giovedì 26 febbraio 2009

Pronipotanza






Senza parole!

mercoledì 25 febbraio 2009

Cena dei Cugini 2009



Ho verificato i miei archivi fortografici: siamo alla quarta edizione, la prima e' stata nell'ottobre 2004, seguita da quelle dell'aprile 2005 e del maggio 2007. Ecco una selezione delle migliori foto dell'ultima!









Dalla Russia con amore

Effettivamente... un classicone! Per me, un'assoluta novita', come quei film di cui senti parlare tutta la vita, citati piu' o meno a proposito, ma che in fondo non hai mai visto (o hai visto a spizzichi e bocconi).
Deve essere l'effetto anni Sessanta (e' stato girato nel 1963...), ma questa bella spy story e' in primo luogo visualmente intrigante - saranno i colori, sara' la fotografia: e' come ti aspetti che sia un film di James Bond. Devo dire che il ritmo e lo stile di questi primi film di 007 hanno qualcosa di quietamente epico che e' difficile eguagliare. Ci sono le scazzottate, i cattivi cattivi, i trasalimenti, le belle ragazze (Daniela Bianchi e' sicuramente una splendida donna - e, via, non recita nemmeno male - doppiaggio inglese buono su inglese pessimo a parte!) - ci sono la Cisterna di Istanbul e Santa Sofia (luoghi che ho visitato e che mi hanno molto colpito) e c'e' un treno diretto a Trieste, che, ahime', non si vede.
Capisco perche' Connery sia considerato il "vero Bond" - l'originalita' di questi primi film della serie e' rinfrescante, sono fumettoni ben fatti, che di fatto hanno creato il prototipo dello stereotipo: inevitabile quindi attribuire al nostro Sean il diritto di primogenitura, cosi' come e' innegabile il suo sex appeal, usato senza risparmio per espletare il proprio dovere, ma palpabile per qualunque essere umano di sesso femminile con un minimo di sangue nelle vene (e questo potra' avere a che fare con il personaggio, ma temo proprio che sia anche una dote personale dell'individuo).
Essere riusciti nel tempo a mantenere in vita e in salute la franchigia Bond, con tutte le inevitabili sostituzioni (siamo arrivati a 22 film con 6 diversi interpreti), e' davvero un'impresa ammirevole, sapendo di dover sempre misurarsi con inizi quasi mitologici... chapeau!

giovedì 19 febbraio 2009

Cosa sto imparando da tutta questa fatica bondiana?

Tantissimo! Finalmente sto capendo cosa significhi girare un film in termini organizzativi – e’ un lavoro creativo, si’, ma che richiede capacita’ di project management affilatissime! Principal Photography, Production Designer, Editor, Second Unit Director – tutti termini che avevano del vago, solo noiose righe nei titoli di testa. Ora finalmente so cosa queste parole significano e sono davvero ammirata nello scoprire la complessita’ (ma anche la razionalita’) della tecnica del cinema. L’edizione in DVD che sto seguendo, grazie agli abbondanti contenuti speciali, lascia abbastanza spazio a questi protagonisti collaterali della saga bondiana – e c’e’ davvero da rimanere a bocca aperta nel vedere come tutti i frammenti si compongano alla fine in un racconto coerente. E’ davvero una bella “scoperta”, se cosi’ si puo’ dire, che rende molto piu’ appetitosa la visione di qualunque film, aggiungendo un livello diverso di giudizio. Non potro’ piu’ vedere un’opera cinematografica con gli stessi occhi… era ora di trovare una nuova prospettiva! E finalmente so perche’ sto facendo tutto questo – bene!

A view to a kill e Octopussy

Lo so, non e’ l’ordine cronologico, ma sono stata felice di concludere la mia sequenza Roger Moore con Octopussy

A view to a kill

Imbarazzante. Mi riferisco alla fissita’ nello sguardo di Roger, il vero inizio di una decadenza fisica alla quale tutti abbiamo diritto a 58 anni (o forse effetto dei primi esercizi con il botulino sulla fronte della star?), ma non se recitiamo la parte di Bond! Capisco perche’ sia il film che sia piaciuto di meno al Nostro – si avverte la fatica nel girarlo, ma anche il desiderio della produzione di aggiornarsi a tutti i costi (canzone titolare dei Duran Duran, Grace Jones nel cast, piu’ morti ammazzati che mai…).
Invece, le cose vincenti sono quelle vecchio stile – su tutti, un grande Patrick Macnee, peccato finisca garrotato cosi’ in fretta! Bella la location di Chantilly, penso di inserirla nella lista dei posti da visitare in futuro. Caruccio e convincentemente psicopatico Christopher Walken…
Non credo che questo film meriti molti commenti di piu’.

