L'ultima mattina ad Oban e' stata comunque piuttosto piena.
Sveglia prestino e fuori per vedere la strana Mc Caig's Tower: un Colosseo gotico, fatto costruire da un benefattore per tenere impegnati gli scalpellini locali duranti i mesi di scarso lavoro - cose che non accadono piu', che appartengono ai tempi in cui i banchieri erano mecenati e non delinquenti. La torre (la definizione non e' poi cosi' appropriata, ma tant'e') se ne sta come una corona in cima ad Oban e non contiene altro che un giardino. Una bizzaria, ma intrigante.
La distilleria e' il vero punto focale di Oban: effettivamente tutta la citta' si e' sviluppata intorno ad essa, salvo poi assumere il ruolo di "Porta delle Isole", grazie all'attivissimo porto.
Il tour e' condotto da una signorina locale (ma ci sono ben 15 guide che si alternano) che spiega per benino il processo produttivo e offre le sue collaudate battute ad ogni tappa del tour. Si fanno un paio di degustazioni (che francamente, alle 10 del mattino fanno fatica ad entusiasmarmi) e si riceve in dono un bicchiere e un buono sconto per gli acquisti nello shop della fabbrica.
Ho comprato la bottiglia che avevo promesso ad Antonio e un altro paio di bottiglini, perche' sono certa che se anche io non sono una fan del whisky e dei superalcoolici in generale, fra le mie frequentazioni se ne annida piu' di uno.
Sono andata poi al porto, dove ho pranzato con meravigliose cappesante cotte al momento in un calderone profumato di aglio, ho sperperato un altro po' di soldarelli per un bellissimo cardigan di lana (nolto appropriato per il clima un po' autunnale), poi mi sono ritirata in camera ad aspettare l'ora della corriera e a vedere come l'Open si stava dipanando.
Il viaggio fino all'aeroporto di Glasgow e' stato impeccabilmente puntuale (siami arrivati esattamente AL MINUTO, 16,47) e l'arrivo altrettanto.
Unico neo: le ultime battute - drammatiche - dell'Open si sono svolte proprio nel momento in cui stavo imbarcando... e anche se l'app dell'Open mi ha permesso di seguire il risultato sullo smartphone, oh, davvero avrei voluto vedere Adam Scott sperperare il suo vantaggio (che quasi quasi aveva reso noiosi i giorni precedenti) e perdere come un fessacchiotto dietro ad Ernie Els. Tanto un bravo ragazzo, questo Scott, ma francamente sto cominciando a sviluppare una immotivata antipatia per i broomstick putters e per chi li usa. Idiosincrasie della principiante.
Che dire della vacanza in generale? Semplicemente sorprendente.
Non mi aspettavo di godermi cosi' tanto le camminate (per cui ho scoperto di avere il fisico, visto che non mi e' mai capitato di arrivare a casa dolorante o distrutta dalla fatica), non mi aspettavo di incontrare tanta gente interessante (alcuni con gli accenti piu' posh che mi sia mai stato dato modo di sentire), non mi aspettavo di godermi cosi' la vita sull'isola, non mi aspettavo di mangiare cosi' tante cose buone...un successone, direi !
E adesso ho gia' un progetto che sta prendendo forma, per i festeggiamenti di compleanno - che, ho gia' deciso, saranno distribuiti durante tutto il corso del 2013. Devo solo mettere insieme la squadra giusta.
Sveglia prestino e fuori per vedere la strana Mc Caig's Tower: un Colosseo gotico, fatto costruire da un benefattore per tenere impegnati gli scalpellini locali duranti i mesi di scarso lavoro - cose che non accadono piu', che appartengono ai tempi in cui i banchieri erano mecenati e non delinquenti. La torre (la definizione non e' poi cosi' appropriata, ma tant'e') se ne sta come una corona in cima ad Oban e non contiene altro che un giardino. Una bizzaria, ma intrigante.
La distilleria e' il vero punto focale di Oban: effettivamente tutta la citta' si e' sviluppata intorno ad essa, salvo poi assumere il ruolo di "Porta delle Isole", grazie all'attivissimo porto.
Il tour e' condotto da una signorina locale (ma ci sono ben 15 guide che si alternano) che spiega per benino il processo produttivo e offre le sue collaudate battute ad ogni tappa del tour. Si fanno un paio di degustazioni (che francamente, alle 10 del mattino fanno fatica ad entusiasmarmi) e si riceve in dono un bicchiere e un buono sconto per gli acquisti nello shop della fabbrica.
Ho comprato la bottiglia che avevo promesso ad Antonio e un altro paio di bottiglini, perche' sono certa che se anche io non sono una fan del whisky e dei superalcoolici in generale, fra le mie frequentazioni se ne annida piu' di uno.
Sono andata poi al porto, dove ho pranzato con meravigliose cappesante cotte al momento in un calderone profumato di aglio, ho sperperato un altro po' di soldarelli per un bellissimo cardigan di lana (nolto appropriato per il clima un po' autunnale), poi mi sono ritirata in camera ad aspettare l'ora della corriera e a vedere come l'Open si stava dipanando.
Il viaggio fino all'aeroporto di Glasgow e' stato impeccabilmente puntuale (siami arrivati esattamente AL MINUTO, 16,47) e l'arrivo altrettanto.
Unico neo: le ultime battute - drammatiche - dell'Open si sono svolte proprio nel momento in cui stavo imbarcando... e anche se l'app dell'Open mi ha permesso di seguire il risultato sullo smartphone, oh, davvero avrei voluto vedere Adam Scott sperperare il suo vantaggio (che quasi quasi aveva reso noiosi i giorni precedenti) e perdere come un fessacchiotto dietro ad Ernie Els. Tanto un bravo ragazzo, questo Scott, ma francamente sto cominciando a sviluppare una immotivata antipatia per i broomstick putters e per chi li usa. Idiosincrasie della principiante.
Che dire della vacanza in generale? Semplicemente sorprendente.
Non mi aspettavo di godermi cosi' tanto le camminate (per cui ho scoperto di avere il fisico, visto che non mi e' mai capitato di arrivare a casa dolorante o distrutta dalla fatica), non mi aspettavo di incontrare tanta gente interessante (alcuni con gli accenti piu' posh che mi sia mai stato dato modo di sentire), non mi aspettavo di godermi cosi' la vita sull'isola, non mi aspettavo di mangiare cosi' tante cose buone...un successone, direi !
E adesso ho gia' un progetto che sta prendendo forma, per i festeggiamenti di compleanno - che, ho gia' deciso, saranno distribuiti durante tutto il corso del 2013. Devo solo mettere insieme la squadra giusta.
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