martedì 19 aprile 2011

Ipnotizzata

Oggi lavoro a casa, devo scrivere il report della review americana, devo partecipare ad una call in cui un numero imprecisato di IT managers globali cercano di mettersi globalmente d'accordo sul numero di policies globali da scrivere. Stasera, il detestato, ma anche sospirato, test finale di Olandese. Qualunque sia il risultato (peraltro intermedio e riconosciuto solo dalla Volksunversiteit), il corso e' finito e di certo non mi fregheranno per il prossimo. Cerchero' qualche corso di conversazione e puntero' di passare l'NT2 II, che e' invece un esame riconosciuto nazionalmente e che perlomeno e' un po' piu' challenging. Le cose facili: belle, belle, ma che noia! e poi mi domando perche' mi devo sempre rendere la vita difficile in qualche maniera: la risposta e' qui, chiara come il sole: la noia per il banale, lo scontato. il troppo semplice, il troppo comodo. Un'altra delle mie condanne.

Dovrei ripassare un po' e giuro che fra un attimo mi ci metto seriamente. ma intanto mi guardo il mio giardino al sole - un goccio d'acqua alle piante nuove, un'erbaccia da strappare qui, un vaso da spostare la'. Mi guardo e riguardo le foglie nuove degli aceri, una differente geometria e un diverso colore per ciascuno dei miei tre esemplari. Guardo preoccupata l'olivo gracilino che non ha ancora ripreso a buttare foglie, osservo l'espandersi della buglossa e dei suoi simil-non-ti-scordar-di-me, conto i fiori delle fragole. Sono ipnotizzata dalle mie piante, mi danno una quiete che assomiglia ad una rinfrenscante paralisi dello spirito per qualche decina di minuti... sono cose vive che hanno bisogno di attenzione - non c'e' nulla di piu' importante di loro, mentre sono in giardino. I pampini cominciano ad aprirsi, la passiflora sta iniziando ad arrampicarsi sul traliccio. Chissa' se le mie dalie single riusciranno a spuntare? e i tulipani pappagallo, quasi oscenamente aperti al sole del pomeriggio, sono una fiamma fra il verde delle fragole.
Ok, rientro a studiare - i miei venti minuti di ipnosi sono finiti. Fine della quiete.

2 commenti:

Chiara ha detto...

Dopo anni in cui ho escluso categoricamente le piante dai miei interessi, comincio a sorprendermi sempre più spesso a pensare "potrei comprare questo per il terrazzo". Mi frena (per ora) la coscienza della mia suprema ignoranza, unita alla pigrizia. Ma penso che presto cederò...

Donatella ha detto...

Suvvia, l'ignoranza non e' mai una scusa, imparare e' piuttosto parte del divertimento! Sul lato pigrizia, beh, basta iniziare con piante low maintenance. Per fortuna esistono piante cosi', che si prendono cura di se' stesse anche a dispetto dei proprietari...