lunedì 27 agosto 2012

Domenica e' sempre domenica

Bella, la domenica a casa! Dico cosi' finche' ci credo, e perche' ieri ho avuto l'impressione di aver combinato un sacco di cose.

Rimescolare la sala: avevo detto che l'avrei fatto, ebbene, sono molto soddisfatta del risultato. Addirittura sono proiettata gia' verso il possibile trasloco del mio beneamato mobiletto blu (Ikea, niente di prestigioso) che avrebbe giusto giusto un bel posticino nella nuova disposizione. Ecco, ho passato tre anni a dirmi, quando posso porto su il puff letto e adesso che l'ho fatto, mi sono gia' creata il prossimo tormento logistico.
Comunque ora ho un salotto un po' piu' sociale di prima, essendo composto da divano e poltrona - la poltrona verdina finalmente potra' essere utilizzata, invece di fare solo da complemento di arredo vicino alla finestra. Il tavolo da pranzo ora deve ballare un po' in giro (rischia anche la sostituzione, povero caro), per trovare la sistemazione giusta, ma tutto sommato sa gia' che dovra' trovare il suo posto vicino alla finestra, dove la luce naturale lo rendera' il luogo ideale per riprendere a dipingere con gli acquerelli.

Infatti, anche questo ho fatto, in questo fine settimana ozioso: ho ripreso a scarabocchiare e a dipingere - cosi', per il piacere di pasticciare con i colori, con la carta, con l'acqua. E perche' no? Anche se so che gran parte dell'attrazione si limita agli strumenti (vado matta per i set da acquarellisti dal vivo), vista la mia incapacita' di usare il mezzo senza copiare il lavoro di qualcun altro, tutto sommato non mi dispiace fare qualcosa che non mi richiede per forza di essere eccellente. No, non mi sono data l'obiettivo di organizzare una personale di acquarelli alla Bankside Gallery entro i prossimi cinque anni. Tranquilli.

Inevitabile e' stato mettere mano ad un primitivo tentativo di cambio di stagione, giostrando i miei abiti nelle cassettiere del guardaroba. Sabato all'Ikea ho individuato una bella combinazione di armadio, ma non so se voglio davvero sostituire l'attuale armadio e due cassettiere (che si spostano facilmente qua e la') con qualcosa di piu' massiccio. Penso che prima di ricorrere alle estreme misure cerchero' qualche altra bella scatola da impilare sulle cassettiere attuali - oppure basterebbe far venire mia sorella ad Utrecht e lasciarla scatenare in tutta la sua furia iconoclasta sul mio guardaroba. Ben poco resisterebbe, sono sicura. Va detto che il cambio di look e' sulla mia lista da almeno cinque anni (ne e' testimone il mio manifesto) e che qualcosa si sta lentamente muovendo: giusto ieri ho contato ben quattro gonne e tre vestiti da femmina, in mezzo a giacche e pantaloni da ufficio, felpe e t-shirts (che tutto sommato non porto piu'). Non e' escluso che la metamorfosi non arrivi da sola, ma sicuramente la Patrizia saprebbe operarla con sconcertante e brutale rapidita'.
Per ora la camerina, che mi aveva dato cosi' tanta soddisfazione solo la settimana scorsa, ritornando ordinata ed accessibile, e' di nuovo un campo di battaglia. La spuntero', comunque.

Infine, il Signor G. Ho fatto un giro a Kromme Rijn - lavandomi da capo a piedi un paio di volte (ma ero attrezzata). Ho potuto anche godere degli squarci di sole fra un nubifragio e l'altro, dei cignotti dello stagno che stanno crescendo, dei conigli selvatici che stazionano vicino a certe buche. Un bel parco, una bella passeggiata: se non avessi avuto la scusa del golf sarei stata in casa tutto il giorno e mi sarei persa questa meravigliosa opportunita'. E invece no: e ne sono ben felice.
Decisamente, starsene sotto la pioggia battente senza che nessuno ti dica di rientrare e di essere una persona ragionevole offre una affascinante occasione di recupero su tanti nubifragi dell'infanzia. Mi piace.
Ho infine presentato la mia richiesta di adesione per un anno di prova. Vediamo: e' un po' come fidanzarsi con il Signor G. - o forse andare a convivere - in attesa di perfezionare il Grande Passo. Due palline perse e un ombrello (scassatello) dimenticato sono stati i soli danni collaterali.

Nessun commento: