lunedì 12 novembre 2012

Calma piatta

Dovrei probabilmente definire il concetto calma piatta, come lo intendo io. Tutto sommato, sono appena tornata dall'Italia, dove ho passato un bel fine settimana di kendo, cene, amici. Sono di nuovo in Olanda e all'improvviso il ritorno alla routine (ma quale?) mi pesa. Poco importa che fra poco io esca per andare in palestra - accompagnando un paio di ragazzi di qui. Per fortuna che ci sono loro, oserei dire, e per quanto Jori sia sempre molto silenziosa sul sedile posteriore, Jeroen è in grado di sostenere qualunque conversazione - un ragazzo beneducato, istruito e pieno di interessi.

Cosa è dunque che mi fa sentire la calma piatta di cui mi vado lamentando?
Forse perchè non sento il solito dolore lancinante causatomi da qualche frustrazione che mi sono andata a cercare con pervicacia? Insomma, non è mica male stare lontano dai guai ogni tanto !
O forse perchè ancora 50 giorni mi separano dall'inizio del mio Piano? I preparativi fervono, ma ancora non mi sono lanciata nell'esecuzione. Devo comprare il flauto. sono in contatto con l'istruttore di scherma, più o meno so quando andrò a Villa Vrindavana, sto valutando se fare uno swap fra Singapore e Chiloè - no, non sto con le mani in mano, anche se sono ancora nella fase di pianificazione. Fogli excel su fogli excel - ho già distribuito le 50 Occorrenze durante l'anno, ovviamente senza sapere nulla di come il mio calendario lavorativo si svilupperà. Di sicuro, però, il Piano non subirà alcun rallentamento, i viaggi di lavoro sono in realtà parte del quadro complessivo - o almeno cercherò di fare in modo che lo diventino.

E così, mi vado convincendo che va tutto bene. In realtà avrei molto di più da mugugnare, ma come dice il mio guru Rotella, il libero arbitrio esiste, anche per decidere cosa pensare. Quindi mi trattengo da dire, commentare, chiedere o scrivere ciò che mi porterebbe più vicino ai soliti vortici di pensiero negativo. Sono qui a piè fermo, ma i guai dovranno venire a cercare me (come è già successo, ahimè), e non io loro.
Tanto mi devo.

Nessun commento: