martedì 2 aprile 2013

La dura vita del disoccupato

In verità sarò disoccupata fra un mese - ma ovviamente non sto con le mani in mano, visto che l'attuale mercato del lavoro in Olanda non è che sia tutto rose e fiori.
Oggi, essendo il primo giorno lavorativo dell'ultimo mese di impiego, ci ho dato sotto.
Intanto, la procedura per richiedere il sussidio di disoccupazione poteva incominciare da oggi - e quindi, chi ha tempo, non aspetti tempo. Rispetto a quattro anni fa, quando avevo seguito la medesima trafila, ci sono alcune novità.
Tutto si avvia su internet - ma è sparita la necessità di andare a incontrare il proprio werkcoach di carne ed ossa. Sul web si fa la richiesta, si inserisce il CV (ed è una cosa lunga, per me), si ricevono istruzioni e si riportano le azioni compiute per trovare un nuovo lavoro. Bisogna inserire le informazioni con scadenze precise, o ci sono conseguenze sul sussidio. In un giorno, ho fatto il lavoro che viene richiesto in un mese, tanto per mettermi la coscienza in pace, ma ha richiesto comunque un bel po' di impegno e di tempo.

Sempre sulla linea della ricerca del nuovo lavoro, ho anche scelto il consulente per l'outplacement. Ho dovuto scrivere a lui (o, meglio, al suo commerciale), alla mia futura ex-azienda e alle due altre società che avevo interpellato. C'è una strana soddisfazione nello scrivere che "pur apprezzando la professionalità espressa e le eccellenti conoscenze", ho deciso, in base a un mio insindacabile giudizio, di scegliere qualcun altro. La formula suona familiare, dopo averla vista scritta decine di volte.
Un consulente, ahimè, ha fatto harakiri, non presentandosi all'appuntamento per serie cause famigliari. Massima comprensione, ma la cosa poteva essere gestita un po' meglio. Non cito il fatto che la sede si trovava nel centro più squallido e turistico di Amsterdam. Sì, sono una snob, non mi andava di passare davanti a coffee shops e rivendite di dildo psichedelici.
L'altra società che avevo preso in considerazione sicuramente era molto più professionale, internazionale e meglio collocata vicino all'ArenA, ma ripassando nella mente quanto il consulente mi aveva detto durante il colloquio, mi sono risolta a rivolgermi altrove - avevo percepito una certa sufficienza, io, con il mio profilo di cui le aziende proprio ora vogliono disfarsi, in mezzo alle altre migliaia di risorse di una compagnia che li aveva appena ingaggiati, a valle di una chiusura di un sito produttivo... non mi sono sentita molto speranzosa, diciamo, e quindi ho preferito il terzo consulente.
Non so cosa mi sia piaciuto di lui - l'altro, piuttosto era un personaggio attraente - ma mi sembrato di avvertire più amore per il proprio lavoro e più interesse per me come individuo. Staremo a vedere se avrò scelto bene oppure no. Tanto, il lavoro me lo devo comunque trovare da me, come ripetono sempre, loro mettono solo a disposizione un po' di conoscenze fra la psicologia e il marketing - e il resto lo devo fare io.

Ho dato una ripulitina al giardino, vista la bella giornata. Non sono molto motivata a mettere mano al giardino come lo ero qualche mese fa - oggi un operaio ha scavato una lunga trincea sul "prato" del vicino. Chissà cosa staranno combinando! magari qualcuno ha finalmente comprato la casa? eppure c'è ancora il cartello Te Koop sulla finestra...

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