giovedì 14 aprile 2011

Ingombranti compagni di letto

Il Crowne Plaza White Plains e' un buon hotel, niente da dire. Ottima colazione, due letti matrimoniali per una stanza uso singola, asciugamani a gogo. Come al solito, anche guanciali a catafottere. Ne ho quattro. In passato li buttavo via, e la solerte cameriera me li ripiazzava, aggiungendo anche il quinto, quello rosso con il logo della catena. Ora mi sono rassegnata a dividere il letto. Io sto bravina bravina nella mia meta', loro spaziano nella loro. Mi rimane lo spazio di una lettiga, ma almeno non russano. Questo si dice vedere il lato positivo delle cose.

Fa freddo, spiovicchia, White Plains e' la morte civile. Potrei sgattaiolare al Westchester Mall e spendere qualche dollaro in oggetti che non mi servono e che non desidero. Invece no, sto qui in camera a prendere a gomitate un guanciale che sta cercando di allargarsi. Bastardo, sta' nella tua meta'! Mi guardo NHK World e mi avvicino almeno in ispirito al Giappone. Non vedo l'ora di essere la', il luogo dove mi sento piu' in pace al mondo. Saltello su ESPN per un po'di football americano. Evito come la peste Golf Channel.

Purtroppo in questo periodo mi arrabbio per un nonnulla. In verita' stamattina uno strascico del "18mo anniversario" mi ha fatto davvero scendere la catena. Se c'e' qualcosa che mi infastidisce, e' qualcuno che fa apprezzamenti sulla mia intelligenza. Se c'e' qualcosa che tira fuori la bestia in me, e' qualcuno che la mia intelligenza la offende. Mi ci e' voluta tutta la giornata e una serie di mail minatorie per tranquillizzarmi di nuovo. Ma e' evidente che non sono pari. Conto i giorni alla fine della primavera, con l'estate sicuramente staro' meglio.

Stasera bisteccona con Johan, nella migliore steak house di White Plains (a sentire i colleghi). Non e' certamente il cibo il bello degli Stati Uniti. I panini del pranzo hanno dimensioni inquietanti, mi terrorizzano. Il ristorante italiano di ieri sera, come era prevedibile, faceva proprio schifo. Io ODIO andare al ristorante italiano quando sono all'estero - e non so se mi fa piu' incavolare la tristezza del cibo o il fatto che quei fessi degli americani pensino che quella pasta insapore, affogata in ingredienti slegati e mal scolata, sia rappresentativa del modo in cui la pasta va mangiata. Insistete pure a mangiarla cosi': ve lo meritate di essere obesi e candidati a infarto e diabete - e' la vendetta della pasta maltrattata. E il CUCCHIAIO? il DANNATO CUCCHIAIO? perche' ti portano un maledetto cucchiaio per mangiare la pasta lunga? BESTIE, imparate a usare la forchetta, o mangiate la pasta corta! Si', lo so, sono ancora nervosa...

Ho passato la giornata a revisionare contratti. Dighe, fognature, desalinizzatori. Gran belle cose - a essere sul posto, con un bell'elmetto in testa. Invece noi anche oggi non abbiamo visto la luce del giorno. Non e' proprio il mio uffico preferito, via! Ho dichiarato che la prossima volta rimango il weekend e vado a Manhattan. Vediamo quando accadra' davvero. Invece per questa volta sono contenta di arrivare a Schiphol venerdi' alle 7,30 del mattino e ripartire per Bologna alle tre del pomeriggio. La mamma non lo sa, le faccio una sorpresa prima di partire per il Giappone e poi il Brasile e poi il Cile. E c'e' sempre qualche buon amico/a da incontrare a Bologna - e in questo periodo Dio solo sa quanto ho bisogno di amici.

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