lunedì 7 novembre 2011

Saudade




Capiamoci: non e' che sentissi una bruciante nostalgia di Sao Paulo, dove anche nel momento migliore ci si sente in galera, ma mi piace essere in compagnia dei miei colleghi brasiliani e cileni. Si', c'e' anche il mio capo, e preferirei mille volte essere qui da sola e fare il lavoro a modo mio, ma ho capito che con lui intorno sara' sempre un'utopia. Non molla niente e per giunta ha questo mito delle "chiacchiere a quattr'occhi" con il management locale, cosa che gli permette poi di far cadere dall'alto tutte le informazioni che solo lui raccoglie o crede di raccogliere. Vabbe'. Al colloquio di valutazione a novembre avro' qualcosa di cui parlare, ma anche se in alcuni momenti rimpiango di non avere un kalashnikov a portata di mano, e' vero anche che godo di una liberta' e di una mancanza di responsabilita' a dir poco rinfrescanti. Tiremm innanz.
Il mio maestro Daruma, che non mi dimentico mai di citare, usa dire che in una vita equilibrata ci devono essere tre elementi: il lavoro (lui lavorava per la Kawasaki Steel, non era ne' un poliziotto, ne' un professore di educazione fisica, faceva kendo nel suo tempo libero), il kendo e la famiglia. Su queste tre gambe si regge una esistenza piena e serena: se una gamba soffre un po', ci sono le altre due che tengono in piedi. Nel mio caso specifico, il kendo va bene, il lavoro va bene (compatibilmente), la famiglia (intendendo con famiglia le relazioni) diciamo avrebbe bisogno di una bella ristrutturazione. Sto maturando alcune linee guida per l'anno 2012, vedro' se riusciro' ad implementare questo piano ambizioso. Quindi, ho bisogno di tenere il dito lontano dal grilletto, finche' lo stipendio continua a scorrere sul mio conto in banca.
Fra poco usciro' a cena con il mio capo (che comunque paga il conto) e la collega cilena (in verita' e' tedesca, ma lavora in Cile), sara' senz'altro divertente - grazie a lei. Faremo quattro passi lungo la via per raggiungere un famoso ristorante italiano (inevitabile a Sao Paulo) - ma prossimamente passeremo una sera a mangiare giapponese a Libertade e potro' finalmente avere la mia serata di relax, senza che un inopportuno cameriere mi porti il cucchiaio per mangiare gli spaghetti: a ME!? come osa?

3 commenti:

LadyJack ha detto...

Secondo i principi enunciati dal tuo maestro, la mia vita non solo non è equilibrata, ma è addirittura in caduta libera. Mi devo preoccupare?!

Donatella ha detto...

ma, no, semplicemente cercati un altro maestro...

LadyJack ha detto...

Meno male: la molteplicità della saggezza mi conforta alquanto.