giovedì 22 novembre 2012

Mario Bottoni

Purtroppo questa mattina sono stata svegliata dalla telefonata di Elsa, che mi ha detto che Mario è morto. Non una sorpresa, stavamo aspettando la fine di giorno in giorno, di ora in ora, e finalmente è avvenuto.
Sto pensando ancora tante cose in questo momento, ho tante immagini confliggenti nella testa. L'ultimo Mario, fragile e malato, e il Mario che poteva discutere per ore ed ore parlando di Kendo, il Mario che mi faceva uscire dai gangheri come nessun altro sapeva e il Mario che veniva a darci una mano nel nostro nuovo dojo a Milano. Mario che si faceva le naginata di fortuna, per far partire il settore, Mario con la cantina strapiena di materiale, fossero shinai o infinite fotocopie. Mario con la brandina in auto e lo scatolame made in Eritrea.
Ogni minuto una nuova immagine mi salta alla mente - c'è stata tanta vita passata insieme.
Penso a tutto questo e sento un grande silenzio - sembra un passato così lontano, così pieno, così energico.
Aspetto che i giorni passino per farmi uscire da questa immobilità.

mercoledì 21 novembre 2012

In attesa di partire ?

In linea teorica, sono in partenza per il Brasile. In pratica, mi sento ancora nel limbo. Il mio capo ha problemi famigliari seri e la sua brillante soluzione manageriale è quella di cancellare a brevissimo termine tutti gli impegni lavorativi che ha, indipendentemente dal numero delle persone coinvolte. La cosa sta andando avanti da un po', includendo sia gli eventi prevedibili, sia le complicazioni correlate, e stiamo rasentando il ridicolo, se la cosa non fosse tragica.
Comunque sia, domani ho la riunione di reparto (sarà vero?) e forse avrò una conferma della missione brasiliana. Staremo a vedere.

Come di consueto, lavorare da casa ha indubbi vantaggi, come quello di poter cucinare quello che mi va (la divina vellutata di zucca ha colpito ancora). Mi vengono in mente anche progetti bizzarri, tipo fare la ricotta in casa, che peraltro falliscono miseramente (ma meglio un capitombolo, che non provarci mai), ma rimane il tempo per occuparmi di cose prioritarie, quali le mie nuove lenti a contatto bifocali.
Ieri ho ritirato le lenti di prova e le ho indossate in casa, oggi mi riservo di provarle fuori e in palestra - ho due settimane davanti, sembra che siano promettenti, ma aspetto la prova dei fatti.

Mi sento un po' sospesa, tuttavia, non solo per l'incertezza sul viaggio in Brasile, ma anche perché mi pare di dover fare qualcosa di pressante, senza riuscire ad individuare cosa sia. Mi mancano delle persone, ma mi rendo conto di non poter essere io a cercarle. Ho cose da fare, ma non posso farle prima dell'anno nuovo e già mi sento in ritardo. Ho un breve arretrato di attività spicce da eseguire in casa, ma continuo a rimandare. E' come se il tempo sia contemporaneamente vischioso e rarefatto, mi riesce complicato muovermi con scioltezza. Chissà che cosa vorrà dire.

domenica 18 novembre 2012

Sinterklaas

Veramente la giornata doveva essere dedicata ai samurai. Al Wereldmuseum di Rotterdam c'è una esposizione davvero fantastica di elmi, armi e parafernalia vari - molti dei quali, va detto, arrivano dallo Stibbert di Firenze che, accidenti, non ho ancora visto.
L'allestimento è spettacolare: il colpo di scena topico è la lunga galleria delle armature, che davvero lascia senza fiato. Complimenti, Wereldmuseum!
Ci sono andata con Marseda, che incontro sempre con grande piacere. Questa volta, al gusto di rivedersi e parlare fitto fitto, si è aggiunto, in modo davvero inaspettato, il caso di essere lungo la Maas proprio nel momento in cui arrivava il vapore dalla Spagna ! Arriva, arriva! Sinterklaas è tornato, con un carico di Zwarte Piet che, guarda caso, sembrano tutti dei bei ragazzoni. Nessuno di cui avere paura, quindi !
Va detto che l'accoglienza è impressionante: la musica, i bambini, i cavalli (Amerigo in testa) - e poi Sint in persona ! Devo dire che è stato bello farsi coinvolgere, anche se io non ho mai creduto a Babbo Natale (tranne che per un breve istante a Londra, nel 1984). E' il bello dell'Olanda, anche in questo riescono ad essere molto professionali.
Il vapore arriva dalla Spagna!

