Ok, sono cominciate. Non ho visto la cerimonia di apertura, perchè avevo una lezione di kendo che avevo combinato con i ragazzi di Utrecht - era finita per le 22, quando la cerimonia di Londra è inizata, ma davvero mi ha fatto più gola andarmi a prendere una birra con tutti loro. Sono ragazzi svegli, con idee interessanti e con un modo divertente, ma non sciocco, di comunicare. Anche se loro mi vedono come una maestra, io sto con loro per il piacere di scambiare quattro chiacchiere non banali con delle anime belle. Fa impressione, se penso che con la maggior parte di loro ci sono almeno 20 anni di differenza.
Mi sono guardata gli atleti entrare in mandrie, greggi e manipoli successivi, alcune nazioni abbigliate con più o meno gusto, ma tant'è, alla sfilata quello che conta è soprattutto partecipare. Antonio, comunque, mi aveva già detto che non ci sarebbe stato, anche perchè stamattina lui e i suoi erano di corvè. Almeno un paio di sue barche dovrebbero essere in semifinale, quindi il mio supporto a distanza continua!
Le Olimpiadi hanno quell'aura delle cose che ci sono sempre state, quindi pur essendo sempre nuove e diverse, sono anche sempre antiche e foriere di grandi emozioni e nostalgie, Questo, dal punto di vista dell'emotività più profonda ed infantile.
D'altra parte, poche cose mi offendono e disturbano e infastidiscono come lo sfruttamento del cosiddetto spirito olimpico, la mercificazione e la spettacolarizzazione esasperata dello sport, il gigantismo organizzativo. Odio come il judo si è trasformato in una macchietta, odio le urla sguaiate delle fiorettiste infoiate da un colpo riuscito, odio l'incompetenza di chi commenta e che cerca di rendere banale quello che talvolta è complesso da comprendere anche per gli specialisti (mi è bastato sentire la cronaca del tiro con l'arco fatta sulla BBC...). Anche queste sono emozioni, e non meno forti di quelle commoventi che mi può ispirare la cerimonia di apertura.
Cosa farò? ovviamente continuerò a seguire ad intermittenza i vari eventi - non ho nessuno sport che mi interessi in particolare, A PARTE IL CANOTTAGGIO MASCHILE AD ESCLUSIONE DELL'OTTO, quindi farò zapping e magari troverò l'occasione per rivedere uno o due di quei DVD di 007 che da un po' mi propongo di visionare di nuovo...
Ecco, la Regina e James Bond. Finora la cosa migliore in assoluto.
Mi sono guardata gli atleti entrare in mandrie, greggi e manipoli successivi, alcune nazioni abbigliate con più o meno gusto, ma tant'è, alla sfilata quello che conta è soprattutto partecipare. Antonio, comunque, mi aveva già detto che non ci sarebbe stato, anche perchè stamattina lui e i suoi erano di corvè. Almeno un paio di sue barche dovrebbero essere in semifinale, quindi il mio supporto a distanza continua!
Le Olimpiadi hanno quell'aura delle cose che ci sono sempre state, quindi pur essendo sempre nuove e diverse, sono anche sempre antiche e foriere di grandi emozioni e nostalgie, Questo, dal punto di vista dell'emotività più profonda ed infantile.
D'altra parte, poche cose mi offendono e disturbano e infastidiscono come lo sfruttamento del cosiddetto spirito olimpico, la mercificazione e la spettacolarizzazione esasperata dello sport, il gigantismo organizzativo. Odio come il judo si è trasformato in una macchietta, odio le urla sguaiate delle fiorettiste infoiate da un colpo riuscito, odio l'incompetenza di chi commenta e che cerca di rendere banale quello che talvolta è complesso da comprendere anche per gli specialisti (mi è bastato sentire la cronaca del tiro con l'arco fatta sulla BBC...). Anche queste sono emozioni, e non meno forti di quelle commoventi che mi può ispirare la cerimonia di apertura.
Cosa farò? ovviamente continuerò a seguire ad intermittenza i vari eventi - non ho nessuno sport che mi interessi in particolare, A PARTE IL CANOTTAGGIO MASCHILE AD ESCLUSIONE DELL'OTTO, quindi farò zapping e magari troverò l'occasione per rivedere uno o due di quei DVD di 007 che da un po' mi propongo di visionare di nuovo...
Ecco, la Regina e James Bond. Finora la cosa migliore in assoluto.
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