Octopussy



Rivederlo mi ha fatto piacere per piu’ di un motivo – ma si’, non un brutto film di azione, anche se qualcuno a suo tempo lo ritenne troppo farraginoso, con troppe cadute di stile (Bond vestito da gorilla, da clown? Lesa maesta’!).
Gli interpreti mi sono ri-piaciuti: Roger e’ davvero all’ultimo film, in termini di accettabilita’ fisica (56 anni!!!) – Maud Adams si rivede con piacere (unico caso fra le Bond girl – morta ammazzata ne L’Uomo dalla Pistola d’oro, ma ri-impiegata nella parte di Octopussy), ottimi Louis Jourdan e Kabir Bedi.
Ma in questa nuova visione (nuova, dopo aver visto il film al cinema con la Ba a suo tempo) il pezzo forte sono i luoghi che nel frattempo ho visitato io stessa. Udaipur e il suo palazzo nel lago: indimenticabili! Credo per giunta di aver alloggiato nello stesso hotel sulla riva in cui si trovava la troupe. Non sono stata sull’isola, ma a suo tempo la mia compagna di viaggio Elisabetta fece di tutto per alloggiare nell’hotel che si trova in mezzo al lago – e la sua esperienza non fu poi cosi’ brillante. Il lago emanava olezzi non proprio entusiasmanti, che fortunatamente non rimangono fissati sulla pellicola…

lunedì 16 febbraio 2009

Olandesi, popolo pratico

Ho letto su Corriere.it questo bell'articolo... lo propongo a Lady Jack, che osserva come il passato ci lasci un pezzetto alla volta. In verita' e' utile fare una riflessione su come i ricordi (o, meglio, la capacita' o meno di ricordare) condizionino potentemente la nostra esistenza. A volte penso quanto piu' felice sarei stata nella vita, se solo la mia memoria non fosse stata cosi' dannatamente buona. Ma qui arrivano gli Olandesi e la loro risposta: Freud, fottiti!

Cervello: farmaco cancella ricordo di trauma recente

ROMA - Un farmaco in grado di cancellare i ricordi sgradevoli. Sembra fantascienza e invece un team olandese dell'Universita' di Amsterdam ha dimostrato di poter cancellare ricordi spiacevoli dal cervello di un gruppo di persone utilizzando un farmaco oggi in uso per l'ipertensione, il propranololo, un beta-bloccante. Secondo quanto riferito sulla rivista Nature Neuroscience, il farmaco blocca il processo di 'riconsolidamento' della memoria, cioe' il trasferimento dei ricordi dalla memoria a breve termine (labile) a quella a lungo termine. Secondo i ricercatori potrebbe essere molto utile se impiegato subito dopo un trauma, come ad esempio un'aggressione, per impedire che rimanga per sempre scritto nella mente. (Agr)

sabato 14 febbraio 2009

Prima e dopo



Ho finalmente dato retta a Max e ho trovato un softwarino per riprogettare il mio giardino - ed ecco in anteprima il piano per il futuro (sotto vedete come e' ora). Mi ci vorranno quei due o tremila anni, ma e' bello sapere dove si vuole arrivare.