Amerigo aspetta il Sint


De Sint sul palco !
Due Zwarte Piet sono meglio di uno

venerdì 16 novembre 2012

Alla via così

Ok, oggi sono riuscita a suonare una scala - una buona approssimazione di prima ottava, via. Sono certa che io il mio flauto troveremo una via di intesa e che prima o poi, se non mi slogo i mignoli prima, riuscirò a suonicchiare qualcosa. Comunque sia, a dicembre è già fissata la serata con Jori, mentre aspetto la risposta della insegnante.
Stasera sono andata ad insegnare kendo ai ragazzi dell'università - due ore di pratica e una birretta insieme a seguire. Sono davvero ragazzi simpatici. Non mi pesa stare con loro: nonostante la differenza di età, c'è sempre qualcosa da raccontare.
Anche se hanno meno di trentanni, un piano come il mio Cinqueperdieci non riescono ancora a concepirlo - forse perchè pensano che avranno tempo per fare tutto? o perchè non sanno davvero cosa desiderano? Continuo ad avere interessanti conversazioni con Jeroen, che è un po' piccato dalle mie affermazioni sugli uomini olandesi, in cui si riconosce, con una certa perplessità. Adesso gli ho messo la pulce nell'orecchio che forse gli Olandesi non sappiano proprio comportarsi con le donne e su questo si sta avvitando un po'. E' single perchè è recentemente finita la sua storia con Jori - immagino sia in una fase di introspezione. Ognuno ha le sue battaglie da combattere.
Tutto sommato, sono in un buon momento, anche se i modi del mio capo continuano a sorprendermi - ovviamente, in negativo. Ma non me ne metto più di tanto, ho molte cose belle da giostrare nella testa.
Sono momenti pericolosi, questi - quando mi sento così bene, mi viene la voglia di caricarmi il mondo sulle spalle - anche a sproposito. Devo tenermi a mente la regola numero uno: dare me stessa a chi perlomeno fa lo sforzo di venirmi a cercare e mi dimostra un po' di apprezzamento. Altrimenti, siamo di nuovo alle perle e ai porci.

mercoledì 14 novembre 2012

Yamaha YFL 211 S


Ecco, l'ho comprato - il mio primo flauto traverso. Posso dire: un sogno di una vita che si realizza.
Lo avevo già individuato via internet, comunicando con un negozio di strumenti qui ad Utrecht. Cercavo un Yamaha, come tutti consigliano ai principianti, e al negozio ne avevano uno vecchiotto, ma revisionato - persino con una garanzia di sei mesi - costato la metà. Mi piace che abbia avuto una vita precedente e che io possa dargliene un'altra, con il mio Cinqueperdieci.
Un caso fortunato ha voluto poi che Jori, la studentessa di Utrecht che accompagno spesso a fare kendo ad Amsterdam, abbia studiato flauto traverso per sette anni. L'ho scoperto stasera: siamo già d'accordo che verrà a dare un'occhiata al mio Yamaha, tanto per scrupolo, e mi insegnerà qualche trucco del mestiere. Confido di riuscire ad interpretare qualche filmato YouTube e a suonare la mia prima scala entro la fine della settimana. Vediamo se ci arrivo. Sono in anticipo sull'anno nuovo, ma tanto lo sapevo che non sarei stata capace di aspettare.

Stamattina ho visitato l'appartamento in vendita. Mmm, no, non credo sia una buona idea: è piccino, la cucina è da rifare, le finestre sul retro non hanno i doppi vetri, il tetto del ripostiglio è da sostituire. A queste condizioni, il prezzo non è più competitivo. Sono contenta di essermi tolta la curiosità, comunque.

