più di tanto.
Sicuramente ha una bella linea e averne uno fa Figo (senza la maiuscola non c'è verso), ma rimango sulle mie posizioni da dinosauro e credo proprio che continuerò a vivere senza.....

lunedì 17 dicembre 2012

Il napalm, al mattino

Il pessimo rapporto con il mio capo ha finalmente prodotto i suoi frutti. Dopo avermi esposto una serie di giustificazioni farfugliate (incluso il fatto che "esprimo forti opinioni facendo le facce" durante la nostra riunioncella interna, nella quale non vengo mai interpellata se non per dovere), mi ha detto come grande concessione che mi consentirà di fare l'ultimo audit in Cile (vacanze incluse) e poi sarò libera di cercarmi un'altra strada.
Ora, non mi sono messa discutere con quell'omuncolo, ma questa volta prevedo una gioiosa stagione di lotta armata. Sono certa che non abbia la benchè minima giusta causa per escludermi dal suo team - anzi, penso che ci sia sotto qualcosa di poco chiaro.
Domani, dovrei avere il nome di un avvocato del lavoro
Oggi, il mio CV è già là fuori e i miei rapporti con i cacciatori di teste sono ripresi su una base operativa e non soltanto amicale. Ho già contestato per iscritto la correttezza del giudizio del mio capo, che non può difenderla se non basandola su una sua percezione personale: quella di una persona che mi ha costantemente sabotato e tenuto nell'ombra.
Sarei stata pronta ad abbozzare, a questo punto, ma, dopo un paio di attente riflessioni, mi sono detta: COL CAZZO !
Se devo entrare nel mio anno di compleanno combattendo, ebbene, così sia.

venerdì 14 dicembre 2012

Gentiluomo del Sud



Un collega che mi piace molto e' Jack M. Ha un nome di origine francese, che qui storpiano fino a farlo sembrare italiano, e si occupa di un po' di tutto, ad alto livello, nella filiale americana. Abita normalemente a Houston e si definisce un uomo del Sud.
L'anno scorso e anche quest'anno ha portato me e il mio capo fuori a cena. Questa volta in un bel ristorante dal nome promettente: The White Chocolate Grill.
Quello che trovo amabile in Jack e' innanzitutto l'educazione. Sono cosi' condizionata dai modi del mio capo, che quando Jack mi lascia il passo o mi apre la portiera dell'auto, ecco che mi stupisco. Quindi quando lui mi ha ricordato che "noi al Sud siamo abituati a dare la precedenza alle signore", non posso fare a meno di esprimere il mio apprezzamento per un atteggiamento cosi rinfrescante. E lo faccio ad alta voce e con enfasi. Chi vuole intendere, intenda.
Jack ha vissuto ovunque nel mondo, per lavoro: Londra, Dubai, Santiago, Buenos Aires. E' un appassionato di auto - e ieri sera, dopo cena, ci ha accompagnato per il Mall di Park Meadows per mostrarci con orgoglio la sua Tesla. Ci ha detto che era andato a cercare l'Apple Store e che aveva visto lo showroom giusto di fronte... insomma, si e' comprato una Tesla Model S a soli 59.000 dollari. Che auto! effettivamente impressionante! impressionante pure l'entusiasmo e la competenza del giovane venditore - un laureato in Energie Rinnovabili all'universita' di Stanford.
Jack e' andato anche a Palo Alto a vedere la linea di montaggio. Cielo, la mostrano in un filmato allo showroom: tutto un altro mondo! Ma e' bello vedere che esistono imprenditori che si lanciano ancora in avventure rischiose e meravigliose come questa.



 

mercoledì 12 dicembre 2012

Denver e' nella mia top ten...

... di posti in cui non avrei mai sentito il bisogno di andare, non fosse per il lavoro.
E' un luogo non-luogo che quasi mi affascina per l'assenza di qualsivoglia forma di interesse. Cerco disperatamente di trovare un punto buono, ma mi fermo sempre alla colazione dell'Hotel - il quale e' un Hilton, ma uno di quelli di campagna, senza quel minimo di charme internazionale che di solito gli Hilton hanno. L'omelette di albumi con la salsiccia, ecco il mio totem.
Non dovendo fare piu' di dieci minuti a piedi, per arrivare in ufficio, siamo irrimediabilmente inchiodati in questo luogo fuori dal mondo - e mi domando ogni minuto perche' la nostra filiale piu' grande, quella da 5.400 dipendenti, debba proprio avere il quartier generale in questo deserto, a un'ora (quando non c'e' traffico) di auto dall'aeroporto, nel mezzo dello Stato piu' in mezzo al niente degli Stati Uniti - che per me non sono altro che un sinonimo del Nulla Esistenziale. Il tutto, sapendo che il nostro cliente piu' grande e' la citta' di New York.
C'e' il sole spesso, ecco questo va detto. Ma dalla finestra vedo solo parcheggi, le montagne lontane rimangono una visione indistinta e priva di richiamo.
Il massimo a cui si puo' aspirare e' la cena con l'occasionale collega - e quelli simpatici non e' che siano tanti... ieri sera CB &Potts, uno sport bar che fa contento il mio capo, perche' ci sono maxi-schermi ovunque e si puo' vedere meglio il basket. Stasera forse qualcosa di meglio - il locale degli scambisti dell'anno scorso (cosi' almeno lo aveva definito la collega Legal) ? cibo buono, vino pessimo? Le sere senza colleghi sono dedicate alla cena in camera - il mio capo fa altrettanto ed io non sento il desiderio della sua compagnia - a lui il basket su ESPN, a me la chat su Facebook o qualche film su HBO. Le prime due sere dormivo gia' alle nove di sera, e senza rimpianti.
La cosa migliore di essere qui ora e' che perlomeno non ci dovro' tornare per un altro anno - se il mio capo sentira' il desiderio irrefrenabile di rifarci un salto a gennaio, saranno fatti suoi: anche quest'anno ci e' venuto ed e' rimasto sepolto dalla neve.

 

venerdì 7 dicembre 2012

Neve

Nevica. Si sapeva, che avrebbe nevicato - e per far funzionare meglio il Regno, gli Olandesi tagliano tutto. Cancellano i voli, prima che sia sceso un solo fiocco. Dimezzano i treni. Cancellano gli appuntamenti. Questo dimostra la loro incrollabile fede nelle previsioni del tempo e soprattutto il loro scarso senso dell'inutile eroismo, che invece talvolta affascina noi Italiani: avendo noi una così cattiva fama, dobbiamo sempre dimostrare che nulla ci ferma, nemmeno il buon senso.
Oggi dovevo discutere la mia valutazione annuale con il mio capo, ma naturalmente la cosa è saltata. Io gli ho proposto di sfidare gli elementi per incontrarlo, lui ha risposto che non ci pensava nemmeno e così ci parleremo quando saremo a Denver. Già Denver rappresenta efficacemente la mia idea di morte civile, con l'aggiunta del colloquio del capo acquisisce anche una certa aura verdastra da avanzata decomposizione. Denver, gelida capitale di Zombilandia.

Va detto che è bello stare in casa al calduccio e guardare la neve scendere in un delicato spolverio - niente che assomigli ai 60 cm di Bologna lo scorso febbraio - qui è una zuccheratella da quattro dita e già si sa (lo dicono le previsioni del tempo) che domani ci sarà il sole e tutto sarà sparito domenica, quando Denver ci accoglierà con i suoi meno undici. Che Dio la strafulmini.

Va detto anche che ho rinfrescato il mio curriculum vitae su un paio di siti e ne ho pure spedito uno, così, tanto per provare. Fra due settimane saprò se ha sollevato qualche interesse o se devo un po' modificarlo: bello comunque entrare nell'anno nuovo con qualche progetto di miglioramento davanti... il pensiero da solo mi mette di umore più disteso prima del famoso colloquio.

Cinqueperdieci: dicembre, mese delle prenotazioni - per ora il Capodanno a Cortona, da Sotto il sole della Toscana, è stato prenotato: chissà se ci sarà il sole, ma d'altra parte nel film ci sono tutte le stagioni - e non mi viene mica richiesto di fare il bagno nella fontana della piazza (che peraltro non esiste), ad immagine e somiglianza di Silvia de La Dolce Vita, in attesa di un Marcello che mi venga a pescar fuori. Niente uva al mercato, ma Bramasole ci sarà, le colline pure e il genius loci, anche.
Fra poco mi impegnerò a usare le miglia Alitalia per comprare il biglietto per il Giappone a prezzo ridotto e per il resto si vedrà. Il biglietto per il Cile è nelle mani della segretaria - se viene confermato, anche quello sarà sistemato - in caso contrario, dovrò trovare il modo di massimizzare la mia settimana di vacanza di gennaio, ma non mi metto problemi. Improvvisare, adattarsi, per raggiungere l'obiettivo.



domenica 2 dicembre 2012

Dicembre

Sono scivolata in questo mese quasi senza accorgermene. A San Paolo la temperatura era primaverile e davvero l'agenda era troppo piena per permettermi di concentrarmi su quello che succedeva al di qua dell'Equatore. Sono salita sull'aereo il 30 di Novembre e sono arrivata a Schiphol il primo di Dicembre, primo giorno di Avvento, e voilà !
Dicembre deve essere il mese più operativo per quello che riguarda il Cinqueperdieci, ma devo dire di essermi già messa avanti in Novembre:
  • Ho comprato il flauto e ho fissato la prima lezione.
  • Ho contattato l'istruttore di scherma e so che potrei già andare a fare le 4 lezioni di prova.
  • Sono già nella lista per il corso introduttivo di meditazione Zen
  • Ho già i primi contatti (e, teoricamente il biglietto aereo) per la settimana di compleanno in Cile
  • Ho già la materia prima per la mia scena da Up in the Air...
  • La mamma mi metterà da parte i ferri e un po' di lana per il Guerrilla Knitting
  • Ho un appuntamento fissato per conoscere il fotografo per il ritratto
  • Ho già contatti per almeno altre 15 Occorrenze
  • Ho fatto una proiezione su tutto l'anno di tutti i 50 elementi e ho visto che tutto sommato SI PUO' FARE !
In Dicembre vedrò come al solito la solita schiera di amici - un vero balsamo. Spero di trovare altri alleati per il Cinqueperdieci, ma comunque la prospettiva delle vacanze natalizie quest'anno è più grata che mai.

