venerdì 30 gennaio 2009

Succulento fine settimana

A parte l'arbitraggio di domenica prossima (piacevole, ma sempre impegnativo), questo fine settimana e' tutto rose e fiori. Oggi ho fatto la spesa, potrei fare il ragu' se fossi ispirata. Potrei andare a comprare le lampade per la camera e le scale. Potrei fare una maratona James Bond, perche', ebbene si', ci sono cascata di nuovo e mi sono presa un altro paio di DVD (Moonraker e A View to a Kill... ora mi manca solo Octopussy e Roger Moore e' fatto). Ho avuto un fremito di libidine (che subito sopresso) nello scoprire il cofanetto da tre dischi di Casino Royale - maledetti, ho gia' la versione nuda e cruda, come posso compramelo di nuovo? ma la tentazione e' tale che non so quanto resistero'.
Non vorrei certo portare via il mestiere alla mia cara Ba, che nel suo ottimo blog http://booksnotes.splinder.com/ recensisce libri a gogo, ma prima o poi dovro' buttare giu' due righe sulla mia esperienza fleminghiana. Mi guardo i DVD e mi leggo i libri - e piu' vado avanti, piu' si accresce in me l'ammirazione e l'affetto per la famiglia Broccoli e piu' si affievolisce l'interesse per la prosa stentatella del signor Fleming. Il quale oggi sarebbe totalmente dimenticato se qualcuno (Broccoli e Saltzman) non avessero preso la sua larva di personaggio e le sue larve di racconti e non avessero ricavato quella perfetta macchina da guerra che e' oggi la franchigia Bond - piu' grande della somma delle singole parti di cui e' composta: attori titolari, autori, registi, locazioni esotiche e belle scosciate.
Sto leggendo On Her Majesty's Secret Service: per fortuna Diana Rigg, George Lazenby e Telly Savalas continuano a balenarmi davanti agli occhi, o avrei gia' chiuso il libro da un pezzo. Vogliamo parlare di Casino Royale, il romanzo? Atto primo: come si gioca a baccarat. Atto secondo: come si tortura un uomo con un battipanni. Atto terzo: come si spegne una storia d'amore o forse solo di passione fisica (cum suicidio). Nulla che faccia minimamente trepidare o trasalire come il film omonimo - pieno di riferimenti e di dialoghi brillanti, molto piu' coerente e ricco come trama! Caro Ian, anche nella vita volevi sembrare piu' di quello che eri, in morte ci sei riuscito perfettamente!

1 commento:

LadyJack ha detto...

Ringrazio commossa per il "cara" e per "l'ottimo"... un po' arrossisco.
E' vero che la prosa di Fleming è ormai piuttosto datata, così come le sue storie originali: e infatti al cinema ne fanno allegramente polpette!