giovedì 19 febbraio 2009

A view to a kill e Octopussy

Lo so, non e’ l’ordine cronologico, ma sono stata felice di concludere la mia sequenza Roger Moore con Octopussy

A view to a kill

Imbarazzante. Mi riferisco alla fissita’ nello sguardo di Roger, il vero inizio di una decadenza fisica alla quale tutti abbiamo diritto a 58 anni (o forse effetto dei primi esercizi con il botulino sulla fronte della star?), ma non se recitiamo la parte di Bond! Capisco perche’ sia il film che sia piaciuto di meno al Nostro – si avverte la fatica nel girarlo, ma anche il desiderio della produzione di aggiornarsi a tutti i costi (canzone titolare dei Duran Duran, Grace Jones nel cast, piu’ morti ammazzati che mai…).
Invece, le cose vincenti sono quelle vecchio stile – su tutti, un grande Patrick Macnee, peccato finisca garrotato cosi’ in fretta! Bella la location di Chantilly, penso di inserirla nella lista dei posti da visitare in futuro. Caruccio e convincentemente psicopatico Christopher Walken…
Non credo che questo film meriti molti commenti di piu’.

Octopussy



Rivederlo mi ha fatto piacere per piu’ di un motivo – ma si’, non un brutto film di azione, anche se qualcuno a suo tempo lo ritenne troppo farraginoso, con troppe cadute di stile (Bond vestito da gorilla, da clown? Lesa maesta’!).
Gli interpreti mi sono ri-piaciuti: Roger e’ davvero all’ultimo film, in termini di accettabilita’ fisica (56 anni!!!) – Maud Adams si rivede con piacere (unico caso fra le Bond girl – morta ammazzata ne L’Uomo dalla Pistola d’oro, ma ri-impiegata nella parte di Octopussy), ottimi Louis Jourdan e Kabir Bedi.
Ma in questa nuova visione (nuova, dopo aver visto il film al cinema con la Ba a suo tempo) il pezzo forte sono i luoghi che nel frattempo ho visitato io stessa. Udaipur e il suo palazzo nel lago: indimenticabili! Credo per giunta di aver alloggiato nello stesso hotel sulla riva in cui si trovava la troupe. Non sono stata sull’isola, ma a suo tempo la mia compagna di viaggio Elisabetta fece di tutto per alloggiare nell’hotel che si trova in mezzo al lago – e la sua esperienza non fu poi cosi’ brillante. Il lago emanava olezzi non proprio entusiasmanti, che fortunatamente non rimangono fissati sulla pellicola…

3 commenti:

LadyJack ha detto...

Se non ricordo male OCTOPUSSY è il film dove ad un certo punto c'è la bella che si cala da un balcone per mezzo di una tenda (o qualcosa del genere) con una leggerezza davvero sospetta... tanto che all'epoca dicemmo qualcosa del tipo "ma neanche una gallina pesa così poco"!
Sulla "gallina" sono abbastanza sicura...
E nutrivo un'insana passione per Louis Jourdan.

Donatella ha detto...

Una tenda! ma proprio tu che mi leggi il Mahabharata e che non puoi non ricordare l'episodio di Drtarashtra che cerca di spogliare Draupadi, non pensi che si possa trattare di un SARI??!!?? sono leggermente scandalizzata - ma non ricordo la gallina... e ammetto anche che Louis Jourdan aveva un suo perche'.

LadyJack ha detto...

Hai ragione, è lievemente imperdonabile. Ma il fatto è che mi è rimasta solo l'impressione di una cosa fragile a cui la tizia si appende: non avrei legato il ricordo ad un sari (e Draupadi non nominiamola invano, tanto più che il sari che Dritarashtra cerca di togliere a lei diventa infinito proprio per difenderle dalla vergogna di apparire nuda in pubblico). Sulla gallina invece stai tranquilla: quella c'era.