La prossima settimana, venerdì per la precisione, avrò il colloquio di valutazione con il mio capo. Sarebbe un momento ideale per dirgli tutto quello che penso di lui e del suo stile di management e poi licenziarmi di botto, ma questa è una soddisfazione che ho già avuto una volta nella vita. Piuttosto parlerò delle mia aspirazioni per il 2013 e cercherò di prendere qualche distanza da lui nel 2014.
Intanto sto riducendo il mutuo per diminuire le mie esigenze salariali e prepararmi per un eventuale cambio di vita nei prossimi anni: ho imparato qualcosa dal mio passaggio traumatico fra i miei due lavori olandesi, preferisco prevedere sempre lo scenario peggiore (questo perchè sono un ingegnere) e muovermi di conseguenza. 
Non appena il mercato si ripiglierà in Europa, fra qualche anno, non escludo di tornare in Italia, ma certamente non a Milano - devo pensare alla pensione, quel meraviglioso periodo della propria esistenza in cui si può fare veramente quello che si desidera, dove lo si desidera, quando lo si desidera. Un po' come essere disoccupati, ma molto meglio.

giovedì 22 novembre 2012

Mario Bottoni

Purtroppo questa mattina sono stata svegliata dalla telefonata di Elsa, che mi ha detto che Mario è morto. Non una sorpresa, stavamo aspettando la fine di giorno in giorno, di ora in ora, e finalmente è avvenuto.
Sto pensando ancora tante cose in questo momento, ho tante immagini confliggenti nella testa. L'ultimo Mario, fragile e malato, e il Mario che poteva discutere per ore ed ore parlando di Kendo, il Mario che mi faceva uscire dai gangheri come nessun altro sapeva e il Mario che veniva a darci una mano nel nostro nuovo dojo a Milano. Mario che si faceva le naginata di fortuna, per far partire il settore, Mario con la cantina strapiena di materiale, fossero shinai o infinite fotocopie. Mario con la brandina in auto e lo scatolame made in Eritrea.
Ogni minuto una nuova immagine mi salta alla mente - c'è stata tanta vita passata insieme.
Penso a tutto questo e sento un grande silenzio - sembra un passato così lontano, così pieno, così energico.
Aspetto che i giorni passino per farmi uscire da questa immobilità.

mercoledì 21 novembre 2012

In attesa di partire ?

In linea teorica, sono in partenza per il Brasile. In pratica, mi sento ancora nel limbo. Il mio capo ha problemi famigliari seri e la sua brillante soluzione manageriale è quella di cancellare a brevissimo termine tutti gli impegni lavorativi che ha, indipendentemente dal numero delle persone coinvolte. La cosa sta andando avanti da un po', includendo sia gli eventi prevedibili, sia le complicazioni correlate, e stiamo rasentando il ridicolo, se la cosa non fosse tragica.
Comunque sia, domani ho la riunione di reparto (sarà vero?) e forse avrò una conferma della missione brasiliana. Staremo a vedere.

Come di consueto, lavorare da casa ha indubbi vantaggi, come quello di poter cucinare quello che mi va (la divina vellutata di zucca ha colpito ancora). Mi vengono in mente anche progetti bizzarri, tipo fare la ricotta in casa, che peraltro falliscono miseramente (ma meglio un capitombolo, che non provarci mai), ma rimane il tempo per occuparmi di cose prioritarie, quali le mie nuove lenti a contatto bifocali.
Ieri ho ritirato le lenti di prova e le ho indossate in casa, oggi mi riservo di provarle fuori e in palestra - ho due settimane davanti, sembra che siano promettenti, ma aspetto la prova dei fatti.

Mi sento un po' sospesa, tuttavia, non solo per l'incertezza sul viaggio in Brasile, ma anche perché mi pare di dover fare qualcosa di pressante, senza riuscire ad individuare cosa sia. Mi mancano delle persone, ma mi rendo conto di non poter essere io a cercarle. Ho cose da fare, ma non posso farle prima dell'anno nuovo e già mi sento in ritardo. Ho un breve arretrato di attività spicce da eseguire in casa, ma continuo a rimandare. E' come se il tempo sia contemporaneamente vischioso e rarefatto, mi riesce complicato muovermi con scioltezza. Chissà che cosa vorrà dire.

domenica 18 novembre 2012

Sinterklaas

Veramente la giornata doveva essere dedicata ai samurai. Al Wereldmuseum di Rotterdam c'è una esposizione davvero fantastica di elmi, armi e parafernalia vari - molti dei quali, va detto, arrivano dallo Stibbert di Firenze che, accidenti, non ho ancora visto.
L'allestimento è spettacolare: il colpo di scena topico è la lunga galleria delle armature, che davvero lascia senza fiato. Complimenti, Wereldmuseum!
Ci sono andata con Marseda, che incontro sempre con grande piacere. Questa volta, al gusto di rivedersi e parlare fitto fitto, si è aggiunto, in modo davvero inaspettato, il caso di essere lungo la Maas proprio nel momento in cui arrivava il vapore dalla Spagna ! Arriva, arriva! Sinterklaas è tornato, con un carico di Zwarte Piet che, guarda caso, sembrano tutti dei bei ragazzoni. Nessuno di cui avere paura, quindi !
Va detto che l'accoglienza è impressionante: la musica, i bambini, i cavalli (Amerigo in testa) - e poi Sint in persona ! Devo dire che è stato bello farsi coinvolgere, anche se io non ho mai creduto a Babbo Natale (tranne che per un breve istante a Londra, nel 1984). E' il bello dell'Olanda, anche in questo riescono ad essere molto professionali.
Il vapore arriva dalla Spagna!

Amerigo aspetta il Sint


De Sint sul palco !
Due Zwarte Piet sono meglio di uno

venerdì 16 novembre 2012

Alla via così

Ok, oggi sono riuscita a suonare una scala - una buona approssimazione di prima ottava, via. Sono certa che io il mio flauto troveremo una via di intesa e che prima o poi, se non mi slogo i mignoli prima, riuscirò a suonicchiare qualcosa. Comunque sia, a dicembre è già fissata la serata con Jori, mentre aspetto la risposta della insegnante.
Stasera sono andata ad insegnare kendo ai ragazzi dell'università - due ore di pratica e una birretta insieme a seguire. Sono davvero ragazzi simpatici. Non mi pesa stare con loro: nonostante la differenza di età, c'è sempre qualcosa da raccontare.
Anche se hanno meno di trentanni, un piano come il mio Cinqueperdieci non riescono ancora a concepirlo - forse perchè pensano che avranno tempo per fare tutto? o perchè non sanno davvero cosa desiderano? Continuo ad avere interessanti conversazioni con Jeroen, che è un po' piccato dalle mie affermazioni sugli uomini olandesi, in cui si riconosce, con una certa perplessità. Adesso gli ho messo la pulce nell'orecchio che forse gli Olandesi non sappiano proprio comportarsi con le donne e su questo si sta avvitando un po'. E' single perchè è recentemente finita la sua storia con Jori - immagino sia in una fase di introspezione. Ognuno ha le sue battaglie da combattere.
Tutto sommato, sono in un buon momento, anche se i modi del mio capo continuano a sorprendermi - ovviamente, in negativo. Ma non me ne metto più di tanto, ho molte cose belle da giostrare nella testa.
Sono momenti pericolosi, questi - quando mi sento così bene, mi viene la voglia di caricarmi il mondo sulle spalle - anche a sproposito. Devo tenermi a mente la regola numero uno: dare me stessa a chi perlomeno fa lo sforzo di venirmi a cercare e mi dimostra un po' di apprezzamento. Altrimenti, siamo di nuovo alle perle e ai porci.

mercoledì 14 novembre 2012

Yamaha YFL 211 S


Ecco, l'ho comprato - il mio primo flauto traverso. Posso dire: un sogno di una vita che si realizza.
Lo avevo già individuato via internet, comunicando con un negozio di strumenti qui ad Utrecht. Cercavo un Yamaha, come tutti consigliano ai principianti, e al negozio ne avevano uno vecchiotto, ma revisionato - persino con una garanzia di sei mesi - costato la metà. Mi piace che abbia avuto una vita precedente e che io possa dargliene un'altra, con il mio Cinqueperdieci.
Un caso fortunato ha voluto poi che Jori, la studentessa di Utrecht che accompagno spesso a fare kendo ad Amsterdam, abbia studiato flauto traverso per sette anni. L'ho scoperto stasera: siamo già d'accordo che verrà a dare un'occhiata al mio Yamaha, tanto per scrupolo, e mi insegnerà qualche trucco del mestiere. Confido di riuscire ad interpretare qualche filmato YouTube e a suonare la mia prima scala entro la fine della settimana. Vediamo se ci arrivo. Sono in anticipo sull'anno nuovo, ma tanto lo sapevo che non sarei stata capace di aspettare.

