La giornata che dovevo passare in tranquillità ad Oban si è trasformata in una delle girandole più impegnative dell'intera vacanza. Sono stata indotta in tentazione dal depliant della Caledonian McBryne, per gli amici Calmac, che raccontava succintamente della Three Isles Excursion. Sono capitata poi quasi per caso sul Tripadvisor relativo ad Oban e visto che i commenti erano tutti entusiastici ed essendo io già in piedi ad una buona ora, ho pensato di andare al molo e di vedere se c'era ancora qualche disponibilità. Non c'era da dubitare. Il biglietto è salatello (55 sterline), ma davvero si fa giornata piena.
Un ferry ci ha portato a Mull (sbarco a Craignure), dove un bus ci aspettava per portarci, attraversando l'intera isola e i suoi glen, fino a Fionnphort. Qui, su una barca a motore nemmeno tanto grande, siamo partiti per Staffa. Mi sono chiesta: ma che accidenti c'e' da vedere su Staffa, per fare mezzora su questo guscio e poi tornare indietro? Beh, SU Staffa non c'e' molto, ma l'isola in se' e' una meraviglia della geologia: tre distinti strati vulcanici, il centrale dei quali e' costituito delle stesse colonne ottagonali di basalto di cui e' formata la Giant's Causeway in Irlanda del Nord. E' una visione sorprendente, soprattutto pensando che la mano dell'uomo non vi ha avuto alcuna parte. Ho cercato di immaginarmi lo spettacolo della formazione delle colonne, come se sorgessero dal mare come tanti passatelli di pietra incandescente, ma sono certa che le ere geologiche che le hanno plasmate non hanno davvero operato cosi'.
Da Staffa la barca ci ha portato a Iona (la terza delle isole in programma) - dove i Santi Rematori erano diretti... chissa' come e' andata la loro avventura? ebbene, al colmo della coincidenza, giusto dieci minuti prima che un motoscafo venisse a prelevarli per riportarli in Irlanda, ho incontrato sul molo le due ragazze dell'equipaggio e gli operatori della BBC ! e sulla barca, tutti gli altri, incluso lo skipper, che gia' era stato particolarmente contento di conoscermi e che mi ha abbracciato e baciato come se fossi una parente stretta. La Santa Barca era a chiglia per aria sulla spiaggia, in attesa, udite udite, che un altro equipaggio di Santi Pazzi se la venisse a riprendere e a vogare indietro fino in Irlanda. Bene, un cerchio si e' chiuso, come ha detto giustamente lo skipper !
Iona e' stata un centro di cultura cristiana straordinario - difficile immaginarlo vedendo questo scoglio in mezzo al mare. L'abbazia e' stata recuperata dopo essere andata in rovina ed ora e' gestita ecumenicamente - nessuna distinzione di confessioni (purche' cristiane): mi pare giusto, visto che San Columba mai e poi mai avrebbe pensato che i suoi convertiti (in gran parte pagani) un giorno sarebbero diventati cosi' sofisticati e litigiosi da frazionarsi in mille rivoli con differenze discutibili, ma irrisolvibili. Un bello spettacolo, i cristiani di tutte le epoche: epic fail !
Il viaggio di ritorno e' stato tranquillo e un po' sonnacchioso: arrivata di nuovo a Craignure ho fatto shopping di formaggio locale (un ottimo blue, che mi sono sbaffata prima ancora di tornare a casa, e un vaccino dall'aspetto interessante che sta riposando nel frigorifero a casa), poi con l'ennesimo ferry sono ritornata ad Oban.
2 commenti:
Mi piace l'idea dei passatelli geologici!!! ^_^
Bellissime le foto! e le colonne di basalto sono incredibili!
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