Visto che oggi il tempo era così bello, all'ora di pranzo una scappata al campo ci stava tutta. Ho fatto solo un po' di driving range e quattro buche, sperimentando e provando - con risultati discutibili, ma non completamente disprezzabili.
Tuttavia, arrivata in quella fase della vita in cui non ho tanti desideri materiali da soddisfare, se qualcuno mi chiederà che cosa vorrei per Natale o per il mio compleanno, dovrò per forza rispondere: Palline da golf - tante palline da golf.




martedì 13 novembre 2012

Non fraintendiamo

Se non scrivo più tanto spesso del Signor G., è perché il tempo fa veramente orrore. E' autunno vero e pieno, che altro ci si deve aspettare? Non vorrei però che si pensasse che io e il Signor G. si sia in crisi. Diciamo che siamo in un periodo affollato di cose e non riusciamo a vederci con regolarità.

Il vialetto dietro casa, completamente coperto di foglie cadute, ha una sua bellezza. Quando l'aria è immobile e il cielo è grigio, basta essere coperti bene e non dispiace affatto essere all'aperto. Cercherò, per mettermi a posto la coscienza, di fare un salto al driving range questa settimana. E parlando di autunno, continuo a trovare piuttosto fatidico il fatto che il santo patrono sia di Legnano, sia di Utrecht, sia San Martino - più autunnale di così....

Stamattina ero partita con qualche esitazione (premonizione?) per andare in ufficio ad Arnhem, ma giusto alla fermata del bus ho letto la mail del mio capo che cancellava la riunione. Ho girato sui tacchi e via che son tornata a casa. Lavorare sul sofà mi ha risparmiato un'ora e mezza di treno e mi ha permesso come al solito di gestirmi come meglio credevo la giornata.

Domani, invece, ne farò un paio delle mie. Intanto, ho preso appuntamento per visionare un appartamento giusto girato l'angolo. No, non chiedetemi che cosa ho intenzione di fare, perché in verità non ne sono certa. Si tratta di un appartamento con un micro-giardino che si affaccia giusto sullo stesso parcheggio dietro a casa mia. Questo implica che il collegamento fra le due abitazioni sia piuttosto semplice.
Che ne so, potrebbe fungere come sistemazione per gli ospiti, come investimento (magari ci metto su un bed & breakfast) o come storage per le mie cose che stanno ancora a Legnano. E' fuori dubbio che la casa di Legnano debba andare, ma finché è ancora piena di tutta la mia vita non riuscirò mai a decidere di vendere.
Insomma, domani vedo questo appartamentino (ci sono dei vicini di sopra, non è una porzione terra-cielo come casa mia), mi faccio un'idea dell'estensione e poi ci penso su. Potrei pagarlo con i miei risparmi, ovviamente, senza ricorrere ad alcun mutuo. Vedrò e ci penserò.

A seguire, me ne andrò a comprare il famoso flauto traverso di seconda mano (ma accuratamente revisionato) che un negozio di strumenti musicali sulla Nobelstraat mette in vendita a un buon prezzo. Sì, lo so, è un capriccione, ma fa parte del Piano.

Sto per compiere i miei primi (e ultimi) 50 anni. Francamente, se non ora, quando?

lunedì 12 novembre 2012

Calma piatta

Dovrei probabilmente definire il concetto calma piatta, come lo intendo io. Tutto sommato, sono appena tornata dall'Italia, dove ho passato un bel fine settimana di kendo, cene, amici. Sono di nuovo in Olanda e all'improvviso il ritorno alla routine (ma quale?) mi pesa. Poco importa che fra poco io esca per andare in palestra - accompagnando un paio di ragazzi di qui. Per fortuna che ci sono loro, oserei dire, e per quanto Jori sia sempre molto silenziosa sul sedile posteriore, Jeroen è in grado di sostenere qualunque conversazione - un ragazzo beneducato, istruito e pieno di interessi.

Cosa è dunque che mi fa sentire la calma piatta di cui mi vado lamentando?
Forse perchè non sento il solito dolore lancinante causatomi da qualche frustrazione che mi sono andata a cercare con pervicacia? Insomma, non è mica male stare lontano dai guai ogni tanto !
O forse perchè ancora 50 giorni mi separano dall'inizio del mio Piano? I preparativi fervono, ma ancora non mi sono lanciata nell'esecuzione. Devo comprare il flauto. sono in contatto con l'istruttore di scherma, più o meno so quando andrò a Villa Vrindavana, sto valutando se fare uno swap fra Singapore e Chiloè - no, non sto con le mani in mano, anche se sono ancora nella fase di pianificazione. Fogli excel su fogli excel - ho già distribuito le 50 Occorrenze durante l'anno, ovviamente senza sapere nulla di come il mio calendario lavorativo si svilupperà. Di sicuro, però, il Piano non subirà alcun rallentamento, i viaggi di lavoro sono in realtà parte del quadro complessivo - o almeno cercherò di fare in modo che lo diventino.

