venerdì 28 marzo 2008

D. ha votato!

E finalmente la bustona del Consolato d'Italia e' arrivata.
Se c'era bisogno di una conferma della mia eradicazione dal territorio italiano, ecco, questa lo e' stata certamente. Non abbastanza, ma almeno e' qualcosa - dal momento che non ho intenzione di liberarmi della cittadinanza (salvo eventi imprevedibili.... ed improbabili!), l'incombenza del voto restera', con tutte le implicazioni di disgusto che ne conseguono: ma il farlo per posta gia' alleggerisce la pena - almeno non devo sentire la sensazione di perfetta inutilita' che il fatto di votare a Legnano mi dava. Ad ogni tornata elettorale, mi sembrava che gli addetti al seggio mi guardassero pensando: "Ecco un voto sprecato". E certamente lo era, affogato fra i voti della Lega e degli ammiratori di Formigoni... brrr! Un brivido mi corre lungo la schiena - e non e' colpa del raffreddore.

martedì 25 marzo 2008

Helsinki






Arbitrare i Campionati Europei e' stata una splendida occasione per visitare (moolto in fretta) Helsinki. Diciamo che l'evento sarebbe stato motivazione sufficiente anche per visitare un posto persino piu' remoto, ma certamente non e' questo il periodo piu' sorridente per la Finlandia (siamo stati costantemente sotto zero).

Comunque l'esperienza della sauna con una autentica "guida" finlandese (la mia amica Sari Turunen) e' stata ottima, inclusa la flagellazione con le foglie di betulla! Ma il tuffo nella piscina fredda, no, quello proprio no!

giovedì 20 marzo 2008

Su un piatto d'argento

Ieri sera mi hanno offerto un dojo. Cosi' con molta naturalezza, i ragazzi del Sakura-kai di Utrecht, il club di kendo dell'Universita', mi hanno chiesto di diventare il loro insegnante. Ovviamente, ho detto che faro' del mio meglio - in primo luogo per esserci... ad aprile difficilmente riusciro' ad essere in Olanda al mercoledi' (l'unica serata di pratica del dojo), magari quando torno dal Giappone a maggio, terminato il corso di olandese...
Sono cose che fanno piacere, niente da dire.
Stiamo parlando di una ventina di ragazzi e ragazze - i praticanti con il bougu sono una decina, tutti lungagnoni giovanissimi! e il grado piu' alto e' il primo dan di Simon, che conduce ora la pratica. Gli insegnanti che mi hanno preceduto si sono tutti trasferiti in altre citta', quindi io capito come il cacio sui maccheroni.
Dopo l'allenamento (mai incontrata gente AVIDA di imparare un nuovo kata...) siamo andati a bere una birretta (een biertje!) al pub che si trova nel complesso abitativo del campus - una straordinaria costruzione che ospita migliaia di studenti, una specie di Grand Arche che compare su tutte le guide di architettura moderna: serata doppiamente interessante! Non vedo l'ora di potermi lanciare in questa nuova avventura!

Aaahrggh!!!!

Arriva il postino. Due buste, tutte e due con una scritta che fa riferimento alle elezioni politiche in Italia. "Grande!" mi dico "l'Olanda fa bene anche al nostro Consolato, sono puntuali e, secondo quanto e' scritto sul sito, mi stanno recapitando la scheda elettorale". FALSO!!!! due lettere due dal prestigioso Popolo delle Liberta' (che cosa e'? a settembre non c'era ancora... Berlusconi? no, non credo di conoscerlo).
Come mai gli indirizzi degli iscritti all'AIRE vengano cosi' malamente distribuiti, per me e' un mistero. Spero solo che la scheda arrivi in tempo.
Dopo le ultime elezioni mi dissi: "Da grande voglio fare l'italiana all'estero" - io ho eseguito, adesso spero di poter vestire i panni di quegli eroi che ci hanno liberato dalla Lega e Soci Cantanti, almeno per un po' - come allora, e' sempre una scelta fra i meno peggio, ma se questo e' tutto quello che la nostra povera Italia riesce a produrre... non sono mica emigrata per niente....

mercoledì 12 marzo 2008

Moderazione

Come e' avvenuto per un altro mio blog, qualcuno sta lasciando commenti ai post anonimi, incomprensibili e potenzialmente pericolosi (una via aperta a qualche virus? o solo idiozia? in entrambi i casi, il pericolo incombe).
Per questo motivo ho dovuto attivare la moderazione dei commenti - un mail mi avvertira' quando un commento e' stato lasciato e io avro' facolta' di pubblicarlo o meno.
Ci tengo molto ai commenti degli amici, non volevo disabilitare la funzionalita' per colpa di qualche hacker di accatto... mi scuso se ci potra' essere qualche ritardo, non sempre verifico tutti i miei indirizzi di posta in tempo reale.
Nel frattempo cerchero' di cancellare i commenti nocivi - ma a quanto pare chi li ha lasciati ha pure disattivato il modo di eliminarli... se qualcuno sa come fare, me lo faccia sapere!

A host of golden daffodils



Non c'e' bisogno di andarsene in giro solitari come una nuvola, come scrive il vecchio William (Wordsworth), per vedere i narcisi... schieramenti, eserciti, file ininterrotte. Lungo le strade, in mezzo alle corsie, nei prati, nei vasi (persino nei miei), sui davanzali, al mercato...
E i narcisi non sono soli: i parchi sono coperti di crochi e bucaneve....
Si sta avvicinando il grande momento dei tulipani. Non vedo l'ora!


I WANDERED LONELY AS A CLOUD

I wandered lonely as a cloud:
That floats on high o'er vales and hills,
When all at once I saw a crowd,
A host of golden daffodils;
Beside the lake, beneath the trees,
Fluttering and dancing in the breeze.

Continuous as the stars
that shine and twinkle on the Milky Way,
They stretched in never-ending line
along the margin of a bay:
Ten thousand saw I at a glance,
tossing their heads in sprightly dance.

The waves beside them danced; but they
Out-did the sparkling waves in glee:
A poet could not but be gay,
in such a jocund company:
I gazed - and gazed - but little thought
what wealth the show to me had brought:

For oft, when on my couch I lie
In vacant or in pensive mood,
They flash upon that inward eye
Which is the bliss of solitude;
And then my heart with pleasure fills,
And dances with the daffodils.

Palmipedi ovunque

Il prato che costeggio per andare in ufficio e' infestato dai cigni.
Se si vede un macchia bianca nel mezzo di un polder verde, cosa si pensa? "Guarda quello stronzo che ha buttato un sacchetto di plastica in mezzo al prato!". E invece no. Sono cigni. A coppie, a famiglie, a stormi. Grossi grossi e dall'aria feroce.

I canali ospitano una varieta' enorme di papere. I germani sono prevalenti.
Nei pochi giorni di gelo di quest'inverno stavano fermi sull'acqua ghiacciata, un po' perplessi. Adesso si vedono famigliuole di paperotti a spasso per il Singel, tutti in fila dietro a mamma germana. Sono forse piu' numerosi dei piccioni e sono inconfondibili in volo.
Chissa' se esiste un libro "Papere d'Olanda". Non mi dispiacerebbe imparare a conoscere le varieta' piu' strane di palmipedi che pullulano nei tanti specchi d'acqua qui intorno...

"Roberto lekker ijs"

La gelateria clou di Witte Vrouwen si chiama "Roberto lekker ijs". Hanno appeno riaperto dopo una pausa invernale e a quanto ho potuto vedere, vanno alla grande.
Stasera ho fatto un salto per verificare la qualita' - ovviamente, in caso positivo, questo sarebbe un ulteriore punto a favore della mia attuale residenza...
Intanto gli orari di apertura sono interessanti, dalle 12 alle 22. All'avvicinarsi dell'estate, una scusa per fare due passi dopo cena e' gia' bella che trovata.
Stasera ho cominciato con quattro gusti: nocciola (molto buona) yogurt (buono) cioccolato (discreto) e Witte Vrouwen (bizzarro - quark, croccante e miele).
Ho voluto farmi servire dalla signora italiana (il ragazzotto olandese che serviva i clienti indigeni non mi sembrava affidabile) cosi' ho potuto subito stabilire un rapporto - tanto per cambiare, vengono dal Cadore, come praticamente tutti i gelatai di Olanda e di Germania ("In Inghilterra, invece, sono tutti abruzzesi").
Certamente faro' il test di tutti gusti, ovviamente per motivi puramente documentativi.

martedì 4 marzo 2008

E finalmente la Donamat !





Secondo ospite, la Donamat. Spero che la primavera porti altri visi amici alla mia porta!
Ultimamente per via del lavoro (e un po' degli impegni di kendo) passo piu' tempo in aeroporto che a casa, ma un buon fine settimana si trova sempre, specialmente ad aprile - fra il mio viaggio in Finlandia e quello in Giappone.
Con la Donamat abbiamo esplorato un paio di ristoranti lungo la Biltstraat (diciamo che il primo non ha entusiasmato...) e gia' questa e' una bella cosa, visto che non faccio una grande vita sociale qui ad Utrecht.
Il sabato mattina e' stato dedicato ad una passeggiata in centro (con acquisto di tulipani) - dopo un rapido pranzo, siamo salite in auto (anche perche' il tempo non era molto clemente) e siamo andate verso il mare. Prima tappa, Zandvoort... cosi' giusto per essere fedeli a noi stesse... niente Formula Uno, solo una spiaggiona battuta dal vento - il mare d'inverno piace o non piace: a me piace, gabbiani infreddoliti e case di villeggiatura deserte inclusi. Abbiamo proseguito lungo la costa fino a Den Helder, la sede della Marina Olandese - e della Compagnia delle Indie Olandesi. Galeoni ovunque, veri e riprodotti.
A seguire ci siamo dirette alla Afsluitdijk, la celebre diga che ha chiuso il tempestoso Zuiderzee trasformandolo nel mite Ijsselmeer: un luogo di culto per ogni vero ingegnere (quelli che hanno fatto Scienza delle Costruzioni, intendo).

Canali e ancora canali...






La domenica e' stata dedicata ad Amsterdam - una bella gita sui canali e a seguire shopping di praline a zonzo per il centro - con il simpatico caffe' a casa Pesce (il primo residente di Amsterdam che ho conosciuto e' in realta' di Genova!)

Afsluitdijk






Che vuole dire "diga di chiusura" - un'opera fortemente voluta dal sciur Cornelis Lely che per l'immortalita' paga il prezzo di essere sempre scolpito con l'impermeabile addosso. Impermeabile o giacca a vento, certamente non si fanno tante storie - e' uno dei posti piu' ventosi ed esposti che mi sia capitato di visitare - e davvero non abbiamo lasciato nulla di intentato per proteggerci dal freddo, anche il caffe' nel piccolo bar sotto alla torre di osservazione innalzata nel punto di chiusura. Una grande opera - approvata come al solito dopo l'ennesimo grande disastro (come era avvenuto per il progetto Delta, in Zelanda) - la natura ha costretto gli Olandesi a prendere decisioni drastiche, ma loro non si sono certo tirati indietro.