Stamattina ho visitato l'appartamento in vendita. Mmm, no, non credo sia una buona idea: è piccino, la cucina è da rifare, le finestre sul retro non hanno i doppi vetri, il tetto del ripostiglio è da sostituire. A queste condizioni, il prezzo non è più competitivo. Sono contenta di essermi tolta la curiosità, comunque.

Visto che oggi il tempo era così bello, all'ora di pranzo una scappata al campo ci stava tutta. Ho fatto solo un po' di driving range e quattro buche, sperimentando e provando - con risultati discutibili, ma non completamente disprezzabili.
Tuttavia, arrivata in quella fase della vita in cui non ho tanti desideri materiali da soddisfare, se qualcuno mi chiederà che cosa vorrei per Natale o per il mio compleanno, dovrò per forza rispondere: Palline da golf - tante palline da golf.




martedì 13 novembre 2012

Non fraintendiamo

Se non scrivo più tanto spesso del Signor G., è perché il tempo fa veramente orrore. E' autunno vero e pieno, che altro ci si deve aspettare? Non vorrei però che si pensasse che io e il Signor G. si sia in crisi. Diciamo che siamo in un periodo affollato di cose e non riusciamo a vederci con regolarità.

Il vialetto dietro casa, completamente coperto di foglie cadute, ha una sua bellezza. Quando l'aria è immobile e il cielo è grigio, basta essere coperti bene e non dispiace affatto essere all'aperto. Cercherò, per mettermi a posto la coscienza, di fare un salto al driving range questa settimana. E parlando di autunno, continuo a trovare piuttosto fatidico il fatto che il santo patrono sia di Legnano, sia di Utrecht, sia San Martino - più autunnale di così....

Stamattina ero partita con qualche esitazione (premonizione?) per andare in ufficio ad Arnhem, ma giusto alla fermata del bus ho letto la mail del mio capo che cancellava la riunione. Ho girato sui tacchi e via che son tornata a casa. Lavorare sul sofà mi ha risparmiato un'ora e mezza di treno e mi ha permesso come al solito di gestirmi come meglio credevo la giornata.

Domani, invece, ne farò un paio delle mie. Intanto, ho preso appuntamento per visionare un appartamento giusto girato l'angolo. No, non chiedetemi che cosa ho intenzione di fare, perché in verità non ne sono certa. Si tratta di un appartamento con un micro-giardino che si affaccia giusto sullo stesso parcheggio dietro a casa mia. Questo implica che il collegamento fra le due abitazioni sia piuttosto semplice.
Che ne so, potrebbe fungere come sistemazione per gli ospiti, come investimento (magari ci metto su un bed & breakfast) o come storage per le mie cose che stanno ancora a Legnano. E' fuori dubbio che la casa di Legnano debba andare, ma finché è ancora piena di tutta la mia vita non riuscirò mai a decidere di vendere.
Insomma, domani vedo questo appartamentino (ci sono dei vicini di sopra, non è una porzione terra-cielo come casa mia), mi faccio un'idea dell'estensione e poi ci penso su. Potrei pagarlo con i miei risparmi, ovviamente, senza ricorrere ad alcun mutuo. Vedrò e ci penserò.

A seguire, me ne andrò a comprare il famoso flauto traverso di seconda mano (ma accuratamente revisionato) che un negozio di strumenti musicali sulla Nobelstraat mette in vendita a un buon prezzo. Sì, lo so, è un capriccione, ma fa parte del Piano.

Sto per compiere i miei primi (e ultimi) 50 anni. Francamente, se non ora, quando?

lunedì 12 novembre 2012

Calma piatta

Dovrei probabilmente definire il concetto calma piatta, come lo intendo io. Tutto sommato, sono appena tornata dall'Italia, dove ho passato un bel fine settimana di kendo, cene, amici. Sono di nuovo in Olanda e all'improvviso il ritorno alla routine (ma quale?) mi pesa. Poco importa che fra poco io esca per andare in palestra - accompagnando un paio di ragazzi di qui. Per fortuna che ci sono loro, oserei dire, e per quanto Jori sia sempre molto silenziosa sul sedile posteriore, Jeroen è in grado di sostenere qualunque conversazione - un ragazzo beneducato, istruito e pieno di interessi.

Cosa è dunque che mi fa sentire la calma piatta di cui mi vado lamentando?
Forse perchè non sento il solito dolore lancinante causatomi da qualche frustrazione che mi sono andata a cercare con pervicacia? Insomma, non è mica male stare lontano dai guai ogni tanto !
O forse perchè ancora 50 giorni mi separano dall'inizio del mio Piano? I preparativi fervono, ma ancora non mi sono lanciata nell'esecuzione. Devo comprare il flauto. sono in contatto con l'istruttore di scherma, più o meno so quando andrò a Villa Vrindavana, sto valutando se fare uno swap fra Singapore e Chiloè - no, non sto con le mani in mano, anche se sono ancora nella fase di pianificazione. Fogli excel su fogli excel - ho già distribuito le 50 Occorrenze durante l'anno, ovviamente senza sapere nulla di come il mio calendario lavorativo si svilupperà. Di sicuro, però, il Piano non subirà alcun rallentamento, i viaggi di lavoro sono in realtà parte del quadro complessivo - o almeno cercherò di fare in modo che lo diventino.

E così, mi vado convincendo che va tutto bene. In realtà avrei molto di più da mugugnare, ma come dice il mio guru Rotella, il libero arbitrio esiste, anche per decidere cosa pensare. Quindi mi trattengo da dire, commentare, chiedere o scrivere ciò che mi porterebbe più vicino ai soliti vortici di pensiero negativo. Sono qui a piè fermo, ma i guai dovranno venire a cercare me (come è già successo, ahimè), e non io loro.
Tanto mi devo.

lunedì 5 novembre 2012

Tesori sul comodino

Questa estate ho portato una angoliera da casa e l'ho sistemata a fianco del letto. Un mobile piccino, fragile, vecchissimo. Veniva da casa di mia zia e prima ancora da casa del nonno - almeno credo.
In camera non avevo mobili antichi, ho pensato che un tocco un po' âgé accanto ai mobili moderni fosse appropriato - e comunque lo spazio era pochissimo, ci stava giusto l'angoliera.
Lo scopo nascosto era quello di tenere vicino a me i miei libri preferiti. Forse non preferiti in assoluto, ma almeno quelli che mi dicono qualcosa da quando sono qui in Olanda.
Li leggo tutte le sere? Assolutamente no. Ma mi piace averli vicino. La scelta è piuttosto eterodossa, ma mi piace condividerla.

Prima di tutto, l'Iliade, nella versione in prosa della Garzanti. Sempre un mio mito, dai tempi lontani del Ginnasio. Un'estate al mare trovai questa edizione, meno impaludata di quella in versi che avevo sempre conosciuto e me ne innamorai. L'ho voluta accanto, anche se non la leggo da anni.

Under the Tuscan Sun e la sua controparte Een Huis in Toscane: una scusa per leggere in Olandese. Il libro è mille anni luce lontano dalla versione cinematografica che tanto amo, ma è piacevole: una raccolta di aneddoti e di ricette. E soprattutto mi ricorda i momenti belli e gli insegnamenti del film.

Siddharta: in Italiano e in Tedesco. Un favorito assoluto della mia adolescenza. Anche questo, non toccato da anni.

Marcovaldo: in Italiano e in Olandese. una gioia da leggere in entrambe le lingue. Ed è bello sapere praticamente a memoria una versione, per apprezzare meglio la seconda.

Clear your clutter with Feng Shui: un libro FONDAMENTALE che raccomando a tutti. Non tutti hanno una casa, ma tutti hanno ciarpame di cui liberarsi - dentro e fuori di sé. Lo consiglio a chi trasloca, ma anche a chi rimane dov'è.

Golf is not a game of perfect e Life is not a game of perfect - buoni insegnamenti pratici per qualunque sport e per qualunque prova della vita, penso proprio che stasera ne riprenderò in mano almeno uno, per risollevarmi dalla mia crisi golfistica. Magari domani vado a farmi due palline (mai golf lo stesso giorno di kendo, regola che ho intenzione di non infrangere), per fissare qualcuno dei concetti che ancora mi ballonzolano per il capo dopo la lezione con Chantalle. Non voglio attribuire a questo la mia fallimentare prestazione di sabato, ma certamente troppe cose in capo danneggiano l'esecuzione serena e concentrata. Vale per tutto.

Una nota di colore: ho portato al piano superiore anche Men are from Mars, Women are from Venus, ma più che un trasloco permanente, si tratta di pura curiosità. Ho comprato il libro (scontato) in aeroporto anni fa e l'ho appena sfogliato. Forse è ora di leggerlo, quattro risate non fanno mai male. Diamo un senso all'investimento fatto.

Bouncing back

Ok, un pochino di sole, chat con amici preziosi - ecco che l'umore si ripristina.
A volte mi domando se, come dall'alternarsi delle maree si può ricavare energia, altrettanto io ricavi la spinta per andare avanti da questa sequenza di alti e bassi del mio umore. Non posso qualificarmi come bipolare, ma certo affronto paturnie di sconfinata profondità e poi devo negoziare la risalita con grandissima fatica.
Quando poi ritorno in superficie, di solito ho birra da vendere, la mia benedizione e la mia condanna al tempo stesso.