E così, mi vado convincendo che va tutto bene. In realtà avrei molto di più da mugugnare, ma come dice il mio guru Rotella, il libero arbitrio esiste, anche per decidere cosa pensare. Quindi mi trattengo da dire, commentare, chiedere o scrivere ciò che mi porterebbe più vicino ai soliti vortici di pensiero negativo. Sono qui a piè fermo, ma i guai dovranno venire a cercare me (come è già successo, ahimè), e non io loro.
Tanto mi devo.

lunedì 5 novembre 2012

Tesori sul comodino

Questa estate ho portato una angoliera da casa e l'ho sistemata a fianco del letto. Un mobile piccino, fragile, vecchissimo. Veniva da casa di mia zia e prima ancora da casa del nonno - almeno credo.
In camera non avevo mobili antichi, ho pensato che un tocco un po' âgé accanto ai mobili moderni fosse appropriato - e comunque lo spazio era pochissimo, ci stava giusto l'angoliera.
Lo scopo nascosto era quello di tenere vicino a me i miei libri preferiti. Forse non preferiti in assoluto, ma almeno quelli che mi dicono qualcosa da quando sono qui in Olanda.
Li leggo tutte le sere? Assolutamente no. Ma mi piace averli vicino. La scelta è piuttosto eterodossa, ma mi piace condividerla.

Prima di tutto, l'Iliade, nella versione in prosa della Garzanti. Sempre un mio mito, dai tempi lontani del Ginnasio. Un'estate al mare trovai questa edizione, meno impaludata di quella in versi che avevo sempre conosciuto e me ne innamorai. L'ho voluta accanto, anche se non la leggo da anni.

Under the Tuscan Sun e la sua controparte Een Huis in Toscane: una scusa per leggere in Olandese. Il libro è mille anni luce lontano dalla versione cinematografica che tanto amo, ma è piacevole: una raccolta di aneddoti e di ricette. E soprattutto mi ricorda i momenti belli e gli insegnamenti del film.

Siddharta: in Italiano e in Tedesco. Un favorito assoluto della mia adolescenza. Anche questo, non toccato da anni.

Marcovaldo: in Italiano e in Olandese. una gioia da leggere in entrambe le lingue. Ed è bello sapere praticamente a memoria una versione, per apprezzare meglio la seconda.

Clear your clutter with Feng Shui: un libro FONDAMENTALE che raccomando a tutti. Non tutti hanno una casa, ma tutti hanno ciarpame di cui liberarsi - dentro e fuori di sé. Lo consiglio a chi trasloca, ma anche a chi rimane dov'è.

Golf is not a game of perfect e Life is not a game of perfect - buoni insegnamenti pratici per qualunque sport e per qualunque prova della vita, penso proprio che stasera ne riprenderò in mano almeno uno, per risollevarmi dalla mia crisi golfistica. Magari domani vado a farmi due palline (mai golf lo stesso giorno di kendo, regola che ho intenzione di non infrangere), per fissare qualcuno dei concetti che ancora mi ballonzolano per il capo dopo la lezione con Chantalle. Non voglio attribuire a questo la mia fallimentare prestazione di sabato, ma certamente troppe cose in capo danneggiano l'esecuzione serena e concentrata. Vale per tutto.

Una nota di colore: ho portato al piano superiore anche Men are from Mars, Women are from Venus, ma più che un trasloco permanente, si tratta di pura curiosità. Ho comprato il libro (scontato) in aeroporto anni fa e l'ho appena sfogliato. Forse è ora di leggerlo, quattro risate non fanno mai male. Diamo un senso all'investimento fatto.

Bouncing back

Ok, un pochino di sole, chat con amici preziosi - ecco che l'umore si ripristina.
A volte mi domando se, come dall'alternarsi delle maree si può ricavare energia, altrettanto io ricavi la spinta per andare avanti da questa sequenza di alti e bassi del mio umore. Non posso qualificarmi come bipolare, ma certo affronto paturnie di sconfinata profondità e poi devo negoziare la risalita con grandissima fatica.
Quando poi ritorno in superficie, di solito ho birra da vendere, la mia benedizione e la mia condanna al tempo stesso.

