sabato 26 novembre 2011

Sabato al campo

Oggi ho davvero messo le tende ad Amelisweerd. La giornata prometteva di essere asciutta, anche se non proprio soleggiatissima, quindi sono partita da casa ben coperta, ma piena di ottimismo. Sulla ciclabile che porta al campo si incrociano tutti gli sportivi: runners, amazzoni, ciclisti e giocatori di hockey che vanno in bici alla loro partitella, brandendo la mazza. Non mi sento affatto fuori posto a pedalare con i bastoni da golf sulla schiena.
Il primo cestino di palline mi ha ricordato subito che era da un pochino che non mi allenavo - ma alcuni tiri volano alti e dritti come non mai, probabilmente mi sento un po' meno legata a tutte le nozioni delle lezioni di Annemieke, cerco di mantenere la base, ma cerco anche di non farmi troppi pensieri. Se scarpazzo, cerco di non rimproverarmi, se colpisco bene, mi godo la mia bella soddisfazione. I miei putt stanno migliorando - un po' più di confidenza l'ho messa insieme, mi sforzo anche di allineare la freccina (o lo scarabocchio facente funzioni di freccina) tutte le volte ed effettivamente qualche risultato si vede.
Il giro del 9 buche non è andato niente male. Comincio a fare par (il mio record: 3 volte su 9 buche), più spesso arrivo sul green con il primo colpo (poi pasticcio con il gioco corto): se canno il primo swing, poco male, a volte sono riuscita ugualmente a fare 3 o 4. Oggi, per un pelo, non ho avuto il mio primo birdie - ma so che arriverà!
Un bel cappuccino di Filicori-Zecchini è stato il mio unico pranzo: ma dopo il primo giro, un po' di calore ci voleva. Sono ripartita subito per il secondo, che è stato meno brillante come punteggio, ma che mi ha regalato qualche bel tiruccio. Tanto per chiudere, un altro cestino di palline: e l'ultimo tiro è stato il più bello di tutti.
Oh, un bel pomeriggio: un po' di freddo, ma neanche tanto - la testa lontana dal lavoro, da qualunque tristezza. Le cose possono andare bene, prendendo la vita a piccole dosi.

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