Se potessi essere continuamente triste, lamentosa e piagnucolosa, se potessi fare della mia vita una continua serie di fallimenti rovinosi, probabilmente avrei intorno molta più attenzione di quanta non ne senta. Il mondo è pieno di gente che cerca persone più sfortunate di sé per avere il proprio momento di gloria - il cavaliere sul bianco destriero che soccorre the damsel in distress, un topos sempre attuale.

Io credo, nei momenti in cui credo, con una tale forza che le cose belle esistano - la Vera Amicizia, il Vero Amore, l'Onore, il Bene che vince il male, da non riuscire a proiettare quell'ombra vischiosa che invece attrae tanto la stragrande maggioranza delle persone.
Quali persone? questa è un'altra domanda, ma qui stiamo parlando di numeri, non di qualità. Non è escluso che su un campione di appassionati del soccorso morale non esista anche chi sia degno di rispetto - come spero di essere io quando mi impegno a dare supporto a qualcuno a cui tengo.

Quando hai conosciuto le profondità fredde e desolate della malinconia - la Fossa delle Marianne dello spirito, come capita a me nei miei momenti neri - e sei riuscita ad emergere, mi pare giusto dividere con qualcuno la speranza, no, di più, la certezza che alla superficie si può tornare. Anzi, mi pare proprio un dovere morale, essere vicino a chi sta sopportando tonnellate di pressione per centimetro quadrato, schiacciato dalle preoccupazioni che gli offuscano la visione - se io vedo che la rotta per riemersione esiste, come posso esimermi dall'incoraggiare, dallo stare vicino, dal tenere stretto a me chi si trova allo stremo delle proprie forze?
Certo, se riuscissi a farlo senza farmi coinvolgere ed eventualmente schiacciare pure io, sarebbe meglio, Disgraziatamente, a volte sopravvaluto la larghezza delle mie spalle - ma non ho alcun rimpianto - mai mi sono trovata a rimpiangere il tempo speso per stare a fianco di chi aveva bisogno di parlare, di sfogarsi o semplicemente di confrontarsi sinceramente sulla propria vita. Anzi, a volte penso che siamo le uniche conversazioni propriamente "umane" che valga la pena di avere.

E così, anche io spero di avere sempre qualcuno che possa lanciarmi quella cima e tirarmi fuori dal fondo. E tutto sommato, è sempre successo finora. Qualcosa vorrà pur dire.

sabato 3 novembre 2012

Skyfall

Oh, avevo bisogno di un po' di carica, dopo la devastante mattinata al freddo, giocando male come non mai. Quindi, via a vedere Skyfall.



Un Bond davvero diverso. Spettacolare, ma non esattamente allo steso ritmo serrato dei precedenti due Daniel Craig (forse perchè la velocità mozzafiato di Casino Royale e Quantum of Solace era difficile da eguagliare) . Ci sono paesaggi già visti (Istanbul), altri nuovi e straordinari (la Scozia, Shanghai, Macao e, perchè no, la Londra sotterranea che tanto mi intriga) - inclusa un'isola straordinaria, nella prefettura di Nagasaki, Gunkanjima.



Javier Bardem è un cattivo convincente, appropriatamente orribile su più livelli (quando si mette ad accarezzare Bond fa davvero raccapricciare), e il ritorno al passato di Bond e a quello di M è realizzato con ottimo tocco.
No, il finale non me lo aspettavo - tante cose si mettono insieme, così abilmente che se potessi stringerei la mano a Michael G. Wilson e a Barbara Broccoli - e perchè no, a Sam Mendes, che ha fatto davvero un buon lavoro. Complimenti.
Non ho il coraggio di scrivere uno spoiler. Intanto ci devo pensare ancora su, e poi in rete se ne troveranno tanti altri.
Chapeau, Mr. Bond.

Io e te

Ci conosciamo da tempo, ma ci frequentiamo davvero da poco - dal momento che io tendo ad essere intrigata dalle relazioni frustranti, sei un compagno ideale.
Perversamente, mi affascinano le persone che non capisco - e tu mi sei stato incomprensibile per fin troppo tempo. Ero perplessa riguardo al tuo modo di fare erratico, inspiegabile, contraddittorio. E sei ancora così, ma non sei più uno straniero. Tanto per cominciare, ora conosco il tuo segreto - che in realtà segreto non è mai stato, era scritto su tutti i muri.
Questa tua predilezione per le signore agèe malconservate mi rimane inspiegabile. Non hanno un muscolo su tutto il corpo, ma a quanto pare con loro tendi ad essere più generoso di quanto non lo sia mai stato con me. I gusti sono gusti.
E quindi? adesso so che sei ingannatore, frustrante e tutto sommato meno misterioso di quanto mi aspettassi - non arrivo a dire banale, ma certo non inaccessibile. E cosa farò io? ti pianterò in asso come meriteresti? Niente affatto. Se ora io conosco (meglio) te, tu non hai ancora cominciato a conoscere me. Saremmo potuti essere felici insieme, ma visto che così non può essere, ti terrò infelicemente con me.
Sei avvisato, signor G.

giovedì 1 novembre 2012

E adesso?

Oggi non è stata una giornata brillantissma: tempo atmosferico sfortunato (beh, è autunno pieno e siamo in Olanda... che mi aspetto?) e fisicamente non sono proprio un fiore.
Capiamoci, ieri sera sono stata in palestra, sono in generale in ottima forma, ma oggi ho cominciato la giornata con un paio di pillolone blu, che ho anche reiterato nel pomeriggio. Starmene con il laptop in grembo mi ha dato un po' di conforto, ma a tratti ho dovuto proprio stringere i denti. Sì, è sempre stranamente liberatorio potermi dire "Anche questo mese, niente bebè !", ma devo confessare che dopo tutti questi anni di scampati pericoli, comincio a seccarmi un po' di starmene arrotolata su me stessa un giorno al mese. Alla faccia del cinquantesimo compleanno, appunto.

Per fortuna che è venuta a trovarmi Jennie per una tazza di the verde e un dolcetto. Chiacchiere varie, non sempre gioiose, ma almeno significative. E naturalmente, c'è il Cinqueperdieci.
Ora che tutta la lista è stata pubblicata, mi trovo in un momento di stasi - forse il cielo imbronciato e la condizione fisica hanno contribuito, ma mi sento stranamente svuotata di energia. Certo avrò presto un rimbalzo, anzi, mi sto già impegnando nella pianificazione, nella definizione del budget e nella raccolta delle adesioni: tutto questo mi coinvolgerà tanto quanto la fase della concezione di Categorie e Occorrenze. Per ora mi sento infinitamente grata a coloro che ci hanno messo un sacco di impegno - li nomino tutti - e spero che non rimarranno i soli, ma che a loro si aggreghino quelli che non ci hanno messo nulla in termini di pensiero, ma che saranno pronti a rendersi disponibili per l'esecuzione. Qualcuno si è già proposto, ma spero che altri lo faranno più avanti - magari anche nel corso del 2013. Ovviamente, nulla mi vieta di fare tutto da sola; ma questa volta vorrei impedirmi di partire per la mia strada ed escludere chi invece vorrebbe stare con me, foss'anche per una impresa strampalata di un'ora.

Quindi, per ora, grazie a: Monica, Chiara, Sara, Elena, Marseda, Donamat, Enzo, Paolo, Giorgio, Giorgio, Marcello, Pasquale, Roberto, Marije, Jennie, Claudio, Claudio, Luca, Nathalie, Siobhan, Livia, Michele, Dina, Paola, Patrizia, Karin, Marina, Cornelia, Fumi, Barbara, Giulio, Manfredi, Fleur, Serena, Dido, Antonio. Spero di non aver dimenticato nessuno - grazie per esserci stati, chi di più, chi di meno. Ma nel mio Piano c'è ancora spazio per tutti quanti - alcuni dei quali ancora ignari...

Cinqueperdieci - il momento della verità

Il brainstorming è finito. Ho raccolto suggerimenti e li ho valutati TUTTI. Ho avuto gravi momenti di incertezza, ancora riflessi nel fatto che per due Categorie la quinta Occorrenza è multipla - ovvero dovrà essere disambiguata durante il 2013 (meglio sarebbe entro il 2012...). Nel complesso, però, la raccolta mi soddisfa sotto tanti punti di vista.
Innanzi tutto, la varietà e la complessità. Poi, la possibilità di massimizzare la partecipazione dei miei amici e contributori. I fattori che mi pimpano e motivano sono molteplici, virtualmente sono vogliosa di iniziare tutto SUBITO, altro che aspettare il 2013! Ovviamente mi trattiene la speranza che qualcosa di assolutamente clamoroso emerga ancora - ma in assenza di colpi di scena mi atterrò a quanto ho individuato finora.

Comunque, ecco qui la selezione finale (vi risparmio tutti i razionali e i dettagli succulenti - se qualche voce interessasse, in termini di partecipazione, non esiterò a fare una accurata esegesi per gli interessati!!!):

LUOGHI NUOVI (la lista potrebbe essere infinita...)
1) Singapore e Kuala Lumpur
2) Islanda
3) Isole Frisone (Terschelling, Ameland, Vlieland)
4) Malta
5) Creta / Sylt / Chiloè - ecco qui una Occorrenza lasciata aperta: se però trovassi qualcuno che mi dice, "vengo anche io" in uno dei tre posti, ecco che la scelta sarebbe già fatta.