14 febbraio


Non sono mai stata una fan di San Valentino - anche quando non ero single, l'unico mentecatto che si ostinava a festeggiarlo era un individuo di cui spero ancora di leggere sul Carlino: "Improvvisa epidemia di Ebola stermina due famiglie" - o magari sul Lancet: "Deturpating terminal forms of testicle cancer - a case".
Ho trovato pero' divertente rimembrare alcuni San Valentino rigorosamente trascorsi con NON fidanzati - prevalentemente colleghi, in occasione di trasferte di progetto. Sto leggendo Europe, un bellissimo libro di Jan Morris, autore/autrice di Trieste or the meaning of nowhere. Visto che Trieste ricorre spesso (sono racconti di viaggio e il nostro/nostra ha avuto un indimenticabile periodo triestino, giusto alla fine della guerra), e' stato inevitabile associare San Valentino e Trieste. In particolare, una famosa cena lungo le Rive: io e un collega un po' in eta'... avevamo trovato una bettola simpatica - il solito vento freddo ci aveva consigliato di scegliere in fretta. La jota era squisita, ma il colpo basso fu il fisarmonicista, che ci fece la serenata per buona parte della cena. Un personaggio da Hemingway: un marinaio dai capelli e dalla barba bianchi - cantava in triestino e per fortuna non lo capivamo. Non sono mai riuscita a riprendermi dallo choc: costui aveva pensato che io stessi festeggiando San Valentino con questo signore che poteva essere mio padre? Santo Cielo, tornata al mio caro Jolly, mi tuffai in un bagno caldo per scaldarmi un po' - ma i brividi mi corrono ancora lungo la schiena al solo pensiero!

venerdì 13 febbraio 2009

Pepermunt


Pensavo si trattasse solo di mentine - ebbene no! A quanto pare e' usanza consumare queste grosse caramelle di menta in chiesa - in particolare nelle chiese protestanti, quando il pastore si produce nella predica. Un cantante olandese (Davide Van de Sfroos? no, si chiama Stef Bos) ha anche dedicato una canzone alla mentina, che definisce "la cocaina protestante per il tossico riformato". Cosa dire? gli Olandesi sono proprio degli originali... il digiuno pre-Comunione ha stroncato sul nascere questa abitudine nelle chiese Cattoliche, ma qui pare che nelle chiese Protestanti sia davvero una cosa comune, forse anche per tenere zitti i bambini durante le funzioni religiose...

Bulgarelli


Cosa dire? Giocatore del Bologna per antonomasia, prima che arrivasse Savoldi e con il suo prezzo oltraggioso (per l'epoca) diventasse eroe da prima pagina. Ma Bulgarelli e' sempre rimasto a Bologna e, in fondo, l'ultimo scudetto l'ha vinto lui. Per quelli come me, per cui Schiavio era solo un negozio di abbigliamento, il vero, unico grande eroe del Bologna F.C.

venerdì 6 febbraio 2009

Goldfinger vs Moonraker

Ovvero, come farmi alzare gli occhi al cielo e chiedermi perche' sto seguendo questo treno di pensiero su Bond...

Goldfinger - i pezzi forti: la pupa dipinta d'oro, il solito Connery che si mangerebbe a colazione e un personaggio che si chiama Pussy Galore (che si potrebbe tradurre in F... a Pacchi! geniale!).
I punti che fanno acqua? essenzialmente uno - il solito luogo comune che prevede che tutto sommato un po' di violenza ad una donna non dispiaccia mai... considerando poi che nel libro di Fleming (che NON comprero') la fanciulla in questione e' lesbica e viene convertita "alla giusta via" da un paio di ruzzoloni nel fieno, beh, davvero la storia mi fa proprio infuriare!
Naturalmente nel film le preferenze sessuali di Pussy sono appena accennate (si dichiara immune alle avances di Bond, dirige una banda di belle biondazze volanti, porta i pantaloni anche quando potrebbe mettersi una gonna - e per giunta conosce il judo, notoria arte marziale negata alle donne etero... grrr!), cionondimeno faccio fatica a coincedere le attenuanti generiche sulla base dell'epoca in cui il film e' stato girato.
Apprezzo molto Honor Blackman, che, ahime', rimane sempre un'ombra di Diana Rigg come eroina degli Avengers (Emma Peel forever!), pur avendola preceduta cronologicamente - mi ha fatto piacere rivederla in Bridget Jones!

