martedì 20 maggio 2014

Piove

Tengo la finestra aperta, perchè il suono della pioggia mi piace. Inoltre fa già caldo - si fa presto a capire che presto inizierà la fase peggiore del clima kyotoita, quella che mi stramazzò nella mia prima brevissima visita di quasi 20 anni fa, l'estate torrida e untuosa.
Comunque sia, continuo a fare allenamento, nonostante il braccio destro insista a farmi male - ma d'altra parte, i dolori mi hanno forse mai fermato? a maggior motivo qui, dove vado con gioia a tutti gli allenamenti che posso. Cerco sempre di mantenere dei tempi di recupero ragionevoli, per evitare di sottopormi a stress fisici eccessivi. Ho una certa, come si dice, e poche cose rovinano come la negazione della propria sacrosanta età.
Il lavoro è una croce e una delizia. Vedo e faccio cose divertenti, posso scrivere nel mio blog lavorativo e ho la sensazione di fare una cosa buona ogni volta che posso far conoscere un articolo nuovo che fuori dal Giappone nessuno ha mai visto. La croce è sempre la medesima, il pochissimo tempo a disposizione. Andrò via senza aver imparato più giapponese di quanto non conoscessi prima (mi sentivo molto più baldanzosa al riguardo prima di iniziare qui) e avendo visto briciole solamente del resto del paese. Il Giappone come porta dell'Asia? Ma neanche per sogno. Potrò dirmi soddisfatta se riuscirò a fare un surplus di turismo quando la Donamat  e Dina verranno a trovarmi.
E da settembre in avanti? non so che succederà, ma so di che cosa non vorrò fare a meno: del mio tenore di vita europeo (il golf, il giardino, la casa spaziosa, l'auto, la lavatrice personale) e della mia libertà (vedere la mia famiglia quando voglio o quando è necessario, incontrare gli amici del kendo in tutto il mondo, viaggiare, essere straniera senza che questo costituisca un difetto). Tutto ciò che verrà che sia compatibile con questi aspetti, ecco, quella sarà la mia strada.

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