COSE MAI PROVATE (non solo nuove, ma con una doppia lettura...)
1) Scrivere un libro
2) Fare un lavoro diverso per un giorno
3) Cena al buio
4) Fare una Crociera
5) Falconeria

GOLF ROUNDS MEMORABILI (il numero di palline perse sarà sicuramente memorabile)
1) St. Andrew's
2) Un campo disegnato da Seve Ballesteros
3) Le Robinie
4) Budersand
5) Donnafugata / Edenbridge (Kent & Surrey Golf Club) / un links dalle viste mozzafiato - vale quanto detto per i Luoghi Nuovi

IMPARARE A FARE COSE NUOVE (insomma, cose che non so fare ora...)
1) Fare i tortellini in brodo
2) Scolpire e modellare
3) Tirare di scherma
4) Suonare il flauto traverso
5) Guerrilla Knitting

DIVA (cosa sono cose appropriate per una vera diva? )
1) Farmi fare un ritratto (fotografico prima, pittorico poi)
2) High Tea al Ritz di Londra
3) Spa di lusso - ogni trattamento possibile e immaginabile!
4) Party con gli amici
5) Comprarmi un paio di scarpe dal tacco vertiginoso di Louboutin

COSE FATTE PER GLI ALTRI
1) Donare il sangue
2) Donazione ad una causa
3) Marcia / corsa di Beneficienza
4) Regalare abbracci
5) Adozione a distanza

ALLA RICERCA DEL SACRO
1) Villa Vrindavana con gli Hare Krishna
2) Santuario di Ise
3) Musei Vaticani e la Cappella Sistina
4) La Festa della Madonna del Pilar a Saragozza
5) Meditazione Zen

SPETTACOLI
1) Takarazuka Revue
2) Aida all'Arena di Verona
3) Cirque du Soleil
4) Bouzoukia
5) Una tragedia greca in un teatro greco

SCENE DA... (i film li ho scelti, adesso si tratta di scegliere le scene...)
1) Sotto il sole della Toscana (Cortona e Bramasole...)
2) Up in the Air (la foto itinerante...)
3) Il Favoloso Mondo di Amelie (Parigi, i legumi e la crème brûlée! e sì, lo Gnomo viaggiatore!)
4) Un'ottima Annata (Londra e la Provenza, le vigne...)
5) Vacanze Romane (la Bocca della Verità, il giro in Vespa...)

PERSONE IMPORTANTI
Queste me le tengo per me: lo sapranno loro, quando glielo dirò, e tutti gli altri quando leggeranno il libro.

Alcune voci hanno già un nome abbinato, nella mia testa - ma non escludo di incoraggiare partecipazioni multiple (in particolare, ci sono due o tre casi in cui più si è, più ci si diverte !!!).
Aspetto a questo punto di avere un feedback dai lettori del blog. Intanto, con il mese di Novembre scatta la Pianificazione di dettaglio. Alcuni eventi sono inchiodati sul calendario, ma altri possono andare con la disponibilità del complice di turno... o con la prima tranquilla serata a casa (non molte, ad onor del vero...).

The sky is the limit.


mercoledì 31 ottobre 2012

La coscienza del privilegio

Posso sbagliare - e sicuramente lo faccio piu' spesso di quanto non gradirei. Non mi sopporto, quando sbaglio, e di solito non mi perdono nemmeno. Non credo che questo mi aiuti a vivere meglio, ma e' come funziono.
Ma se funziono cosi' e mi torturo, d'altra parte so di pagare in questo modo per un privilegio. Magari e' stato casuale, ereditario, nemmeno merito mio - ma so di godere di questo speciale stato che, modestia a parte, mi mette al di sopra di una buona percentuale degli esseri umani.
Intendo al di sopra degli indulgenti con se' stessi fino alla nausea, dei miseri, dei tristanzuoli, di quelli che si accontentano, dei bugiardi, degli ingannatori, dei traditori, dei falsi, dei condannati ad essere solo meschini, di quelli che trovano stratagemmi per guardarsi allo specchio senza provare l'impulso di sputarsi in faccia, di coloro che sono solo un peso per la terra, che non conoscono altro che le proprie esigenze e i propri istinti - in una parola: dei Piccoli.
Io sono diversa - e lo so - ma anche loro lo sanno. Spero di incontrarne il meno possibile sulla mia strada - ma visto che la statistica gioca contro di me, mi auguro solo di non dimenticare mai cosa fa la differenza fra me e loro.

martedì 30 ottobre 2012

Weekend behind!

Sono tornata e durante il fine settimana sono riuscita a fare TUTTO - ad eccezione di vedere la Livia, che purtroppo aveva una piccola emergenza da gestire.
Ho potuto aggiungere un'altra esperienza golfistica preziosa - grazie, Golf Buddy - per quanto l'acqua calda fosse un po' in difetto. Bisognera' rimediare al prossimo giro, chissa' quando, chissa' dove!
E comunque ho rivisto la Donamat nella sua casina nuova, dove adesso abita - con aggiunta a sorpresa di Nazzarena. Deliziosa cena vegana, con un sacco di chiacchieracce di quelle cattive - che bellissima serata e che bellissima compagnia!
Anche la trasferta milanese e' stata baciata dalla buona sorte: non solo ho guadagnato un po' di ottimismo sulla possibilita' di rimediare ai miei crescenti problemi visivi, ma sono riuscita a vedere non solo Paola, ma anche Marina e Cornelia - e gia' sulle chiacchieracce cattive credevo di aver raggiunto un massimo assoluto. Non avevo preso in considerazione gli aperitivi e cene con GLI amicI, che hanno aggiunto una diversa prospettiva alla malvagita': Gender Diversity, una vera ricchezza.

 

giovedì 25 ottobre 2012

Weekend ahead!

Molto, molto pimpante pensando al mio fine settimana bolognese/milanese davanti.
Famiglia, amici, golf, acqua calda, cene, aperitivi, colazioni, oculista - tutto incastrato in quella maniera che dà il mal di testa al solo raccontarlo, ma che a me dà un brivido di eccitazione, come ogni piano ben organizzato.
Non vedo l'ora.

Una delle cose che farò durante il mio rapido passaggio per Legnano sarà raccogliere documentazione per il mio Cinqueperdieci. Libri di ricette, DVD, oggetti specifici che mi serviranno a dettagliare le mie Occorrenze. La fine del mese si avvicina e sul serio la selezione si farà dura, Aspetto gli ultimi contributi in questa settimana scarsa che mi separa da Novembre, alcune persone che hanno preso la cosa con molto impegno stanno ancora dandoci dentro con la famiglia o gli amici - un impegno che mi lascia commossa. Ho avuto un sacco di suggerimenti e meta-suggerimenti, talvolta idee che non potevano essere di facile applicazione hanno riversato la loro brillantezza su altre, rendendole un po' più speciali. Un brainstorming di vero successo.
Due sole Categorie sono virtualmente chiuse, Alla Ricerca del Sacro e Spettacoli - ovvero, se non mi arriveranno altri contributi in merito di qui al 31, so già di avere in mano una cinquina di valore che non esiterò a confermare. Altre Categorie mancano dell'ultimo colpo d'ala, oppure sono troppo affollate per lasciarmi l'opportuna serenità d'animo per la scelta finale. Bello, difficile ed eccitante.
Conto molto su questo fine settimana con tanti amici per aggiungere qualche gemma alla lista. E' straordinario vedere come le idee balzano alla luce apparentemente all'improvviso, senza una vera radice. ma sotto sotto so che sono tutte le energie positive che mi stanno passando i miei amici e contributori, che coalescono nel buio e poi si esprimono in una fioritura istantanea.
Mi auguro che anche loro riescano a trovare una retribuzione, in questo esercizio - e so per certo che per alcuni sta già succedendo.

lunedì 22 ottobre 2012

Nebbia

C'e' solo nebbia fuori dai vetri, oggi. Qui al ventitresimo piano si percepisce solo un lucore diffuso, probabilmente da qualche parte la' fuori c'e' una citta', c'e' una stazione, ci sono persone che vanno in ufficio.
Anche venti anni fa ero nella nebbia. Avevo dormito poche ore ai piedi della mamma, dopo aver ricevuto la telefonata che non avrei mai voluto ricevere. Ero in una nebbia di dolore, che mi sarebbe stata intorno per almeno dieci anni, ma che in quelle prime ore mi sembrava impenetrabile.
Non avrei mai pensato che si potesse sopportare cosi' tanto dolore senza morire.
Sono passati venti anni. Dal desiderio di sfarmi nella nebbia di Milano, che tante volte avevo sentito nei mesi a seguire, mentre camminavo dall'ufficio verso casa, sono riuscita a liberarmi. Non che questo mi salvi dagli occasionali scivoloni nello stesso dolore, nello stesso inutile dibattermi alla ricerca di una risposta che non c'e'.
Mi tengo stretta i ricordi buoni di papa': di come mi tenne per una notte la mano su un orecchio per farmi sopportare l'otite, o di come mi faceva il lecca lecca di caramello quando preparava il budino di semolino. O di quando, con gli occhiali sul naso, preparava con il righello i prospetti per il condominio. O quando mi portava in bicicletta a vedere i treni passare o a vedere i cavalli di Orsi Mangelli. O quando mi aspettava in cima alle scale quando tornavo da Milano per il fine settimana, curioso di sapere come fosse il mio nuovo lavoro.
La nebbia rimane, dentro. Diventa solo piu' facile trovare a tentoni la strada per andare avanti.

sabato 20 ottobre 2012

Incredibilmente, di nuovo sabato

Questa settimana è volata - non saprei dire perchè il tempo subisca queste bizzarre accelerazioni, ma di fatto succede.
Forse perchè di mezzo c'è stata una rapida trasferta a Bruxelles per andare a trovare un amico. Forse perchè sono successe cose inusuali al mio ritorno. Magari perchè finalmente ho comprato un nuovo tavolo all'IKEA. Oppure perchè il mio Piano riesce a riempire in modo eccellente quei momenti di tragico vuoto (o peggio, di pensieri tormentosi) e mi fa proiettare verso future scorribande, piene di risate, di amici e di amore.
Sto cominciando a documentarmi su eventi, corsi, destinazioni, esperienze. Pian piano il puzzle di cinquanta tessere si sta componendo, a volte con una facilità straordinaria. Ho momenti di grande entusiasmo, seguiti da momenti di grave incertezza.
Ancora mi lascio spazi ampi su alcune Categorie, perchè le suggestioni che stanno continuando ad arrivare, talvolta da fonti insospettabili, sono troppo buone per essere scartate. Anzi, l'energia che qualcuno dei miei contributori sta mettendo in questa impresa me li sta facendo vedere con occhi ammirati e del tutto nuovi. Già questo è un regalo. Comincio ad essere grata fin da ora.

venerdì 19 ottobre 2012

Ehm...