Moonraker - i punti forti? i pazzeschi effetti speciali, realizzati in un'epoca in cui non esisteva ancora la CGI (si tratta anche dell'ultimo Bond con le scenografie di Ken Adams).
Sulla potabilita' di Roger Moore non mi pronuncio - gia' 52enne, beh, a me piace, ma capisco che siamo gia' al limite!
Il momento tragico? Perche' il maledetto Chang (nome cinese, ma interpretato da un giapponese, Toshiro Suga, che per giunta dovrebbe essere un maestro di aikido: VERGOGNA!), che si veste in yukata come se fosse alle terme, deve dare un cosi' misero spettacolo di se' cercando di spacciare Bond brandendo una shinai (alla quale non sono stati nemmeno tolti i legacci della confezione) e indossando un'armatura da kendo da quattro soldi (peraltro nemmeno indossata correttamente)??? Perche', dal momento che del vero buon kendo si era gia' visto in un Bond precedente? Possibile che l'unico buon film non giapponese in cui si vede del kendo apprezzabile debba essere Il Cosmo sul Como' (Masa-chan, sei un grande!)?
Visto che il combattimento si svolge teoricamente in Italia (ma piu' facilmente in uno studio di Pinewood) e nel 1979 c'erano gia' kendoka in Italia e in UK, perche' non perdere due secondi a consultare un esperto? Insomma, dove e' tutta la larghezza della EON Production in questa specifica vicenda?

giovedì 5 febbraio 2009

Perche' potrei diventare olandese

Perche' questo e' un Paese in cui la discriminazione razziale e' condannata sempre e comunque.
Perche' questo e' un Paese che sa accogliere gli immigrati.
Perche' questo e' un Paese in cui l'eutanasia e' legale da anni - e nel quale vicende come quelle italiane non sarebbero nemmeno immaginabili. Il diritto all'eutanasia e' anzi uno dei capisaldi della liberta' di pensiero in Olanda. Persino nel mio libro di testo ci trovi una lezione sull'argomento e a chi vuole prendere la cittadinanza si spiega che l'eutanasia e' un aspetto della cultura di questo Paese che va accettato da chi voglia diventare olandese - come la prostituzione legale e i coffeeshops.
Io do sempre la colpa alla distanza che forse amplifica l'effetto - ma d'altra parte leggo gli stessi giornali online che leggevo quando ero a Milano - di fatto sono sempre piu' preoccupata per quello che leggo, per la mia famiglia, per i miei amici. Cosa sta diventando l'Italia? Possibile che gli Italiani si stiano lasciando scivolare di mano il controllo della loro vita senza dire "beo"?
Ci vogliono ancora quattro anni - ma se le cose vanno avanti cosi', potrei seriamente pensarci su - e lasciare la nazionalita' italiana a chi se la merita veramente...

lunedì 2 febbraio 2009

Boris Johnson e la Sciura Moratti...

...devono aver fatto la stessa scuola! Londra e' sotto una nevicata epocale e tutti, ripeto tutti, i trasporti pubblici sono andati in crisi. La motivazione del sindaco? la straordinaria entita' del fenomeno - che tutti comunque stavano aspettando, essendo stata ampiamente prevista.
Visto che a gennaio la Sciura Moratti ha accampato le stesse motivazioni per aver lasciato Milano ad arrangiarsi senza uno spartineve per strada e senza un chicco di sale, c'e' da pensare che ci sia un prontuario di risposte inaccettabili e di scuse patetiche pubblicato a beneficio dei sindaci delle aree metropolitane. Cosi' come un astuto manualetto su come sfruttare gli automobilisti che se lo possimo permettere (che cosa c'entra questo con la difesa dell'ambiente?), con vari Congestion Charges o Ecopass...
Rende orgogliosi vedere Milano allineata con una metropoli internazionale come Londra...

