Schiphol, di nuovo. Tranquilla lounge dell'Iberia, quattro chiacchiere con il capo, un cappuccino e due brioches. Sta per cominciare la mia movida sudamericana, da A'dam, a Madrid, a Sao Paulo, a Santiago e ritorno. Inutile dire che ho tutti i bioritmi fuori posto, ma come al solito la prospettiva del viaggio mi esalta. Ecco, in questi momenti mi sento proprio nel mio centro, i pensieri malinconici si vaporizzano, non mi manca nessuno, ne' reale, ne' sotto forma di fantasma. Mia madre continua ad irritarmi chiedendomi quando mi fermero' - ha sempre avuto la straordinaria incapacita' di capire cosa valesse davvero per me, e' (s)confortante vedere come certe cose non cambino proprio mai. Se soltanto potessi dirle che viaggiare e' il modo migliore per incontrare "un uomo a cui appoggiarmi", forse potrei convincerla a non chiedermi piu' quando appendero' le mie frequent flyer cards al chiodo.
Verzonden vanaf mijn HTC
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