mercoledì 24 aprile 2013

Scappata Italiana


Il mio soggiorno italiano, per quanto un po’ più esteso del consueto, è riuscito  contenere molto più del previsto. 

Intanto, partenza al giovedì, il passaggio per Baden, ad incontrare la Chiara ed Enzo nella nuova configurazione svizzera. Mi fa piacere vederli sistemati nella sicurezza della nuova azienda. Auguro loro di realizzare tutti i progetti  che questo trasferimento porta con sé.

Arrivata a Legnano venerdì, scappata in centro a Milano per incontrare il mio consulente finanziario e meditare su certe operazioni. In serata ho incontrato poi Paola, per una cena di compleanno: cibo ottimo, palline da golf rosa e una bottiglia di champagne per festeggiare il mio prossimo lavoro…

Al sabato via di parrucchiere, anche in funzione della  photo session che incombeva. E poi verso Bologna.

Dalla domenica in avanti ho incontrato i miei amici, alcuni che non vedevo da anni o da mesi. Prima prova di make-up (miseramente fallita).

Al lunedì, una visita al Museo Lamborghini, per festeggiare i 50 anni di entrambe. Al pomeriggio, seconda prova di make-up e sanguinosa spesa in cosmetici di Chanel. Mi toccherà usarli, per ammortizzare il mostruoso investimento.

Al martedì, pranzo con Giorgio. Al pomeriggio,  il fotografo. Far la diva davanti all’obiettivo è stato divertente, ma a tratti angosciante. Il semilavorato che ne è risultato però è sorprendente buono, veramente vicino alle mie aspettative – addirittura mi ha messo nell’imbarazzo della scelta. Il “ritratto”, che sarà riprodotto su tela, sarà solo uno, ma niente mi vieterà di usare come preferisco anche altre pose. Certamente mi lascerò tentare  dalla vanità e oltre alla tela produrrò anche qualche altra stampa – sicuramente una per la mamma, che diamine.
Alla sera del martedì, ho visto Livia – una Persona Importante della mia Vita, ufficialmente proclamata.

Mercoledì è stato il turno della Donamat e di Nazzarena. Aperitivo al MAMBO, una prima assoluta.

Giovedì giornata in giro per Bologna (Torre Asinelli, Annamaria, piazza dei Celestini, spesa da Atti) con la mia amica Elena, arrivata da Milano. Alle sera, cena e drink con vecchie glorie dell’AIK

Venerdì  aperitivo con compagni di liceo, a valle della debacle di Prodi.

Sabato caffè pomeridiano con un amico, parlando di emigrare in Canada, visita alla zia con la mamma, tanto per vedere Napolitano riconfermato (una vergogna) e passaggio veloce da fratello e cognata. Quieta serata a casa.

Domenica in risalita verso Legnano, con sosta a cena da Robi e post cena solo telefonico con Max.

Lunedi, Giro di Golf Memorabile alle Robinie – bellissime!!! E tutto sommato non ho nemmeno giocato al mio peggio (è tutto dire). Lunedì sera, cena con golf buddy.

Martedì, colazione in centro, shopping volante per gli amici giapponesi in Enoteca e via via verso Utrecht.
Sono certa di aver dimenticato (o consapevolemente tralasciato) qualche dettaglio – almeno sono riuscita a combinare qualcosina…

Attenzione: post politico!


Come si può essere arrabbiata così per una cosa che mi appartiene così poco? Eppure a questo giro la mia indignazione per le miserie italiche ha raggiunto un diapason intollerabile.
Soprattutto quello che mi lascia esterrefatta è questa rabbia che provo nei confronti della sinistra infingarda ed immonda – per cui non ho mai nutrito alcuna simpatia, anche storicamente, ma sulla quale contavo per un minimo di coerenza ideologica che spazzasse via le nebbie fetide del berlusconismo.
Niente di tutto ciò. Grazie al cielo, questa volta non posso rimproverarmi di niente – ho votato per il Movimento Cinque Stelle, con molti dubbi. Ora i dubbi si sono dissolti. Niente può essere peggio di Silvio, dicevo. Sbagliavo. Niente può essere peggio di chi sostiene di essere nemico di Silvio, quando invece lo sostiene nei fatti. Smidollati, falsi, traditori, giuda fra di loro e verso il paese. Io credo che ci voglia la fucilazione per i traditori della patria. Alla schiena, per tutta questa sinistra di inetti.