Un Bond al giorno

Cerco di limitare i miei appetiti ad un Bond al giorno, perche’ se voglio approfondire ben bene la visione non posso accelerare piu’ di tanto. Prima il film, poi i contenuti speciali, infine il film commentato – e in alcuni casi, il commento e’ doppio, specialmente nel caso dei film con Roger Moore, che pare divertirsi un mondo a chiacchierare del piu’ e del meno mentre scorrono le immagini del film.
Venerdi e’ stata la serata de La Spia che mi amava , che e’ un film davvero ben fatto – Barbara Bach e’ caruccia, Richard Kiel e’ divertente e, a parte lo smoking con i pantaloni scampanati (1977!), RM e’ uno splendore. Ha un modo bizzarro di baciare, allungando le labbra e stringendo le guance, ma immagino che ogni attore abbia la propria tecnica, soprattutto per minimizzare le pieghe del viso (o le rughe del collo) in un primo piano…
La Spia che mi amava e’ sicuramente stato fatto in larghezza – per non parlare del famoso Stage 007 costruito a Pinewood apposta per l’occasione, grande giusto per contenere tre sottomarini nucleari…
Va ricordato il buon Sergej, agente russo amante del Maggiore Amasova, e ammazzato gia’ nel teaser. E’ interpretato da Michael Billington, che avrebbe potuto diventare Bond (se non fosse stato per le spalle pelose?), ma che ha un posto fisso nel mio cuore avendo interpretato il Comandante Foster in U.F.O. Poverino, che triste fine. E anche nella vita reale il nostro non e’stato tanto fortunato, essendo morto di malattia ancora piuttosto giovane.
Ho trovato divertente la sequenza in cui Bond e Anya camminano in mezzo al deserto in smoking e abito da sera – non tanto per l’uso della colonna sonora di Lawrence d’Arabia, quanto perche’ in fondo la stessa scena si ripropone in Quantum of Solace – e la ricordo bene, perche’ ce l’ho attaccata sul frigo.
Ascoltando il commento del buon nonno Roger, l’immagine che ne deriva sarebbe in grado di spegnere qualunque appetito – fifone, ipocondriaco, pigro, tendente alla pinguedine – e apparentemente frigidino. Ma il suo senso dell’umorismo e’ impagabile. Dio, quanto e’ difficile trovare degli uomini che riescano a farti ridere!
Sabato sera: Dr.No.
E’ stato il primo Bond in assoluto – uscito nel 1962, e’ ancora una delizia a vedersi: effettivamente, conoscere il background del film permette di apprezzarlo molto di piu’: i set disegnati da Ken Adams, lo stile di Terence Young (il regista che tutti descrivono come il vero prototipo di Bond, tutto camice su misura e Dom Perignon del ’55), i titoli di testa di Maurice Binder… come si fanno ad apprezzare, mentre si segue l’azione? Vanno tutti assaporati, rivisti, riesaminati… e solo cosi’ si gusta davvero una serata bondiana! E saro’ gentile, trattandosi del primo, forse faro’ lo sforzo di leggermi la novella di Fleming, che, si sara’ capito, mi pare solo un comprimario in tutta questa storia.
E vogliamo parlare di Connery? Quanto e’ diverso da Moore! Devo ammettere che nel modo in cui parla (anche in semplici battute da una riga) o nel modo in cui si muove si avverte un fondo di violenza e di tensione che sembra molto appropriato per Bond – e’ un personaggio affascinante, certo, ma anche un po’ spaventoso. Ha lo stesso tipo di appeal che ha Daniel Craig – insomma, si puo’ uscire a cena con il Bond di Roger Moore, di Pierce Brosnan, ma non certo con gli altri due… non tanto per voler essere delle brave ragazze, ma perlomeno per voler stare sul sicuro e portare a casa la pelle alla fine della serata (anche se va detto che la maggior parte delle Bond girls finiscono ammazzate malamente dopo/durante la prima notte, di solito NON da Bond).
Penso che per amor di sequenza, alla prima sera libera proseguiro’ con Goldfinger, che ho gia’ in casa (se non finisco per andarmi a comprare Dalla Russia con Amore, che tanto e’ gia’ sulla lista).

A spasso per il centro

Sabato di sole – impossibile stare in casa tutto il giorno. Via in bici, anche se la temperatura e’ ben lontana dall’essere primaverile. Il centro di Utrecht e’ pieno di gente – ci sono i saldi, come se non bastasse il sole – e naturalmente il campanaro del Duomo fa il solito concerto. Dal Conservatorio di Utrecht escono ogni anno anche tre-quattro campanari diplomati – qui in Olanda le campane e i carillon vengono presi molto sul serio e lo si sente ad ogni occasione. Ci sono ancora gli organetti da strada, che sembrano essere ancora molto popolari e che girano per le vie di Wittevrouwen o del Museumkwartier abbastanza di frequente.
Oggi sono entrata in un negozio di Artemide per trovare qualche ispirazione per le lampade e i lampadari – direi che i prezzi erano troppo stravaganti per essere presi in considerazione e quindi penso proprio che mi andro’ a comprare abat-jour, faretto e lampadario che ho gia’ visto al Meubelboulevard. In questo modo, riciclando anche la plafoniera in cima alle scale, avro’ sistemato tutte le luci del piano di sopra. Per la sala, mi prendero’ un altro po’ di tempo, visto che la disposizione finale del tavolo e del divano e’ rimandata almeno fino a maggio.