sabato 8 giugno 2013

Atene di mezzo

Sono stata in Grecia, ad arbitrare una competizione a cui tengo particolarmente. Si tratta di un bel torneo internazionale, praticamente organizzato da un nucleo famigliare, che richiama molti partecipanti da tutta Europa. Avevo bisogno di caldo e l'ho trovato. Avevo bisogno di amici e pure quelli c'erano.

Il sole finalmente sembra aver trovato la strada dell'Olanda - ieri sono andata a provare il mio nuovo driver al campo e sono stata costretta a comprarmi una polo sul posto per non morire di caldo.
Il nuovo driver apre tutto un mondo da esplorare - la mia insegnante mi ha dato qualche utile consiglio, adesso si tratta di mettere la cosa in pratica - ho tutta la vita davanti, d'altra parte. Lei continua a ripetermi che dovrei avere un handicap più basso di quello che ho, sì, grazie, ma un conto è quello che combino quando sono nel range, ben altro è la mia resa su diciotto buche. La prossima lezione la faremo in campo e vediamo che cosa ne salterà fuori.

La prossima settimana ho una agenda pienissima. Un sacco di commissioni, un sacco di cose da fare, un sacco di appuntamenti. In questo momento però la mia immaginazione è come paralizzata, non riesco ancora a proiettarmi verso la gioia che questo turbinio di attività di solito mi produce. Forse sono semplicemente troppe. Forse devo essere più feroce nel selezionare il modo in cui indirizzo la mia energia: solo investimenti sicuri, basta sperperare senza certezza di ritorno. Se solo fossi capace...


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