mercoledì 16 luglio 2014

L'odore del napalm, al mattino

E' pressocchè impossibile dormire oltre le 5. Un po' è il caldo, un po' la luce, un po' le tante cose che frullano per la testa.
Sto cercando di non perdere di vista il fatto che fra poco dovrò cominciare ad impacchettare le mie cose. Dopo undici mesi la routine in qualche modo mi spinge ad andare avanti come se nulla fosse - ma so già che mi metterò le mani nei capelli quando dovrò ridurre tutto il mio patrimonio materiale in due trolley ed uno zaino.
Ho una lista lunghissima di cose interessanti davanti a me: incontrare Amy per il film sul Kendo, ad esempio.
Ieri ho poi avuto la sorpresa di sapere che il mio datore di lavoro realizzerà un mio progetto - come potrei spiegarlo ai non addetti ai lavori? E' come se io lavorassi per Giorgio Armani e lui mi venisse a chiedere di disegnare il MIO abito. Vedremo, vedremo - il disegno ce l'hanno già, è la fase di realizzazione che potrà riservare delle sorprese!
Venerdì aperitivo alla camera di Commercio di Osaka, giusto per vedere Ale (e un branco di Italiani misti, spero anche Renato). Sabato avrei un paio di inviti confliggenti. Domenica Kendo, sul pavimento meraviglioso della Polizia di Kawabata.
In questi giorni siamo in pieno Gion Matsuri - ieri sera ero a spasso in una Kyoto affollatissima, piena di gente in kimono, tutti a mangiare street food e a fare foto delle straordinarie costruzioni che verranno tirate a braccia in giro per la città nel corso della sfilata di domani. Non fa nemmeno notizia il fatto che tutti i flussi fossero ordinatissimi e che non ci fossero cartacce ovunque: servizio d'ordine e di nettezza urbana alla giapponese.
Del dopo Giappone non parlo ancora, perchè vorrei concentrarmi sull'OGGI, straordinario ed eccitante come è.

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