giovedì 19 giugno 2014

Latitante

Sono in altro di quei periodi in cui il vivere non mi lascia il tempo di scrivere qua sopra. E' passato un mese dall'ultimo post e davvero questo tempo è volato.
Ho avuto ospite la Donamt per una settimana. L'ho ospitata "in casa", se così si può dire, in realtà solo la Donamat, che corre le maratone e scala l'Himalaya, poteva sopravvivere a 10 giorni su un materassino alto 3 cm sistemato sul duro pavimento. Le avevo detto, "fai conto di essere in una tendina canadese" e lei si è attrezzata di conseguenza.



Mi è parso di capire che il Giappone le sia piaciuto - e spero che abbia voglia un giorno di tornarci quando anche io sarò a piede libero, sarebbe la persona ideale da portare ad Hokkaido, la cui natura straordinaria mi chiama, mi chiama... ma io sono inchiodata qua.
La Donamat è diventata vegetariana e questo non le ha reso la vita semplicissima qui in Giappone - dove si mangia qualunque cosa, dalla lisca del pesce fatta in tenpura alle bistecche di balena. Che qualcuno faccia il difficile pur di nutrirsi è un concetto non ancora sviluppato... vogliamo parlare dei costi allucinanti delle verdure, poi? La Donamat ce l'ha messa tutta a cucinarmi gli udon con il cavolo cinese, ma la ricerca disperata di ristoranti che avessero almeno UN piatto totalmente vegetariano mi ha estenuato. Cara Donamat, ci rivediamo nella terra della pizza (che non costa 20 euro) e delle insalate miste (acquistabili comodamente senza accendere un mutuo)

Mentre la Donamat era qui, ho potuto anche rivedere Roxana, una nuova amica che conto di incontrare ancora e spesso. Roxana abita a Kyoto da 20 anni, una veterana - e una persona interessantissima!

Partita la Donamat, è arrivata Dina. Non sul mio pavimento, fortunatamente per lei. Lo scopo della visita sarebbe il Kendo, ma non abbiamo avuto un inizio molto promettente. Prima ha perso l'aereo ed è arrivata un giorno dopo (ricomprando il biglietto), poi è stata male nella notte, mentre eravamo all'Università Internazionale del Budo per fare allenamento. Infine, si è storta una caviglia mentre camminavamo verso la palestra.  Se si crede nella psicosomatica, forse Dina sente un po' troppo la nostalgia delle spiagge della penisola Calcidica. Speriamo che le cose si rimettano per il verso giusto, perchè l'aspetta una settimana all'Università di Educazione Fisica di Osaka, dove farà allenamento tutti i giorni e nemmeno una sola volta al giorno.

A fine mese parlerò del mio futuro qui con il mio capo. So bene cosa dirò e comunque vada, sarà un successo.