mercoledì 6 luglio 2011

Sono una snob - D. e gli Americani

Trenta anni fa andai in Inghilterra per la prima volta. Nella mia gerarchia mentale, il passo successivo dovevano essere gli Stati Uniti. Andai con Livia e Merry a Parigi, un viaggio indimenticabile. Sul treno incontrammo tre ragazze americane, studentesse di Scienze Politiche. Venivano da Berlino, avevano voluto vedere la Germania comunista. Oh, che bizzarro, mentre eravamo la' un tale ci ha avvicinato, dicendo che voleva fare pratica del suo inglese con noi. La nostra guida lo ha mandato via, minacciando di denunciarlo alla polizia politica. Io e le altre inorridimmo, ma che cosa terribile!. Le tre ragazze americane risposero tutte giulive, Oh, e' stato cosi' interessante! . La repressione come attrazione turistica: e queste erano studentesse di scienze politiche! La superficialita', il distacco, l'ignoranza di queste ragazze mi fece disamorare dell'America in un secondo. Non sono mai riuscita a recuperare.

Quattro luglio, festa dell'Indipendenza. Nel cosiddetto centro di Highlands Ranch si festeggia. Sotto il sole africano, cammino in perfetta solitudine verso il Town Center: un centro commerciale, quattro negozi, forse un ufficio o due: architettonicamente parlando, il Serravalle Outlet in confronto e' un pregevole esempio di stile neorinascimentale. Banchetti vari, il partito repubblicano, quello democratico, il canile locale, bevande (se alcooliche, bisogna chiedere il documento - lo hanno fatto anche con me in hotel, stavo rotolando dalle risate), giochetti da fiera. Un gruppo suona, un po' di soul, un po' di rock, un po' di tutto. Il caldo e' implacabile, cerco un angolino di ombra per stare ad ascoltare. Tutto intorno, un popolo di camperisti: shorts, flipflops, cappelli di paglia. Sono esseri umani, dividiamo lo stesso DNA, ma non riconosco il loro odore, non li sento vicini, sono ultracorpi che solo per incidente sembrano simili a me. Non capisco i loro modi, la competizione a chi mangia piu' hot dogs, la loro enfasi, la loro ostentata amichevolezza. Non avverto una profondita' dietro ai loro occhi - cosa ho in comune con questa gente di Highlands Ranch, che gia' alle tre del pomeriggio si riserva uno spazio con le coperte, per avere il punto di posservazione privilegiato per i fuochi di artificio che ci saranno solo alle nove di sera? di cosa potremmo parlare? cosa potremmo condividere? le quantita' sproporzionate di cibo che vengono servite nei ristoranti? le ciacole sulle imprese del baseball? potremmo parlare di quanto carburante consumano i loro pickups e cosa voglia dire essere sostenibili?
Ultracorpi - le loro orbite vuote non si fissano su di me e, indenne, mi allontano e cerco di nuovo rifugio in hotel.

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