venerdì 16 novembre 2012

Alla via così

Ok, oggi sono riuscita a suonare una scala - una buona approssimazione di prima ottava, via. Sono certa che io il mio flauto troveremo una via di intesa e che prima o poi, se non mi slogo i mignoli prima, riuscirò a suonicchiare qualcosa. Comunque sia, a dicembre è già fissata la serata con Jori, mentre aspetto la risposta della insegnante.
Stasera sono andata ad insegnare kendo ai ragazzi dell'università - due ore di pratica e una birretta insieme a seguire. Sono davvero ragazzi simpatici. Non mi pesa stare con loro: nonostante la differenza di età, c'è sempre qualcosa da raccontare.
Anche se hanno meno di trentanni, un piano come il mio Cinqueperdieci non riescono ancora a concepirlo - forse perchè pensano che avranno tempo per fare tutto? o perchè non sanno davvero cosa desiderano? Continuo ad avere interessanti conversazioni con Jeroen, che è un po' piccato dalle mie affermazioni sugli uomini olandesi, in cui si riconosce, con una certa perplessità. Adesso gli ho messo la pulce nell'orecchio che forse gli Olandesi non sappiano proprio comportarsi con le donne e su questo si sta avvitando un po'. E' single perchè è recentemente finita la sua storia con Jori - immagino sia in una fase di introspezione. Ognuno ha le sue battaglie da combattere.
Tutto sommato, sono in un buon momento, anche se i modi del mio capo continuano a sorprendermi - ovviamente, in negativo. Ma non me ne metto più di tanto, ho molte cose belle da giostrare nella testa.
Sono momenti pericolosi, questi - quando mi sento così bene, mi viene la voglia di caricarmi il mondo sulle spalle - anche a sproposito. Devo tenermi a mente la regola numero uno: dare me stessa a chi perlomeno fa lo sforzo di venirmi a cercare e mi dimostra un po' di apprezzamento. Altrimenti, siamo di nuovo alle perle e ai porci.

Nessun commento: