venerdì 6 febbraio 2009

Goldfinger vs Moonraker

Ovvero, come farmi alzare gli occhi al cielo e chiedermi perche' sto seguendo questo treno di pensiero su Bond...

Goldfinger - i pezzi forti: la pupa dipinta d'oro, il solito Connery che si mangerebbe a colazione e un personaggio che si chiama Pussy Galore (che si potrebbe tradurre in F... a Pacchi! geniale!).
I punti che fanno acqua? essenzialmente uno - il solito luogo comune che prevede che tutto sommato un po' di violenza ad una donna non dispiaccia mai... considerando poi che nel libro di Fleming (che NON comprero') la fanciulla in questione e' lesbica e viene convertita "alla giusta via" da un paio di ruzzoloni nel fieno, beh, davvero la storia mi fa proprio infuriare!
Naturalmente nel film le preferenze sessuali di Pussy sono appena accennate (si dichiara immune alle avances di Bond, dirige una banda di belle biondazze volanti, porta i pantaloni anche quando potrebbe mettersi una gonna - e per giunta conosce il judo, notoria arte marziale negata alle donne etero... grrr!), cionondimeno faccio fatica a coincedere le attenuanti generiche sulla base dell'epoca in cui il film e' stato girato.
Apprezzo molto Honor Blackman, che, ahime', rimane sempre un'ombra di Diana Rigg come eroina degli Avengers (Emma Peel forever!), pur avendola preceduta cronologicamente - mi ha fatto piacere rivederla in Bridget Jones!

Moonraker - i punti forti? i pazzeschi effetti speciali, realizzati in un'epoca in cui non esisteva ancora la CGI (si tratta anche dell'ultimo Bond con le scenografie di Ken Adams).
Sulla potabilita' di Roger Moore non mi pronuncio - gia' 52enne, beh, a me piace, ma capisco che siamo gia' al limite!
Il momento tragico? Perche' il maledetto Chang (nome cinese, ma interpretato da un giapponese, Toshiro Suga, che per giunta dovrebbe essere un maestro di aikido: VERGOGNA!), che si veste in yukata come se fosse alle terme, deve dare un cosi' misero spettacolo di se' cercando di spacciare Bond brandendo una shinai (alla quale non sono stati nemmeno tolti i legacci della confezione) e indossando un'armatura da kendo da quattro soldi (peraltro nemmeno indossata correttamente)??? Perche', dal momento che del vero buon kendo si era gia' visto in un Bond precedente? Possibile che l'unico buon film non giapponese in cui si vede del kendo apprezzabile debba essere Il Cosmo sul Como' (Masa-chan, sei un grande!)?
Visto che il combattimento si svolge teoricamente in Italia (ma piu' facilmente in uno studio di Pinewood) e nel 1979 c'erano gia' kendoka in Italia e in UK, perche' non perdere due secondi a consultare un esperto? Insomma, dove e' tutta la larghezza della EON Production in questa specifica vicenda?

1 commento:

LadyJack ha detto...

E' bella da parte tua questa energica ripresa bondiana: personalmente mi riporta un po' indietro nel tempo.
In realtà, dietro l'onda delle memorie, ho verificato che sull'argomento i miei ricordi sono molti ma confusi. Con Bond sono cresciuta - siamo cresciute - però all'epoca ho letto i romanzi in maniera distratta ed ho visto i film in maniera disordinata, quindi storie e personaggi tendono a mescolarsi in un unico ampio calderone.
Emerge tuttavia qualche certezza: fare sesso con Bond porta sfiga, Sean Connery era una cosa seria e Roger Moore no, Honor Blackman resterà bella per sempre, Ian Fleming nel suo piccolo è stato un genio.
Inoltre la donna ricoperta d'oro mi ha sempre turbato parecchio.

-Curiosità: anche Stephen King una volta si è dato all'onomastica allusiva. Forse ispirato dal non sobrio panorama in cui il personaggio si inseriva, chiamò una cameriera fuggitiva e fedifraga Dee Dee Packalotte.