Un puro aggiornamento sul Cinqueperdieci


Diva: Spa di lusso

La spa di lusso ha mantenuto le promesse: saune con grandi finestre affacciate sul lago, un lungo trattamento al viso, un massaggio ai piedi, le Hot stones, il lettino abbronzante… deliziosa acqua calda in un ambiente silenzioso ed elegante. Occorrenza centrata in pieno, alla SpaSereen di Maarsseveen.

La mia prima scelta di spa, che mi aveva portato fino a Rotterdam, si era rivelata deludente: l’Elysium è enorme, dispersivo, al ristorante avevano trattato me e Jennie con poca cortesia, e il buffet era deludente. I frequentatori erano rumorosi e troppo concentrati a fregare le mie ciabattine nuove, lasciando le loro flipflops sbertucciate al loro posto.

Diva: Ritratto

La seduta fotografica è stata un altro successo: sto selezionando le migliori pose, che poi andranno rielaborate da Carlo. È stato un gioco davvero divertente – e sono davvero entusiasta del risultato intermedio, chissà quando avrò la stampa finale! Per ora, nessuna disclosure – quando pubblicherò la foto definitiva, farò in modo che tutti la vedano.

martedì 2 aprile 2013

Cinqueperdieci? Sì, grazie.

Quando rimasi disoccupata tre anni e mezzo fa, andai alle Maldive. Sono cose che si possono fare solo da disoccupati, dico io. Quando si lavora, le vacanze sono una necessità, mica un piacere.
Da questa e da altre profonde considerazioni, sono giunta alla conclusione che il lavoro non ha alcuna utilità pratica, a parte fornire lo stipendio.
Il lavoro ti fa frequentare persone che non vorresti frequentare, ti porta via tempo che sarebbe prezioso per l'autoperfezionamento, promuove con il successo gli atteggiamenti da psicopatici e non contribuisce minimamente all'autostima delle persone equilibrate. Direi quindi che il lavoro sia una autentica piaga sociale.
Confortata ancora una volta nella mia teoria che la realtà sia malamente ingegnerizzata (perchè lavorare ci tocca), procedo con il Cinqueperdieci, perchè adesso il tempo è una risorsa marginalmente più disponibile di quanto non fosse quando lavoravo.

Sono dunque in lavorazione (nella pipeline, come avrei detto anni fa) nei prossimi tre mesi:

Diva: Spa di Lusso - trovato un altro posto, questa volta più vicino a casa, massaggio completo (finalmente le hot stones) e trattamento viso che-neanche-Marilyn-Monroe.

Diva:  il Ritratto - non appena arrivo a Bologna, l'appuntamento è già fissato. GRANDE ECCITAZIONE !!!

Diva: High Tea al Ritz - ci credereste? al Ritz sono in lista di attesa per fine GIUGNO! ma mica mi faccio spaventare, ho una prenotazione confermata al Lanesborough, come back up.

Persone importanti - anche su questo fronte categorico è ora di fare qualche deciso passo avanti...

Alla Ricerca del Sacro: Santuario di Ise - dovrei andarci a inizio maggio con Fumi

Spettacoli: Takarazuka Revue - non sto nella pelle, anche questo a maggio con Fumi...

Scene da... Un'ottima annata - anche se il clue si svolge in Provenza (prevista a luglio), a giugno un giretto al Gherkin a Londra non mi sfuggirà (magari anche un passaggio per la cima della Shard?)

Diva. Party con gli amici #2 - per il 25 maggio a Utrecht. Chi ci sarà? ho già qualche conferma, ma i conteggi li farò quando i miei amici mi diranno. arrivo con il volo XYzzzz.... devo dire che sono curiosa di vedere chi si farà il viaggio per celebrare con me. Non è cosa da tutti, mi rendo conto.