Essere in grado di stupire sé stesse è una cosa positiva o un pericoloso cedimento? Allontanarsi dai comportamenti noti e collaudati è una modalità per trovare soluzioni migliori o semplicemente una scivolata lungo una brutta china?
Una cosa è certa - non c'è miglioramento se non attraverso il cambiamento, è una ovvietà. Ma il punto vero è, quando il cambiamento ti allontana tanto da quello che credevi il tuo modo "normale" di essere, siamo in presenza di una grande possibilità di miglioramento o di un crollo verticale nell'errore?
Forse talvolta è la misura della variazione che fa la differenza. Certo che passare da uno scostamento di un epsilon piccolo a piacere a un ribaltone a 180° impone qualche revisione sulla intera procedura. O no?
Vedremo se, divenuta più saggia, saprò trarre qualche utile (e piacevole) insegnamento.

martedì 16 ottobre 2012

Damesmiddag

Oggi mi sono presa il lusso di unirmi alle signore del Kromme Rijn per un paio d'ore nel pomeriggio, approfittando della giornata di sole e della serata a disposizione per recuperare.
Prima vera gara della mia carriera golfistica. Come è andata? Beh, non posso lamentarmi avendo fatto punti Stableford in 4 buche su 9 - poteva essere anche meglio, certo, ma essendo arrivata di corsa e trovandomi catapultata a giocare senza alcun riscaldamento assieme a due signore gentili, ma sicuramente molto competitive, penso di aver fatto il mio meglio. Come al solito alcune buche sono state dei disastri totali (e magari nei giri da sola ci avevo fatto discretamente), altre sono state meglio di quanto non avessi fatto in passato: insomma, la solita altalena in termini di qualità di gioco.
Una cosa ho imparato: Koos, la signora più agguerrita, ha lo stesso drive di un passerotto, comparato al mio, ma arriva quasi sempre bella placida sul fairway. Io avuto i miei momenti buoni, qualche buon drive più lungo delle signore, qualche putt niente male, ma poi ho sprecato colpi qua e là per il campo. Più corto e più preciso, è questa la lezione da imparare? Oltre a colpire la dannata pallina quando si trova su un terreno ragionevolmente piatto o appena inclinato. Bad lies, bad lies, sono proprio la mia più grande debolezza.
I miei dati sono stati ufficialmente inseriti nel sistemone nazionale, chissà cosa succederà adesso!
Certamente le signore del Kromme Rijn sono in generale gentili ed ospitali - e tutto sommato posso anche batterne qualcuna, visto che Jobby, la terza signora del nostro gruppo, ha fatto peggio di me - solo perchè ora posso godermi il privilegio dell'handicap strabordante.

domenica 14 ottobre 2012

Domenica rarefatta

Intanto, mi sono rifiutata di uscire dal letto prima delle dieci. Anche se gli occhietti si sono aperti già alle otto e mezza, mi sono impegnata allo stremo per sdormicchiare un altro po'. Ho dovuto per un attimo difendermi da alcuni pensieri angosciosi e frustranti che, come di abitudine, riesco a recuperare dalle fosse più profonde della mia coscienza, tanto per infastidirmi un po': sono riscivolata nella semi-incoscenza priva di sogni che prediligo prima di alzarmi dal letto.

Ho avuto tutto il tempo per svegliarmi e vestirmi e bermi un caffè, poi Siobhan mi ha telefonato e gli accordi sono presto stati fatti: pranzo e nove buche ad Amelisweerd. Chiacchiere piacevoli (ho chiesto a Siobhan di aiutarmi con il Cinqueperdieci ed è partita subto in quarta a generare idee e a proporsi per accompagnarmi!), insalata deliziosa, persino un po' di sole per il nostro giretto sul Par 3.
Tornata a casa, altro sano ozio. E stasera, una sorpresa.

Avevo saputo del trasloco di Eric, il vicino di destra - quello che non sapevo era che un po' si era andato a cercare dei guai, visto che era in subaffitto in una casa del Comune, assegnata ad un'altra coppia che vive a La Palma. Ho saputo tutto ciò dall'assegnatario ufficiale, che ha suonato alla mia porta e mi ha raccontato tutta la storia.
Sarà pure lui costretto a lasciare la casa al Comune, che potrebbe ri-affittarla, dopo averla ristrutturata, o venderla addirittura, visto che Eric, astutamente, ha attirato l'attenzione su di sé e sull'uso della casa, forse nel tentativo di farsela assegnare in via diretta dal Comune - il quale invece ha mangiato la foglia ed ora reclama la proprietà.
Il vicino assegnatario ufficiale, che vive tutto l'anno in Spagna e che tuttavia vuole mantenere il diritto alla pensione che si matura tramite la residenza, adesso sarà costretto a un po' di acrobazie. Lo avevo già incontrato, nelle poche volte in cui il giardino veniva finalmente rimesso in ordine, Mi ha chiesto di usare la mia connessione wifi nelle poche settimane che rimarrà, magari avrò modo di incontrare lui e la moglie ancora e venire a sapere di più anche della mia casa.
A quanto pare, anche la mia casa apparteneva al Comune, che poi l'ha venduta all'occupante. Ma ancora più interessante è sapere che hanno trovato delle nocciole in soffitta - le stesse che avevo creduto di sentire rotolare nella notte sopra la mia testa. Bene, sono in casa loro e non in casa mia - speriamo la cosa rimanga così.

sabato 13 ottobre 2012

Sabato intenso

Oggi ho in teoria fatto la mia prima gara di golf. Dico in teoria, perchè alla fine si è trattata di una cosa molto amichevole - e quando la pioggia ha cominciato a farsi troppo fitta e l'ora di pranzo si è approssimata, io e i miei due compagni (gli unici che stavano giocando Best Ball, quindi in sostanza giocando contro il campo e nemmeno contro l'un l'altro) gliela abbiamo data su senza vergogna e ci siamo avviati verso la club house dopo 13 buche.
E' stata una discreta impresa, in termini di sforzo fisico, quindi quando sono arrivata a casa (il campo era oltre Eindhoven, quindi ad un'ora abbondante di auto) ho goduto come un riccio nell'arrotolarmi in una calda coperta e nel farmi un bel pisolino.

D'altra parte, alle 17 iniziava il barbecue organizzato dai vicini di casa - una bella iniziativa, devo dire, che ha portato insieme un bel tratto di Abstederdijk nella casetta (battezzata Gladiool) che si trova al centro degli orti lungo il Minstroom. Ho conosciuto parecchie coppie, più o meno giovani, che vivono vicino o di fronte a me, ho chiacchierato con tutto il mio olandese e soprattutto ho saputo che il mio vicino di destra, Eric, il musicista, si è trasferito in campagna. Avrò nuovi vicini, dunque, speriamo che siano socievoli, abbastanza silenziosi (ma in fondo la casa è ben insonorizzata) e soprattutto abbiano tutto il pollice verde che Eric non ha mai avuto.

Ho deciso di terminare la serata con una micromaratona James Bond, tirando un po' tardi, ma tanto per godermi la bella dormita che potrò farmi fino domani alle 10, prima di incontrare Siobhan e, sì, giocare di nuovo a golf sotto la pioggia.

martedì 9 ottobre 2012

Cinqueperdieci - aggiornamento numero quattro

Il tempo vola: un terzo di ottobre è già passato, il momento delle decisioni irrevocabili si avvicina. Sto distribuendo ad amici e conoscenti il foglio excel delle Categorie, invitando a compilarlo con idee e suggerimenti - la più veloce ad attivarsi è stata Monica, che decisamente ha gettato più di un sasso nello stagno.
Posso con certezza dire che alcune Categorie sono già in overflow e richiederanno una selezione feroce. Tuttavia, altre stanno stentando a trovare i contenuti del giusto peso: tanto per citare le più ostiche, le Cose Mai Provate, le Cose Fatte per gli Altri e le Persone Importanti mi stanno mettendo in difficoltà - forse non tanto in termini di quantità, ma per la qualità altalenante delle Occorrenze.
Se le Cose Mai Provate sono facili da pensare, ben poche mi stanno convincendo: sono challenging? sono life-changing? sono tutto sommato interessanti (mica ci devo morire, di noia o di infarto)? Mmm, non sono arrivata a 5 Occorrenze di equiparabile valore.
Le Cose Fatte per gli Altri richiederanno una ricerca accurata delle possibilità locali - e non solo. Di nuovo, mi trovo in difficoltà: gli Altri chi sono? Esseri umani, animali o piante? E cosa posso fare per loro? compiere un singolo gesto o votarmi a una causa?
Le Persone Importanti presentano l'ulteriore aggravante di essere difficili da determinare da altri che non sia io stessa. Una volta individuate (e dalla selezione già ho deciso di escludere i parenti e i defunti di qualunque epoca), il mio intento è quello di incontrarle, passare del tempo con loro ed esprimere tutta la mia riconoscenza. Cinque Persone Importanti nella mia vita: ce ne sono state davvero cinque? E tutte altrettanto fondamentali?
Il progetto Cinqueperdieci quindi presenta anche delle difficoltà da sormontare - ma, non sorprendentemente, a me le cose piacciono di più se sono anche un po' complicate.

lunedì 8 ottobre 2012

Houston, abbiamo un problema.

La capienza riservata alle foto del mio blog e' terminata.
Probabilmente dovro' cominciare ad andare a ritroso e a cancellare qualche foto passata, per garantirmi lo spazio per le foto dei post futuri. E' un fastidio, sopportabile, ma un fastidio.

Durante l'ultimo fine settimana ho ricevuto la visita della mia amica Dido - ho avuto occasione per mostrarle un po' di Utrecht, di portarla nei miei ristornati preferiti, di farle provare l'ebbrezza di fare la ciclista in Olanda, dove l'esercizio assume la dimensione della lotta per la sopravvivenza, e infine di farle visitare il Kasteel De Haar.
In particolare quest'ultimo mi era stato consigliato dai colleghi ed e' stato davvero una sorpresa. Una rovina medioevale completamente ricostruita in venti anni di duro lavoro da parte dell'architetto Kuipers - un genio del neo-gotico - profondendo i dollari della signora Rotschild di turno. Un matrimonio azzeccato: il nubiluomo olandese squattrinato, ma in possesso di un affascinate cumulo di pietre, e la milionaria americana con il gusto per la vita sociale.
Il risultato e' un luogo idilliaco - il classico castello delle fiabe, con torri guglie e ponti levatoi, circondato da parchi e giardini. Gli eredi ci vengono si' e no un mese all'anno, per il resto vi si organizzano eventi e matrimoni.
Gli interni sono spettacolari come gli esterni, fra riproduzioni di artigianato gotico e veri capolavori antichi: arazzi, vasi, mobili, quadri, lo sguardo non sa dove fissarsi. Spettacolare.
Il villaggetto vicino, che venne compleatemente ricostruito, per il puro gusto di aumentarne la distanza dal castello, e' anch'esso una delizia. Abbiamo pranzato/cenato in uno dei ristoranti, guardando i villici giocare a bocce sul green al centro delle case, mentre uno spettacolare sole autunnale cominciava ad abbassarsi e a proiettare le ombre lunghissime che solo in Olanda si vedono.

A parte l'aspetto puramente turistico, parlare con Dido e' sempre un piacere. Ripeteremo l'esperienza, ormai e' una piccola tradizione. E magari andremo insieme in qualcuno dei Luoghi Nuovi del mio Cinqueperdieci.

giovedì 4 ottobre 2012

4 ottobre, San Petronio

Effettivamente non era male iniziare la scuola ed avere subito un giorno di vacanza, per quanto non ne abbia più memoria. Se lo ricorda di sicuro meglio mia sorella, visto che si tratta pure del suo compleanno.

Il fine settimana di kendo ad Eaubonne mi ha parecchio entusiasmato, perchè ha lasciato intravvedere possibili sviluppi positivi nel futuro, inoltre mi ha aperto uno squarcio brevissimo su Parigi, anche se dalla prospettiva limitata, anche se del tutto autentica, del tavolino di un bistrò davanti alla Gare du Nord.
Mi sono rammentata che l'ultima volta che avevo notato i tetti di Parigi era stato durante Inception, nella scena in cui un intero arrondissement si ripiega su sè stesso - no, non è successo domenica scorsa, fortunatamente.

Il progetto Cinqueperdieci continua ad occupare la mia immaginazione. Già sto riempiendo un foglio excel di Occorrenze e, no, non è così semplice trovarne cinque per ciascuna Categoria, specialmente se si vuole sfuggire la banalità - e poi, per esempio, fra i Luoghi Nuovi, devo contare solo le nazioni nuove o solo le località mai visitate in Paesi già toccati? e nei Luoghi Nuovi, cosa dovrei fare? qualcosa di definito e speciale o solo limitarmi a toccare Pace! e poi andarmene? Insomma, c'è tutta una Esegesi della Occorrenza da sviluppare.
In alcuni casi, sto praticamente già passando alla fase di pianificazione: dove si fa un corso di Falconeria? o una serie di lezioni di Scherma? chi può farmi un Ritratto?
Per non parlare del fatto che dovrò ri-visionarmi un certo numero dei miei film preferiti per individuare le Scene da... Per i Memorabili Golf Rounds dovrò affidarmi ai consigli di chi sa, prima di cominciare a prenotare i tee times!
Insomma, mi sto impegnando - il lavoro comincia ad accelerare giusto ora, in previsione delle trasferte americane di fine anno, e finchè non si parte, c'è solo da rimescolare la solita zuppa - o, meglio, da raccogliere le briciole che il mio solito capo accentratore lascia cadere dal suo piatto. Speriamo che il 2013 porti qualche vero cambiamento anche su questo fronte.

lunedì 1 ottobre 2012

Cinqueperdieci - aggiornamento numero tre

Primo di Ottobre, san Remigio.
Settembre e' finito e cosi' le mie Categorie sono state scelte. Che credevate? non siamo mica qui a pettinare le bambole.
In particolare, sono state scelte sul Thalys che mi portava a Parigi, seguendo cinque (5) criteri. Le proposte erano state cinquanta (50), mi e' bastato scegliere due Categorie per criterio.
Ne e' uscita una mappa mentale che sotto documento:



Secondo il criterio: NOVITA'
  • Luoghi nuovi
  • Cose mai provate
Secondo il criterio: CORPO E MENTE
  • Golf rounds memorabili
  • Imparare a fare cose nuove
Secondo il criterio: CRESCERE E MIGLIORARE
  • Cose per gli altri
  • Alla ricerca del sacro
Secondo il criterio: SOGNI E DESIDERI
  • Spettacoli
  • Scene da...
Secondo il criterio: VOLERMI BENE
  • Diva
  • Persone importanti

Le definizioni sono relativamente ampie per poter comprendere una certa flessibilita', ma direi che coprono tutto lo spettro. A chi mi consigliava di mangiare chiodi o di provare la pirobazia, tanto fare una cosa nuova, oppongo la logica ferrea del fatto che si tratta della mia FESTA di compleanno, in cui faccio cose BELLE per me, che poi possono essere piu' o meno significative, ma che comunque PIACCIONO a ME. Chi mi ama, mi segua.
Ho tutto il mese di Ottobre, il Mese Occorrenziale, per definire le cinque (5) Occorrenze per ciascuna Categoria. Aspetto contributi, anche se per alcune Categorie so di non aver proprio bisogno di consigli. Tuttavia, adesso la via e' aperta a chi vuole metterci del suo e magari offrirsi pure volontario per farlo insieme a me. Nello spirito della FESTA!




martedì 25 settembre 2012

Noi mutanti

Il fisioterapista me lo aveva detto - è nei miei geni, lo ho ereditato dalla mamma e si chiama HMS.
Ho scoperto in questi giorni che oltre a rendermi mediamente meno grinzosa delle persone della mia età, mi dà un effetto sulle articolazioni che qualcuno ha già cominciato a definire mostruoso.
Ad esempio, le mani che si aprono a 180 gradi: a qualcuno fa un po' senso. A voi?


(Subito dopo aver superato l'incredulità per la scoperta, mi sono chiesta, questa cosa potrebbe aiutarmi con il mio swing? Chissà se anche il signore qua sotto ha l'HMS, con quella spalla sinistra...)




Golf on the rocks


A Oban, a luglio, avevo un paio di orette da passare prima di prendere il ferry della CalMac per Colonsay. Ho cercato un pub per mangiare, se non altro perchè avevo il trolley ingombrante con me e volevo un po' di rifugio (rinunciando però a mangiare le deliziose cappesante che cucinavano en plein aire e sans toilette sul molo...). Waterstone era giusto a qualche decina di metri e ho trovato ideale passare i residui minuti prima del ferry curiosando per gli scaffali.
Ho comprato una cartina di Colonsay, una guida dell'isola l'avevo trovata già a Utrecht (magico Selexyz !), poi sono inevitabilmente ruzzolata verso lo scaffale GOLF. E così ho trovato questo libruccio, a cui devo tanto in termini di ispirazione - e non solo per il golf.
La storia è presto raccontata: l'autore, che ha recentemente perso il padre, capitano di marina, decide di onorare la sua memoria giocando 18 giri di golf con il magico putter di papà, su altrettante isole scozzesi. Incomincia quindi la sua peregrinazione, che lo porterà, con diversi compagni, a giocare in luoghi inimmaginabili, per bellezza o per densità di sterco ovino e bovino, a cavallo di scogliere e di piste di atterraggio, nel sole, nel vento e nella pioggia. Una vera avventura, puramente per il piacere di giocare e di fare qualcosa che ricordasse il padre perduto.
Inutile dire che una storia così improbabile mi ha subito ispirato. Prima di tutto per la potenza dei numeri: 18 buche di un giro di golf diventano altrettanti percorsi insulari. Mi sono detta, ma perchè non lo faccio anche io? 5 percorsi, su altrettante isole, per celebrare i miei decenni. Avevo anche in mente chi invitare a farmi compagnia, perchè non volevo giocare da sola. E di lì, la cosa mi ha preso la mano: il termine giusto è snowballing...
E quindi siamo arrivati a dieci Categorie, cinquanta Occorrenze, assieme a chi vorrà esserci. Fa sorridere pensare che dell'idea originale - 5 giri di golf su 5 isole scozzesi con lo stesso golf buddy - non ci sarà più traccia.
Grazie, signor Sutherland. Lei ci ha scritto un libro - e altrettanto farò io.

