sabato 29 novembre 2014

Imperdonabile

Più di due mesi senza scrivere una riga - è davvero una mancanza imperdonabile.
Sono tornata da Giappone e dopo aver assaporato il piacere di starmene un po' a casa mia, ci sono rimasta ben poco: Istanbul prima, con Maruyama che arrivava dal Giappone.


Quindi giù verso l'Italia - ma fermandomi da Chiara a Baden, poi a Legnano, poi fino a Bologna, per il compleanno della mamma (e fanno 95). Un fine settimana a Napoli, che non avevo mai visitato. Tanti amici da incontrare, una azienda da conoscere (se son rose fioriranno) a Rimini. Poi su di nuovo, con una visita a Bodenheim per rivedere Birgit, Andreas, Lukas e Sven.




Purtroppo ho avuto una battuta di arresto per il raffreddore - poi via di nuovo per la Grecia: due volte nel giro di una settimana. Poi, finalmente a casa.

Mi dico, oh che bello, adesso mi risistemo un po': in verità ho già in tasca il biglietto per Bologna per il Natale - e oltre, augurandomi di mettere nero su bianco qualche accordo lavorativo prima di tornare a gennaio.
Prima di ripartire cercherò di godermi la mia vita qui: oggi Rotterdam per la mostra su 007: 50 years of design assieme a cari amici, domani kendo, ancora come giudice per una sessione di esami. Cena di festeggiamento per il mio settimo dan a casa del mio maestro (oh, sì, dimenticavo, nel frattempo ho passato l'esame - la prima donna non Giapponese al mondo a farlo). Poi Sinterklaas, forse giocando a golf, poi la visita di un amico, e via che si rifanno le valigie...



E così il tempo passa, giorno dopo giorno - e i giorni diventano mesi e i mesi diventano anni. Se c'è qualcosa che ho imparato bene è quanto il tempo corra veloce e che tutto sommato una vita si dice felice se la maggioranza dei giorni è stata ragionevolmente serena - e per il totale ogni giorno passato senza pena conta nel calcolo finale. Mettiamoci pure oggi - anche se ho scoperto che il Vesper Martini è terrificantemente velenoso.