Se potessi essere continuamente triste, lamentosa e piagnucolosa, se potessi fare della mia vita una continua serie di fallimenti rovinosi, probabilmente avrei intorno molta più attenzione di quanta non ne senta. Il mondo è pieno di gente che cerca persone più sfortunate di sé per avere il proprio momento di gloria - il cavaliere sul bianco destriero che soccorre the damsel in distress, un topos sempre attuale.

Io credo, nei momenti in cui credo, con una tale forza che le cose belle esistano - la Vera Amicizia, il Vero Amore, l'Onore, il Bene che vince il male, da non riuscire a proiettare quell'ombra vischiosa che invece attrae tanto la stragrande maggioranza delle persone.
Quali persone? questa è un'altra domanda, ma qui stiamo parlando di numeri, non di qualità. Non è escluso che su un campione di appassionati del soccorso morale non esista anche chi sia degno di rispetto - come spero di essere io quando mi impegno a dare supporto a qualcuno a cui tengo.

Quando hai conosciuto le profondità fredde e desolate della malinconia - la Fossa delle Marianne dello spirito, come capita a me nei miei momenti neri - e sei riuscita ad emergere, mi pare giusto dividere con qualcuno la speranza, no, di più, la certezza che alla superficie si può tornare. Anzi, mi pare proprio un dovere morale, essere vicino a chi sta sopportando tonnellate di pressione per centimetro quadrato, schiacciato dalle preoccupazioni che gli offuscano la visione - se io vedo che la rotta per riemersione esiste, come posso esimermi dall'incoraggiare, dallo stare vicino, dal tenere stretto a me chi si trova allo stremo delle proprie forze?
Certo, se riuscissi a farlo senza farmi coinvolgere ed eventualmente schiacciare pure io, sarebbe meglio, Disgraziatamente, a volte sopravvaluto la larghezza delle mie spalle - ma non ho alcun rimpianto - mai mi sono trovata a rimpiangere il tempo speso per stare a fianco di chi aveva bisogno di parlare, di sfogarsi o semplicemente di confrontarsi sinceramente sulla propria vita. Anzi, a volte penso che siamo le uniche conversazioni propriamente "umane" che valga la pena di avere.

E così, anche io spero di avere sempre qualcuno che possa lanciarmi quella cima e tirarmi fuori dal fondo. E tutto sommato, è sempre successo finora. Qualcosa vorrà pur dire.

sabato 3 novembre 2012

Skyfall

Oh, avevo bisogno di un po' di carica, dopo la devastante mattinata al freddo, giocando male come non mai. Quindi, via a vedere Skyfall.



Un Bond davvero diverso. Spettacolare, ma non esattamente allo steso ritmo serrato dei precedenti due Daniel Craig (forse perchè la velocità mozzafiato di Casino Royale e Quantum of Solace era difficile da eguagliare) . Ci sono paesaggi già visti (Istanbul), altri nuovi e straordinari (la Scozia, Shanghai, Macao e, perchè no, la Londra sotterranea che tanto mi intriga) - inclusa un'isola straordinaria, nella prefettura di Nagasaki, Gunkanjima.



Javier Bardem è un cattivo convincente, appropriatamente orribile su più livelli (quando si mette ad accarezzare Bond fa davvero raccapricciare), e il ritorno al passato di Bond e a quello di M è realizzato con ottimo tocco.
No, il finale non me lo aspettavo - tante cose si mettono insieme, così abilmente che se potessi stringerei la mano a Michael G. Wilson e a Barbara Broccoli - e perchè no, a Sam Mendes, che ha fatto davvero un buon lavoro. Complimenti.
Non ho il coraggio di scrivere uno spoiler. Intanto ci devo pensare ancora su, e poi in rete se ne troveranno tanti altri.
Chapeau, Mr. Bond.

