domenica 15 settembre 2013

Da dove iniziare?

Oggi ho fatto il mio primo bucato, con le bizzarre lavatrici a moneta che si trovano al piano terra (o, alla giapponese, al primo piano) del mio edificio. Mah, direi di esserci riuscita - ed è un fatto positivo, perchè fa ancora un caldo incredibile e poter fare spesso un bucato di polo e magliette risulta critico. Peraltro domani arriva il primo tifone e quindi per fortuna sono riuscita ad appendere tutto in casa ed ora tutto è asciutto e profumato di fresco.

Il mio appartamento sarà meno di 20 metri quadri: c'è un letto, un tavolino e due sedie piccine, una scrivania con una sedia un po' più massiccia, un armadio a muro. Ha il balcone. Il bagno è compatto e la cucina molto rudimentale: lavello, frigorifero, fornello a gas (un solo fuoco!), microonde, macchina per il riso e fornetto tostapane sono tutti lungo il corridoio d ingresso, dove si trova anche la porta del bagno.
Ho una bicicletta, noleggiata dai padroni di casa, parcheggiata sotto la tettoia di sotto. Starò qui fino alla prima settimana di ottobre, poi dovrei trasferirmi in fondo alla strada, dove c'è un altro miniappartamento simile della stessa proprietà. Non vorrei che pensaste che la limitata metratura equivalga a un prezzo stracciato, perchè non è così.

Di fronte all'ufficio c'è un supermercato piuttosto grande e fornito - mi sono già fatta la tessera fedeltà. Ci ho trovato la pasta De Cecco e l'olio extravergine d'oliva (marca Bosco, si vede anche in TV, ma non voglio indagare da dove in Italia esattamente arrivi). Volendo fare un investimento di una certa importanza, c'è l'aceto balsamico, il pesto genovese Barilla, il trito di sale, aglio e rosmarino. Sto facendo esperimenti mirati, per scoprire quanto di affidabile ci sia - facendo anche tesoro della mia esperienza coreana con Yun Sook, ho comprato la carne in scatola Spam (non un nome appetitoso), che soffritta in padella è un complemento eccellente per un paio di uova al tegamino.
In Giappone i carboidrati non sono difficili da trovare, ma alcuni alimenti rasentano la follia: 1000 Yen per una singola pesca, per quanto bellissima, no, proprio no.
Ieri sono andata da Takashimaya, in primis perchè volevo cambiare degli euro e le banche fanno orari di apertura non compatibili con i miei orari di lavoro. Ho finito per comprarmi una mezza baguette di Fauchon, perchè avevo una voglia di pane che urlava al cielo (ho snobbato Peck, lo ammetto).

Per quanto riguarda l'abbigliamento, c'è Uniqlo davanti all'ufficio, per tutto il resto e molto di più c'è un bel Muji in fondo alla via. In generale, non è lo shopping il problema.
Sempre da Takashimaya mi sono tolta lo sfizio di dare un'occhiata all'equipaggiamento da golf. Le scarpe (Puma o FootJoy) costano nettamente di più che da noi (ma forse non è il posto più conveniente di Kyoto) - e so che prima di tornare in Europa mi farò del male comprando qualche stranezza di Dance with Dragons.

La scuola inizierà venerdì prossimo e io bella bella salterò la prima lezione perchè uscirò con i colleghi - Soojin, la signora coreana del nostro reparto internazionale, se ne va a fine settembre e quindi la si saluta. Non posso mancare, anche perchè mi ha insegnato quello che ho imparato finora e spero mi insegni dell'altro prossimamente, prima di andarsene a Tokyo con la famiglia.

Domani è il Giorno degli Anziani e quindi è vacanza. Starò probabilmente in casa, perchè pioverà a cani e gatti e comunque devo studiare. Sabato sono andata in giro per cambi e alla sera ho fatto giusto una passeggiata a Pontocho, tanto per vedere la movida. Oggi sono andata ad Uji a trovare il mio amico Maruyama - a provare a suonare il flauto insieme (ma non avevo la mia musica!), a fare piani e progetti per gli eventi del World Kendo Network che gestiamo su Facebook, a gustare la bella uva che cresce nel suo giardino. Domani mi tocca proprio mettere giù la testa sui libri, ammesso che sappia da dove iniziare - scrivere? leggere? parlare? capire? sono quattro lingue diverse da imparare, si fa presto a dire "Giapponese".


Nessun commento: