domenica 31 marzo 2013

Terschelling

Tornata a casa, dopo un viaggio davvero eccezionale. Il merito è stato sicuramente dell'ambiente naturale dell'isola - le spiagge sterminate, i laghetti popolati di uccelli acquatici, le dune coperte di eriche e di sparto, le macchie di pini marittimi -, ma soprattutto del tempo atmosferico.
Venerdì siamo partiti abbastanza presto per Harlingen. Abbiamo fatto una sosta in uno dei miei luoghi dell'anima, sull'Afsluitdijk, dove il ghiaccio abbracciava ancora i moli sull'Ijsselmeer. Abbiamo preso la nave veloce e siamo sbarcati a West Terschelling
Siamo arrivati in autobus all'hotel a West aan Zee e non appena abbiamo deciso di uscire in bicicletta, ecco che ha cominciato a nevicare. Ci siamo limitati allora ad arrivare fino alla spiaggia, che è davvero vicino al Paal 8. Già vedere la sabbia chiazzata di neve non è cosa comune per chi, come me, pensa alla spiaggia e vede la Milano Marittima della mia adolescenza. Essere poi sulla riva del Mare del Nord, mentre la neve scende fitta, con una temperatura non propriamente confortevole, camminando almeno un quarto d'ora per arrivare al limite della battigia estende nell'avventuroso la mia idea di "andare alla spiaggia". I colori e le forme delle nuvole sono straordinari. Per quando la spiaggia conti un certo numero di eroici passeggiatori, pare di essere alla fine del mondo.
La cena, come il noleggio delle biciclette, era parte del pacchetto - e non è stato male godersi un buon menu con un paio di calici di vino, per scaldarsi dopo una prima sessione fotografica che ci aveva parecchio intirizzito.
Ieri, sabato, la giornata si era aperta di nuovo con un po' di neve. Benedetto era già negativo, ma non teneva in considerazione che la principale caratteristica delle isole è proprio la variabilità. Il sole è uscito in fretta e dopo colazione abbiamo cominciato a vagare per le piste sicure dell'isola. Bellissimi paesaggi e squarci inaspettati - abbiamo toccato Midsland e Midslands aan Zee, poi siamo tornati all'hotel. Dopo pranzo, via di nuovo con le bici, attraverso la brughiera e i boschi di conifere, fino a West Terschelling. Sulla via del ritorno, in mezzo ai boschi, una bufera di neve. Una sensazione inebriante, come essere in una favola: il silenzio, la neve, la bicicletta da controllare - come essere completamente sola su un'isola deserta (Benedetto pedalava un po' più indietro). La neve che scendeva fitta rendeva tutto avventuroso, eroico, misterioso. Bellissimo!
Stamattina, un'altra nevicata - sono uscita da sola in bici e quando sono tornata il sole era già uscito - la spiaggia che era bianca di neve solo un'ora prima aveva cominciato a riprendere il suo colore dorato.
Penso proprio che Benedetto sia riuscito nel suo intento di scattare un buon numero di foto sulle quali lavorare - e  magari preparare la sua prossima mostra. Aspetto il risultato, che senz'altro sarà visivamente impressionante.












1 commento:

LadyJack ha detto...

Per i miei gusti in questo post c'è troppa neve...