Io e te

Ci conosciamo da tempo, ma ci frequentiamo davvero da poco - dal momento che io tendo ad essere intrigata dalle relazioni frustranti, sei un compagno ideale.
Perversamente, mi affascinano le persone che non capisco - e tu mi sei stato incomprensibile per fin troppo tempo. Ero perplessa riguardo al tuo modo di fare erratico, inspiegabile, contraddittorio. E sei ancora così, ma non sei più uno straniero. Tanto per cominciare, ora conosco il tuo segreto - che in realtà segreto non è mai stato, era scritto su tutti i muri.
Questa tua predilezione per le signore agèe malconservate mi rimane inspiegabile. Non hanno un muscolo su tutto il corpo, ma a quanto pare con loro tendi ad essere più generoso di quanto non lo sia mai stato con me. I gusti sono gusti.
E quindi? adesso so che sei ingannatore, frustrante e tutto sommato meno misterioso di quanto mi aspettassi - non arrivo a dire banale, ma certo non inaccessibile. E cosa farò io? ti pianterò in asso come meriteresti? Niente affatto. Se ora io conosco (meglio) te, tu non hai ancora cominciato a conoscere me. Saremmo potuti essere felici insieme, ma visto che così non può essere, ti terrò infelicemente con me.
Sei avvisato, signor G.

giovedì 1 novembre 2012

E adesso?

Oggi non è stata una giornata brillantissma: tempo atmosferico sfortunato (beh, è autunno pieno e siamo in Olanda... che mi aspetto?) e fisicamente non sono proprio un fiore.
Capiamoci, ieri sera sono stata in palestra, sono in generale in ottima forma, ma oggi ho cominciato la giornata con un paio di pillolone blu, che ho anche reiterato nel pomeriggio. Starmene con il laptop in grembo mi ha dato un po' di conforto, ma a tratti ho dovuto proprio stringere i denti. Sì, è sempre stranamente liberatorio potermi dire "Anche questo mese, niente bebè !", ma devo confessare che dopo tutti questi anni di scampati pericoli, comincio a seccarmi un po' di starmene arrotolata su me stessa un giorno al mese. Alla faccia del cinquantesimo compleanno, appunto.

Per fortuna che è venuta a trovarmi Jennie per una tazza di the verde e un dolcetto. Chiacchiere varie, non sempre gioiose, ma almeno significative. E naturalmente, c'è il Cinqueperdieci.
Ora che tutta la lista è stata pubblicata, mi trovo in un momento di stasi - forse il cielo imbronciato e la condizione fisica hanno contribuito, ma mi sento stranamente svuotata di energia. Certo avrò presto un rimbalzo, anzi, mi sto già impegnando nella pianificazione, nella definizione del budget e nella raccolta delle adesioni: tutto questo mi coinvolgerà tanto quanto la fase della concezione di Categorie e Occorrenze. Per ora mi sento infinitamente grata a coloro che ci hanno messo un sacco di impegno - li nomino tutti - e spero che non rimarranno i soli, ma che a loro si aggreghino quelli che non ci hanno messo nulla in termini di pensiero, ma che saranno pronti a rendersi disponibili per l'esecuzione. Qualcuno si è già proposto, ma spero che altri lo faranno più avanti - magari anche nel corso del 2013. Ovviamente, nulla mi vieta di fare tutto da sola; ma questa volta vorrei impedirmi di partire per la mia strada ed escludere chi invece vorrebbe stare con me, foss'anche per una impresa strampalata di un'ora.

Quindi, per ora, grazie a: Monica, Chiara, Sara, Elena, Marseda, Donamat, Enzo, Paolo, Giorgio, Giorgio, Marcello, Pasquale, Roberto, Marije, Jennie, Claudio, Claudio, Luca, Nathalie, Siobhan, Livia, Michele, Dina, Paola, Patrizia, Karin, Marina, Cornelia, Fumi, Barbara, Giulio, Manfredi, Fleur, Serena, Dido, Antonio. Spero di non aver dimenticato nessuno - grazie per esserci stati, chi di più, chi di meno. Ma nel mio Piano c'è ancora spazio per tutti quanti - alcuni dei quali ancora ignari...

Cinqueperdieci - il momento della verità

Il brainstorming è finito. Ho raccolto suggerimenti e li ho valutati TUTTI. Ho avuto gravi momenti di incertezza, ancora riflessi nel fatto che per due Categorie la quinta Occorrenza è multipla - ovvero dovrà essere disambiguata durante il 2013 (meglio sarebbe entro il 2012...). Nel complesso, però, la raccolta mi soddisfa sotto tanti punti di vista.
Innanzi tutto, la varietà e la complessità. Poi, la possibilità di massimizzare la partecipazione dei miei amici e contributori. I fattori che mi pimpano e motivano sono molteplici, virtualmente sono vogliosa di iniziare tutto SUBITO, altro che aspettare il 2013! Ovviamente mi trattiene la speranza che qualcosa di assolutamente clamoroso emerga ancora - ma in assenza di colpi di scena mi atterrò a quanto ho individuato finora.

Comunque, ecco qui la selezione finale (vi risparmio tutti i razionali e i dettagli succulenti - se qualche voce interessasse, in termini di partecipazione, non esiterò a fare una accurata esegesi per gli interessati!!!):

LUOGHI NUOVI (la lista potrebbe essere infinita...)
1) Singapore e Kuala Lumpur
2) Islanda
3) Isole Frisone (Terschelling, Ameland, Vlieland)
4) Malta
5) Creta / Sylt / Chiloè - ecco qui una Occorrenza lasciata aperta: se però trovassi qualcuno che mi dice, "vengo anche io" in uno dei tre posti, ecco che la scelta sarebbe già fatta.

COSE MAI PROVATE (non solo nuove, ma con una doppia lettura...)
1) Scrivere un libro
2) Fare un lavoro diverso per un giorno
3) Cena al buio
4) Fare una Crociera
5) Falconeria

GOLF ROUNDS MEMORABILI (il numero di palline perse sarà sicuramente memorabile)
1) St. Andrew's
2) Un campo disegnato da Seve Ballesteros
3) Le Robinie
4) Budersand
5) Donnafugata / Edenbridge (Kent & Surrey Golf Club) / un links dalle viste mozzafiato - vale quanto detto per i Luoghi Nuovi

IMPARARE A FARE COSE NUOVE (insomma, cose che non so fare ora...)
1) Fare i tortellini in brodo
2) Scolpire e modellare
3) Tirare di scherma
4) Suonare il flauto traverso
5) Guerrilla Knitting

DIVA (cosa sono cose appropriate per una vera diva? )
1) Farmi fare un ritratto (fotografico prima, pittorico poi)
2) High Tea al Ritz di Londra
3) Spa di lusso - ogni trattamento possibile e immaginabile!
4) Party con gli amici
5) Comprarmi un paio di scarpe dal tacco vertiginoso di Louboutin

COSE FATTE PER GLI ALTRI
1) Donare il sangue
2) Donazione ad una causa
3) Marcia / corsa di Beneficienza
4) Regalare abbracci
5) Adozione a distanza

ALLA RICERCA DEL SACRO
1) Villa Vrindavana con gli Hare Krishna
2) Santuario di Ise
3) Musei Vaticani e la Cappella Sistina
4) La Festa della Madonna del Pilar a Saragozza
5) Meditazione Zen

SPETTACOLI
1) Takarazuka Revue
2) Aida all'Arena di Verona
3) Cirque du Soleil
4) Bouzoukia
5) Una tragedia greca in un teatro greco

SCENE DA... (i film li ho scelti, adesso si tratta di scegliere le scene...)
1) Sotto il sole della Toscana (Cortona e Bramasole...)
2) Up in the Air (la foto itinerante...)
3) Il Favoloso Mondo di Amelie (Parigi, i legumi e la crème brûlée! e sì, lo Gnomo viaggiatore!)
4) Un'ottima Annata (Londra e la Provenza, le vigne...)
5) Vacanze Romane (la Bocca della Verità, il giro in Vespa...)

PERSONE IMPORTANTI
Queste me le tengo per me: lo sapranno loro, quando glielo dirò, e tutti gli altri quando leggeranno il libro.

Alcune voci hanno già un nome abbinato, nella mia testa - ma non escludo di incoraggiare partecipazioni multiple (in particolare, ci sono due o tre casi in cui più si è, più ci si diverte !!!).
Aspetto a questo punto di avere un feedback dai lettori del blog. Intanto, con il mese di Novembre scatta la Pianificazione di dettaglio. Alcuni eventi sono inchiodati sul calendario, ma altri possono andare con la disponibilità del complice di turno... o con la prima tranquilla serata a casa (non molte, ad onor del vero...).

The sky is the limit.