martedì 18 settembre 2012

Polly



Polly in coda al Gottardo
Il nome completo è Polyscia Balfouriana Marginata, ma per me è sempre stata Polly. E' entrata nella mia vita nel lontano 1995. Tornata dalla Germania nella primavera 1994, a novembre avevo comprato casa a Legnano e avevo cominciato a lavorare in ABB a Sesto San Giovanni. Erano tempi grami, dopo le glorie di Ruesselsheim (la casetta in Schaefergasse, la vita da whisky, ma anche le furiose litigate) lavoravo in un triste capannone, a disegnare improbabili interfacce video per una acciaieria finlandese. Nel freddo capannone di Sesto, solo due cose scaldavano la mia anima: il caporeparto, che veniva, come diceva lui, dalla Brianza Rozza e che era pieno di storie incredibili di vita operaia (dalle curve degli spaghetti in mensa alle saliere marcate "Rubata in Magneti Marelli") e la povera scrivania di legno che se ne stava in un angolo, trascurata e abbrutita. Un gioiello di un epoca passata, con le maniglie scolpite nel legno e il piccolo inserto di tartaruga intorno alla serratura: me ne innamorai subito. Tentai di comprarla, ma a quanto pareva qualcun altro era interessato ad averla e per giunta non compariva nemmeno negli elenchi dei cespiti alienabili. Una volta accertato però che la competizione non era seria, il caporeparto mi aiutò ad elaborare un piano, un ratto vero e proprio: Operazione Independence Day. Era il 4 luglio: il capannone era il 4L, tutto cospirava. Con un furgoncino e con una buona dose di faccia tosta, la scrivania venne rapita e portata a casa mia - dove ancora si trova.
Dopo qualche tempo, il caporeparto e un altro collega vennero a casa mia per una cena di ringraziamento: e arrivarono portando Polly.
E' cresciuta tanto, ma anche tanto ha patito. Dopo 5 anni da emigrata, questa estate sono riuscita a portarla in Olanda, rischiando di perderla del tutto: ho dovuto cambiarle vaso e farle risalire l'Europa con due tappe di mezzo. Arrivata in Olanda, ha perso tante foglie, al punto tale che temevo che non sarebbe sopravvissuta, ma ora posso ragionevolmente dire che ce l'ha fatta. Gli sforzi di Robi, che ha continuato ad occuparsene amorosamente in mia assenza non sono stati invano. Ora Polly ha una compagna, che l'aiuta a sentirsi a suo agio in soggiorno.
Sono felice di averla con me. 

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