martedì 29 novembre 2011

Domani meglio di oggi

Dopo la conversazione con il mio capo – che ha detto che mi dara’ un giudizio BUONO (e che quindi non ha alcuna intenzione di farmi fuori) – diciamo che il futuro mi pare gia’ piu’ roseo. So benissimo che e’ una pura illusione, che avro’ altri momenti di grave insofferenza, perche’ non si drizzano le gambe ai cani, ma il fatto di avere il mio posto di lavoro stabile e garantito per almeno un altro annetto e’ una realta’ incontrovertibile. Almeno mi sento piu’ incoraggiata ad essere me stessa e qualche paletto mi sento piu’ autorizzata a metterlo, capo o non capo. Avrei dovuto farlo molto prima, ma sono diventata molto prudente. Posso confidare sul fatto che so bene come funziono, quando tutte le mie molecole si orientano magneticamente in una certa direzione, qualcosa succede e di solito e’ quello che voglio che succeda.


Ora, come il condannato a morte che viene improvvisamente graziato, il futuro si allunga di nuovo davanti a me e ovviamente tutti i miei piani diventano improvvisamente progetti concreti, a cui posso attribuire una data, un costo, un pool di risorse. E poche cose mi danno soddisfazione come i piani, consapevole restando che oggi sono qui e domani, chi lo sa?

Allora, scatta l’operazione Aumentiamo il valore della casa.

1) Nuove finestre con i doppi vetri (due preventivi richiesti, altri due in arrivo) per stare piu’ al caldo e piu’ in silenzio.

2) La finestra (piu’ correttamente, all’olandese, un dakkapel) in soffitta, per poter avere piu’ luce, piu’ aria e piu’ spazio e per stivare oggetti e cianfrusaglie, ma anche abiti fuori stagione, valige e chissa’ che altro.

3) Il giardino ridisegnato – il papa’ di Fleur, che e’ in pensione, ma che lo faceva di mestiere, potrebbe disegnarmi qualche opzione e aiutarmi a realizzarlo. E qui la cosa si fa eccitante, perche’ fra le possibilita’ che sto valutando ci sono:
a) il giardino a bassa manutenzione
b) il giardino giapponese
c) il micro campo da golf (visto che il signore in questione e’ non solo un giocatore, ma di buche ne ha pure disegnate per dei veri campi da golf). Eh, voi pensavate che stessi scherzando, quando parlavo del Bramasole Golf Club!

Gia’ con questi tre progetti, il mio carnet sarebbe pieno. Ma chi puo’ accontentarsi? Nulla ha piu’ valore di cio’ che si fa per migliorare se’ stessi, e quindi:

1) NT2 = Nederlands als Tweede Taal – l’esame di Stato di Olandese, tanto per avere un altro diplomino che si mette da parte per i tempi in cui possa tornare utile

2) GVB = GolfVaardigheidsBewijs – il patentino per giocare a golf assieme ai “grandi”, il cui esame, almeno qui in Olanda, non e’ mica paglia: le regole sono solo un piccolo terzo del tutto e piu’ di una persona che conosco mi ha detto di averlo cannato piu’ di una volta (a 75 euro a botta)

3) Da giugno in avanti, maturo anche l’anzianita’ per provare (magari passare, ma quella e’ un’altra storia) il settimo dan. A novembre un saltino in Giappone?

E naturalmente, l’auto: meglio se il BUONO del capo si traduce in un aumento di stipendio, ma comunque ho in mente una piccola (ma cattiva) MiTo nera con gli interni beige e il motore diesel. A gennaio, test drive e si decide.

Avevo pensato di inserire nella lista anche la ricerca del Vero Amore, ma non so se mi avanza tempo. Ciononostante, ho avuto una di quelle straordinare epifanie (sic!) che ogni tanto mi aprono gli occhi e ho pensato che e’ opportuno che io cambi i miei criteri di selezione. Basta farsi abbacinare da uomini brillanti, intelligenti, colti, spiritosi e disgraziatamente anche belli: il primo criterio su cui fare screening deve essere necessariamente una totale, fedele, assoluta dedizione alla sottoscritta (io, poi, sono una brava persona e so che non riuscirei ad approfittarmene). Prima mettiamo sul tavolo quella, poi andiamo a vedere il resto. Sono certa che cosi’ non si puo’ sbagliare. E’ una rivoluzione copernicana, per me. Ma, cavolo, era ora di arrivarci.

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