domenica 3 novembre 2013

Stanca ma felice

Ieri mattina me la sono presa comoda. Essendo sabato potevo andarmene in lungo e in largo, ma al pomeriggio dovevo partire per Osaka per incontrare Fumi. Quindi ho trafficato per casa, ho riordinato un po' le mie quattro cose e dopo pranzo sono partita.
E' stato bello rivedere Fumi, che era venuta a trovarmi a inizio settembre. Ha detto anche lei che sono dimagrita - il cibo giapponese, non importa quanta pasta De Cecco possa cucinarmi, rimane evidentemente più dietetico.
Per rimpinguarmi un po', lei e il marito Daisuke mi hanno portato a cena in un ristorante italiano (La Casa). Con grande soddisfazione, io e Daisuke abbiamo parlato un bel po' di golf. Abbiamo anche un appuntamento per il 30 Novembre - io, lui e due altri dirigenti della Shimano (uno è un vicepresidente e suo capo, per giunta) dovremmo andare a giocare un giro nel suo home course, a Nara. Santo cielo, passato l'esame di kendo, sarà meglio che mi trovi in fretta un driving range dove picchiare qualche palla o rischierò davvero la peggio figura possibile ! non posso nascondere però che l'idea di giocare un giro di golf qui mi esalta molto...
Oggi, mentre Daisuke andava a giocare nella Prefettura di Mie, io e Fumi siamo andate ad un seminario di preparazione per gli esami - per sesto e settimo.
Il bello era che tutto si svolgeva esattamente come all'esame, ma dopo ogni quartetto o terzetto ogni candidato poteva chiedere un giudizio ad uno specifico maestro, che aveva proprio il compito di osservarlo con attenzione. Al terzo giro (ovvero al quinto e sesto combattimento) il mio maestro mi ha detto senza tanti giri di parole che avevo fatto una prova degna della promozione. Bene, adesso bisogna mantenere la buona lena fino all'esame e sperare che gli avversari che incontrerò non siano dei temibili casinisti.
Fumi ha fatto enormi progressi e penso che anche lei abbia tratto dei buoni punti da questo seminario. Comunque devo ringraziarla per avermelo proposto, avermici iscritto ed avermici portato!
Sono tornata in treno in una Kyoto piovosa.
Arrivata a casa, scopro che il mio padrone di casa può soddisfare il mio desiderio di rimanere nello stesso posso fino a Natale... peccato che dovrei trasferirmi armi e bagagli DOMANI, mentre il mio contratto prevede che io resti qui fino al 22. Francamente, non solo la cosa non è possibile, ma nemmeno di garba, visto che preferisco di gran lunga questo micro appartamento a quello precedente, che era sicuramente più vecchiotto ed usurato, oltre ad essere, sì, più vicino al lavoro, ma due minuti più lontano da scuola e dojo.
Vedremo. Non ho proprio voglia di muovermi di qua prima dell'esame.

1 commento:

LadyJack ha detto...

Quando avrai un domicilio definitivo, fai sapere l'indirizzo: se punge vaghezza di scriverti un'epistola, sarebbe bello sapere dove inviarla!
E per il cellulare, rispondi sempre al vecchio numero?