lunedì 16 gennaio 2012

Costa Concordia



Questa storia mi sta proprio turbando. Prima di tutto perche’ non sopporto vedere una cosa cosi’ bella guastata a quel modo. Dei passeggeri mi importa qualcosa? Di quelli vigliacchi e impanicati, no. Dell’equipaggio mi importa? Certamente di piu’, incluso il Capitano, che adesso e’ un pirla e un criminale e che se anche avesse una chance di provare il contrario, lo rimarrebbe per sempre comunque.
Gli anni passati in Fincantieri sono stati i piu’ belli della mia vita di consulente. Forse perche’ ho questo difetto di provare quello che gli altri non provano, in una specie di proiezione al contrario. Uno smisurato orgoglio per le navi eccezionali che uscivano da Monfalcone, come se le avessi assemblate io dalle lamine di acciaio fino allo stupido fumaiolo delle Carnival... probabilmente nemmeno in Fincantieri erano in molti a provare la stessa cosa. L’emozione della consegna, quando la nave si allontana dalla banchina e sirene spiegate e tutto l’equipaggio a bordo (Inclusi i camerieri filippini, gli ufficiali italiani e le ballerine inglesi) e’ affacciato a tirare stelle filanti: indimenticabile... forse sono cose un po’ stucchevoli, ma le ho ancora davanti agli occhi.
Per questo e tanti altri motivi, la rabbia che provo e’ piu’ per chi ora cerca di affondare, ben piu’ letteralmente, una intera industria, senza nemmeno aspettare di capire esattamente cosa e’ accaduto. Le navi da crociera di ultima generazione hanno a bordo strumentazioni sofisticate, si sapra’ ben presto cosa davvero e’ successo e chi davvero ha sbagliato. E non posso fare a meno che sentire un meno che sommesso disprezzo per i passeggeri in preda al panico – quando hanno avuto piu’ di un’ora per capire che tanto la nave non sarebbe arrivata in fondo al Tirreno e potevano quasi vedere la televisione nella case degli abitanti del Giglio. Aver visto Titanic ha autorizzato tutti a comportarsi da star stile Di Caprio, senza nemmeo preoccuparsi, forse, di leggersi le fottute procedure di evacuazione come chiunque dotato di buon senso dovrebbe fare.
Lo so che non e’ ragionevole e non propriamente umano, ma per ora la mia simpatia va solo alla nave, e a quella sola.


1 commento:

Chiara ha detto...

Be', io i passeggeri non li giudico, perché non so come mi comporterei io in un caso analogo.
Di certo mi immalinconisce profondamente che una "mia" nave (era su SAP quando stavo ancora in Fincantieri, mi ricordo il numero di commessa, la 6110) ha fatto una fine così triste...
E non so cosa augurarmi, sulle colpe, mi fanno pena tutti...