venerdì 6 maggio 2011
Parigi è sempre Parigi
In transito a CDG, suonata dal poco sonno e dal caldo improvviso. Il più del viaggio è fatto, ma la parte più difficile inizia ora, quando la stanchezza si fa sentire. Il volo per A'dam parte alle 19,10, sono già seduta al gate, in questa serra tropicale che chiamano aeroporto. Lo zaino è strabordante, ma almeno non pesa troppo; quindici minuti di wifi sono gratuiti e bastano giusto per controllare la posta e scrivere sul blog. Chissà in che condizioni sarò domani? con il taxi da prenotare e con la prospettiva di svegliarmi alle 5 domenica mattina? e i bagagli brasiliani/cileni, avrò abbastanza testa per metterci dentro le cose giuste (incluso quello che mi serve per il kendo)? Vedremo, vedremo.
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