mercoledì 15 giugno 2011

Walk, don't run

Oggi, mal di gola. Probabilmente la permanenza serale sulle sedie a sdraio nel giardino di Lucklum (nonostante le coperte e il fuoco) ha minato le mie tonsille, ahimè. Vabbè, niente di grave, ma se ne fa volentieri a meno. Quindi, stasera, simbiosi con il sofà, anche perchè la giornata non è stata proprio soleggiata.
Ad Amsterdam in ufficio calma piatta: probabilmente tutti temevano la festa pomeridiana con sindaco. Di fatto, avrei fatto bene a starmene a lavorare a casa pure io. Non ho avuto il coraggio di assaggiare i pasticcini targati e, a parte un paio di amministratori delegati sudamericani, non avevo nessuno che mi interessasse salutare.
La performance di danza è stata graziosa, ma non giustificava l'attesa. Piuttosto, è stato commovente sapere che la mia azienda sponsorizza una compagnia di danza: era dai lontani tempi di Kurt che non sentivo più citare una azienda che avesse del danaro da spendere in questo tipo di iniziative.
Anche per questo motivo, mi sono un po' crogiuolata, ma non mi sono esaltata più di tanto, durante l'intervista con la cacciatrice di teste nippo-brasiliana stazionata a Londra, che mi proponeva un lavoro a Milano. Se penso che soltanto un anno e mezzo fa avrei sudato sangue per avere un posto del genere: in centro a Milano, con un 25% di viaggi intercontinentali... e ora? ma chi me lo farebbe fare? Prometto di pensarci per un picosecondo.
Domani, Nieuwegein per il corso da pompiera aziendale. Sono curiosa, è una cosa nuova e le cose nuove sono sempre eccitanti.

1 commento:

LadyJack ha detto...

Grisù, uno degli eroi della mia infanzia!
I pompieri mi "ispirano"...