giovedì 7 aprile 2011

Oh, la'!

Nessun incubo, nessun retropensiero. Per giunta c'e' il sole e stasera si esce a bere con i colleghi. Oddio, stasera e' una parola grossa, si esce alle 17 e alle 18 tutti a casa, probabilmente. Ma per il modo in cui gli Olandesi interpretano il rapporto fra colleghi, wow, siamo gia' all'intimita'. Deve essere l'influsso di tutti questi Slovacchi, Turchi, Italiani, Brasiliani e chi piu' ne ha piu' ne metta, che stanno annacquando il puro sangue arancione della Capogruppo.
La pausa caffe' e' un altro punto dolente. Cielo, mi sono ridotta ad chiederne una ogni tanto in elemosina a Paul, uno dei vari consulenti che bazzicano l'ufficio Corporate. Allora, lui ci mette le capsule di Nespresso, e facciamo all'italiana: si va all'angolo cucina e ci si beve il caffe' chiacchierando. Tanto carini tutti, a portarti la broda alla scrivania, ma poi si rimane davanti allo schermo muti e solitari. Non e' mica una pausa caffe', e' un enteroclisma per bocca.
Domani, Arnhem, al vecchio ufficio nella Rijntoren - due riunioncelle, di cui una telefonica, poi scappo a casa a fare la valigia per l'America. Quindi corro a comprarmi il mastice per attaccare finalmente la targa di ceramica con il numero civico e per piazzare la mezzaluna con il nome della casa. Avro' anche io la mia Bramasole, alfine!



Ieri pomeriggio, uno strano numero sul cellulare: il maestro Tani mi chiamava dal Giappone (a mezzanotte), per dirmi che stava bene, lui, la famiglia, gli amici del clan, e per darmi le sue coordinate durante il mio soggiorno a Osaka e a Kyoto. Ci vederemo piu' volte, sono troppo felice! E credo che anche lui lo sia del fatto che non abbia cancellato il mio viaggio. Oggi, una mail del mio Maestro (con la maiuscola) Inoue, che pure mandava notizie e una foto dei ciliegi in fiore davanti al castello di Osaka. Kendo Danna-san, Kendo Chichi, o machi kudasai, mamonaku kimasu!!!

Nessun commento: