martedì 25 settembre 2007

Oosterscheldekering



La barriera sulla Schelda Orientale era uno dei miei obiettivi – uno splendido esempio del modo in cui gli Olandesi affrontano le loro piccole controversie con il Mare del Nord.
La barriera e’ stata completata negli anni Ottanta ed ha reso piu’ sicura la costa: l’ultima disastrosa inondazione fu nel 1953 – all’epoca l’Italia contribui’ al sollievo della popolazione ospitando centinaia di Olandesi a Pian Castagnaio. Con un progetto titanico, il Delta Project, si sono create barriere permanenti o rimovibili che hanno cambiato la geografia della costa – sono nati grandi laghi di acqua dolce, costruite nuove marine turistiche e soprattutto e’ stata creata una diga che puo’ essere innalzata in caso di tempeste o maree eccezionali, ma che normalmente lascia passare l’acqua salmastra nel delta della Schelda, permettendo di conservare l’ambiente acquatico (e le coltivazione di cozze e ostriche).
Mi sono fermata ad ammirare il lato a mare, dove ci sono le grandi pale eoliche che tanto mi entusiasmano… ma ben di piu’ avrei visto alla domenica…

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