Cinqueperdieci - aggiornamento numero due




Manca meno di una settimana alla fine del Mese Categorico. Ho passato le quaranta Categorie, sono certa che qualcun'altra arriverà per portare il totale a cinquanta, non sorprendentemente.
Ho avuto suggerimenti peregrini, alcuni vagamente crudeli, altri davvero ispirati. Alcune persone si sono accasciate su un normale livello di banalità. A chi ha suggerito (ed è stato più di uno) il lancio a due con il paracadute o il bungee jumping, rispondo, con tutto l'affetto possibile, guardate che non è l'originalità la vostra dote migliore (sono certa che ne avrete qualcun'altra!).
Mi rendo conto che ragionare per livelli di astrazione non è cosa da tutti e c'è chi si innamora di una singola impresa, ma dal particolare non riesce a fare il volo al generale. Comunque sia, nessuna ispirazione è andata persa, anche se mi rendo conto che alcune Categorie dovranno avere il giusto livello di vaghezza, per accogliere alcuni spunti brillanti, che tuttavia stentano a trovare analogie strette che faccciano loro meritare una Categoria tutta per sé.

Ci sono proposte e prospettive che mi fanno sorridere al solo pensiero, altre richiederanno un po' più di lavoro per diventare entusiasmanti, ma più che mai mi sono resa conto che l'idea è validissima - e che tutto sommato per cercare di seguire i propri sogni non è necessario aspettare un compleanno tondo. Dice Wolfgang: Beginne es jetzt ! come ho scritto sulla lavagnetta con il gesso bianco. Dice il Dottor Rotella: A woman with great dreams, can achieve great things. Eccola, sono io.

Ho stilato una serie di criteri per aiutarmi nella scelta delle Categorie ora, delle Occorrenze poi (Roberto Lekkerijs oggi mi ha detto che sto da troppo tempo in Olanda... ho risposto che non sono in Olanda per caso) - inutile dire, non devono applicarsi tutti insieme...
  • Lasciano effetti permanenti
  • Realizzano sogni o desideri
  • Apportano novità
  • Celebrano il passato
  • Mi fanno crescere o migliorare
  • Interessano il corpo e la mente
  • Mi aiutano a riconoscere le persone davvero importanti della mia vita
C'è metodo, nella mia follia.


martedì 18 settembre 2012

Pollice verde, continued.

E persino l'agave davanti a casa fiorisce.... I tropici sono arrivati su fino ad Utrecht...



Polly



Polly in coda al Gottardo
Il nome completo è Polyscia Balfouriana Marginata, ma per me è sempre stata Polly. E' entrata nella mia vita nel lontano 1995. Tornata dalla Germania nella primavera 1994, a novembre avevo comprato casa a Legnano e avevo cominciato a lavorare in ABB a Sesto San Giovanni. Erano tempi grami, dopo le glorie di Ruesselsheim (la casetta in Schaefergasse, la vita da whisky, ma anche le furiose litigate) lavoravo in un triste capannone, a disegnare improbabili interfacce video per una acciaieria finlandese. Nel freddo capannone di Sesto, solo due cose scaldavano la mia anima: il caporeparto, che veniva, come diceva lui, dalla Brianza Rozza e che era pieno di storie incredibili di vita operaia (dalle curve degli spaghetti in mensa alle saliere marcate "Rubata in Magneti Marelli") e la povera scrivania di legno che se ne stava in un angolo, trascurata e abbrutita. Un gioiello di un epoca passata, con le maniglie scolpite nel legno e il piccolo inserto di tartaruga intorno alla serratura: me ne innamorai subito. Tentai di comprarla, ma a quanto pareva qualcun altro era interessato ad averla e per giunta non compariva nemmeno negli elenchi dei cespiti alienabili. Una volta accertato però che la competizione non era seria, il caporeparto mi aiutò ad elaborare un piano, un ratto vero e proprio: Operazione Independence Day. Era il 4 luglio: il capannone era il 4L, tutto cospirava. Con un furgoncino e con una buona dose di faccia tosta, la scrivania venne rapita e portata a casa mia - dove ancora si trova.
Dopo qualche tempo, il caporeparto e un altro collega vennero a casa mia per una cena di ringraziamento: e arrivarono portando Polly.
E' cresciuta tanto, ma anche tanto ha patito. Dopo 5 anni da emigrata, questa estate sono riuscita a portarla in Olanda, rischiando di perderla del tutto: ho dovuto cambiarle vaso e farle risalire l'Europa con due tappe di mezzo. Arrivata in Olanda, ha perso tante foglie, al punto tale che temevo che non sarebbe sopravvissuta, ma ora posso ragionevolmente dire che ce l'ha fatta. Gli sforzi di Robi, che ha continuato ad occuparsene amorosamente in mia assenza non sono stati invano. Ora Polly ha una compagna, che l'aiuta a sentirsi a suo agio in soggiorno.
Sono felice di averla con me. 

domenica 16 settembre 2012

Cinqueperdieci - aggiornamento numero uno

Le Categorie crescono. Sono arrivata a trenta, ma sto ancora aspettando a chiudere la raccolta, manca ancora un mezzo mese, non vorrei certo precludermi delle buone ispirazioni che possono arrivare da chissà quale direzione.
Sono comunque già entusiasta di alcuni suggerimenti di amici e conoscenti - di altri un po' meno: "Cose che mi fanno invidiare dagli altri" non credo che arriverà nelle top ten. Che cosa pensino gli altri, francamente, è spesso un mistero, quindi che cosa questi generici "altri" possano trovare invidiabile, per me che proprio non so cosa sia l'invidia, sarebbe troppo difficile da definire... e a che pro? mica sarà una cosa piacevole, essere invidiati? ma d'altra parte, chi me lo ha proposto lo ha fatto dal cuore della propria esperienza, riconoscendolo come una propria debolezza... Ringrazio comunque del contributo.
Sono molto propensa a selezionare piuttosto "Scene da..." come proposto da Chiara: già mi piace l'idea di scegliere fra i miei film o i libri favoriti da rivivere - e poi, in particolare, quale scena? Sarà divertente anche da pensare.
Vedremo il risultato di questo primo mese fra due settimane.

Qual è la morale?

Osservate queste due tessere:



A sinistra: Handicap 54. A destra: Handicap 45. In mezzo: 800 euro di iscrizione (in prova) al mio club. Qual è la morale? Beh, nel golf ci sono poche cose che il denaro non possa comprare, questa è la morale.

Comunque sia, per migliorare ulteriormente il mio già migliorato handicap, è ufficiale, prenderò parte alla gara della mia azienda il 13 ottobre. Oggi ho fatto un paio di giri ad Amelisweerd con Siobhan, perchè il mio club era militarmente occupato da una gara, ma non vedo l'ora di prendere parte alla prima, tanto per rompere il ghiaccio. Per ora, sto cercando di lavorare sul fatto che sul driving range le cose vanno piuttosto benino, ma poi sul campo... bad lies, bad lies, non le reggo proprio.

In giro per l'Olanda con l'Elisa

Visto che l'Elisa è tornata all'ESTEC per una riunione, si è presa un paio di giorni in più per venire a trovarmi. Quando venne la prima volta, il tempo era bruttino, invece in questo settembre abbastanza fortunato abbiamo potuto andarcene in giro senza doverci rifugiare sotto un ombrello o senza intabarrarci come spaventapasseri.
Giovedì sera, cena da Bresson, che rimane uno dei miei ristoranti preferiti - nonostante i pallini da caccia nella papera selvatica (che era deliziosa).
Venerdì mattina dovevo lavorare, quindi l'Elisa se ne è andata a spasso da sola fin sulla cima della Domtoren. Nel pomeriggio l'ho portata a Naarden, a visitare le fortificazioni (davvero un gioiellino ben preservato) ed insieme abbiamo imparato moltissimo sulla Hollandse Waterlinie, di quella vecchia e di quella nuova...
Sulla via del ritorno l'ho portata a vedere le Sfingi di Huizen, tanto per passare da una architettura antica ad una moderna.





Sabato siamo partite per Enkhuizen per visitare il Zuiderzee Museum. Molto interessante, un altro esempio di museo all'aria aperta, che ricorda e celebra la vita di coloro che vivevano e lavoravano sullo Zuiderzee, che ora non esiste più, o sulle isole, che ora sono incorporate nel Flevoland. Enkhuizen è anche una bella cittadina, al di là del museo.








Abbiamo proseguito poi la strada verso Schiphol, fermandoci in quel trappolone per turisti che è Zaanse Schans: multini a vento, ponticelli, casette trasformate in negozi di souvenir: non così filologico come Kinderdijk, ma tutto sommato, in una bella giornata come quella di ieri, una sosta piacevolo. Non abbiamo approffittato della ghiotta occasione di comprare gli zoccoli giusto della nostra misura, ma oggettivamente...
Ho poi portato Elisa in aeroporto, giusto con sufficiente tempo davanti per cercare l'ultimo regalo.