giovedì 14 luglio 2011

The summer of my perplexity

Estate che non è estate, ma che vale lamentarsi? L'Olanda è così. Non so se sia questo inverno fuori posto, con la sua pioggia a pijpenstelen (sfido chiunque a trovare una traduzione letterale che abbia senso), il suo vento disordinato e l'infinita teoria di ombrelli straziati, abbandonati lungo le strade, ma sento improvvisamente un inusuale silenzio.
Non come se fosse cessato un fastidioso rumore di fondo, ma piuttosto cone se fosse subentrata una bizzarra forma di sordità. Non so cosa pensare, come se una acuta perplessità stesse azzerando le armoniche del mio ragionamento. Una strana immobilità mentale, una rinfrescante paralisi dell'emozione, un senso di passiva attesa.
Ehi. Che succede?

2 commenti:

LadyJack ha detto...

Che succede?! Grande domada...
Sarebbe carino avere anche una risposta.
Complice una tragica mancanza di sonno sufficiente, stamattina mi sento piuttosto in sintonia con lo stato d'animo che descrivi nel post. Qui dalle mie parti è caldo, umido, piena schifosissima estate: ma non è solo il clima a pesare, appiccicoso. E' un insieme di cose difficile da descrivere e da districare, è la sensazione che dopo l'estate tornerà l'autunno, e poi l'inverno, e praticamente è già Natale, ma in fondo non cambierà niente, non succederà niente di maestoso, rimarremo depressi e scazzati.
Per cambiare vita mi sa che bisognerà aspettare di morire.

Donatella ha detto...

E' probabile.