Giornata di sole splendido. Colazione con Rob, che se ne torna in Italia dopo un anno di studio e di kendo in quel di Utrecht. Viene a depositare la bici e le shinai (ed uno spremiagrumi elettrico), augurandosi di potersi fare anche il master qui, fra due anni. Davvero un ragazzo carino, sveglio, beneducato: fa sempre piacere avere allievi cosi’, danno qualche speranza per il futuro di questo mondo, sul quale ho smesso da un pezzo di scommettere.
Il viaggio in treno fino all’ufficio offre la sua bella cartolina olandese: mucche, pecore, cavalli, aironi, papere. La Vecchia Fattoria si dipana sui polder ben squadrati, in questo panorama che non ha niente di naturale, ma che simula perfettamente una Natura operosa e pettinata. L’Olanda mi piace anche per questo, perche’ e’ tutta costruita, e’ una nazione che si e’ fatta da se’, in tutti i sensi.
In ufficio, torta. Marlieke, una collega interinale, ci lascia dopo un anno e mezzo, lei abita ad Arhem, l’ufficio di Amsterdam le e’ troppo scomodo. Ma come si dice, ha tutta la vita davanti, in un Paese in cui si da’ per scontato che un lavoro vicino a casa si trovi sempre.
In questi giorni lotto ferocemente con il cattivo umore. Quando penso a questa lotta, mi vengono in mente i cani da combattimento, non e’ certo un duello in punta di fioretto, fra me e la mia parte oscura. Da un lato mi ostino a fare la lista di tutte le cose che vanno bene, dall’altro continuo a tirare colpi bassi che scompigliano tutte le evidenze e mi fanno sprofondare nella malinconia. Lo so che funziono cosi’, basta che mi ignori per un po’, ma nelle ultime settimane la mia usuale strategia sembra fare cilecca. C’e’ qualcosa che so, ma non mi voglio dire? Quindi mi dolgo per i miei amici che devono sopportarmi, fortunatamente per loro, solo tramite Skype e Facebook. Intanto la rissa continua, ma ho grandi speranze per la mia imminente partenza, contando ancora una volta su Schiphol, che esercita un effetto benefico su tutte le parti di me.
Il mio swing non e’ che migliori con la pratica. Pero’ il campo in un giorno di sole e’ spettacolare. Peccato che non si veda affatto dove vadano le palline – io saro’ cieca come una talpa, ma gli altri ci riescono davvero? Prevedo una vita breve per le mie dodici Karma.
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