Il primo effetto di non scrivere piu’ su Facebook e’ stato quello di farmi scrivere di piu’ sul blog. Peggio, di farmi creare il famoso blog clandestino che sta pian piano prendendo forma – ci sono gia’ tre post, ma la storia si sta sviluppando e a tratti mi pare che il personaggio stia prendendo una strana forma di vita indipendente. So dove voglio andare a parare, ma la traccia che ho in mente e’ una cosa e la strada che il racconto prendera’ e’ probabilmente un’altra.
Il mio blog clandestino non ha dunque altri lettori oltre a me, al momento. Chissa’ se ci capitera’ mai qualcuno, per caso, o facendo una ricerca per parola chiave... ma quale mai potrebbe essere? Per ora mi piace pensare che quel blog sia una sorta di prive’, un locale esclusivo e un po’misterioso dove posso ritirarmi e scrivere davvero in liberta’. Pura invenzione, sicuro, ma esiste mai una vera separazione fra autore e personaggio? Che cosa verra’ mai fuori da questa boccaccia, con il pretesto di prestare le parole alla mia nuova “amica”? un esercizio interessante, ripeto: magari non verra’ fuori un premio Nobel per la letteratura, ma forse qualche sprazzo di terapeutica introspezione. Le gioie della scrittura...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
Oh cielo, anche timida e introversa, adesso! Ultimamente sei una fonte inesauribile di sorprese.
Oscar Wilde afferma che il modello rivela l'artista (e Borges dice che Oscar Wilde aveva sempre ragione), per cui non c'è motivo di dubitare che fra un autore ed i suoi personaggi il rapporto possa essere alquanto stretto.
Il vocabolo privé però a me evoca un bagno, e la descrizione che ne dai ("locale esclusivo e misterioso, dove scrivere in libertà") sottolinea l'ambiguità; niente di male, comunque: Agatha Christie scriveva a mollo nella vasca...
In ogni caso, se vuoi che gli amci giochino a "caccia al tesoro", dovresti fornire indizi più leali: cavolo, persino i pirati avevano delle mappe con una "X" da qualche parte!
Ho la quasi certezza che il blog misterioso non sia a tuo nome: troppo facile, no?!
Posta un commento