A proposito di party con gli amici... durante il Party #1 le mie amiche Jennie, Monique ed Elena mi hanno dato un "buono" per un'esperienza: si tratta di guidare una Ferrari 360 Modena GTC... devo fissare il colore (ma che domande!), il giorno e il luogo, per ora mi assaporo il momento che arriverà, io stimo, a giugno o a luglio....

La dura vita del disoccupato

In verità sarò disoccupata fra un mese - ma ovviamente non sto con le mani in mano, visto che l'attuale mercato del lavoro in Olanda non è che sia tutto rose e fiori.
Oggi, essendo il primo giorno lavorativo dell'ultimo mese di impiego, ci ho dato sotto.
Intanto, la procedura per richiedere il sussidio di disoccupazione poteva incominciare da oggi - e quindi, chi ha tempo, non aspetti tempo. Rispetto a quattro anni fa, quando avevo seguito la medesima trafila, ci sono alcune novità.
Tutto si avvia su internet - ma è sparita la necessità di andare a incontrare il proprio werkcoach di carne ed ossa. Sul web si fa la richiesta, si inserisce il CV (ed è una cosa lunga, per me), si ricevono istruzioni e si riportano le azioni compiute per trovare un nuovo lavoro. Bisogna inserire le informazioni con scadenze precise, o ci sono conseguenze sul sussidio. In un giorno, ho fatto il lavoro che viene richiesto in un mese, tanto per mettermi la coscienza in pace, ma ha richiesto comunque un bel po' di impegno e di tempo.

Sempre sulla linea della ricerca del nuovo lavoro, ho anche scelto il consulente per l'outplacement. Ho dovuto scrivere a lui (o, meglio, al suo commerciale), alla mia futura ex-azienda e alle due altre società che avevo interpellato. C'è una strana soddisfazione nello scrivere che "pur apprezzando la professionalità espressa e le eccellenti conoscenze", ho deciso, in base a un mio insindacabile giudizio, di scegliere qualcun altro. La formula suona familiare, dopo averla vista scritta decine di volte.
Un consulente, ahimè, ha fatto harakiri, non presentandosi all'appuntamento per serie cause famigliari. Massima comprensione, ma la cosa poteva essere gestita un po' meglio. Non cito il fatto che la sede si trovava nel centro più squallido e turistico di Amsterdam. Sì, sono una snob, non mi andava di passare davanti a coffee shops e rivendite di dildo psichedelici.
L'altra società che avevo preso in considerazione sicuramente era molto più professionale, internazionale e meglio collocata vicino all'ArenA, ma ripassando nella mente quanto il consulente mi aveva detto durante il colloquio, mi sono risolta a rivolgermi altrove - avevo percepito una certa sufficienza, io, con il mio profilo di cui le aziende proprio ora vogliono disfarsi, in mezzo alle altre migliaia di risorse di una compagnia che li aveva appena ingaggiati, a valle di una chiusura di un sito produttivo... non mi sono sentita molto speranzosa, diciamo, e quindi ho preferito il terzo consulente.
Non so cosa mi sia piaciuto di lui - l'altro, piuttosto era un personaggio attraente - ma mi sembrato di avvertire più amore per il proprio lavoro e più interesse per me come individuo. Staremo a vedere se avrò scelto bene oppure no. Tanto, il lavoro me lo devo comunque trovare da me, come ripetono sempre, loro mettono solo a disposizione un po' di conoscenze fra la psicologia e il marketing - e il resto lo devo fare io.

Ho dato una ripulitina al giardino, vista la bella giornata. Non sono molto motivata a mettere mano al giardino come lo ero qualche mese fa - oggi un operaio ha scavato una lunga trincea sul "prato" del vicino. Chissà cosa staranno combinando! magari qualcuno ha finalmente comprato la casa? eppure c'è ancora il cartello Te Koop sulla finestra...