Oggi ho lavorato a casa, di nuovo mettendo mano a mille documenti non propriamente appassionanti, ma tant'è, questo è il lavoro! E sono contenta di averlo, anche se talvolta certe inefficienze e strani approcci mi fanno un po' spazientire. Ma il capo non sono io, sono l'ultima ruota del carro, tecnicamente, ma tanto non avrò questo ruolo per sempre - il ruolo stesso potrebbe trasformarsi già entro l'anno e chi vivrà vedrà.
Fatto sta che posso lavorare alle dieci di sera e prendermi la pausa del pranzo per una lezione di golf - in fondo i miei diretti contatti stanno tutti dalle 8 alle 3 ore indietro (e qualcuno dei miei colleghi olandesi, ha appena risposto ad una mia mail serale... e sono quasi le 23,00).
Annemieke mi ha portato a provare tre buche del percorso da 18 - un grande passo avanti, dico io, nella mia avanzata verso il GVB. Oddio, non che mi riuscirà di farlo ancora prima di primavera, perchè tanto prima di allora di esame non si parla.
Ho avuto la mia piccola soddisfazione nell'informarla che sui ponticelli il bastone può essere appoggiato a terra, nonostante tecnicamente sia parte di un ostacolo d'acqua... insomma, sto studiando le Sacre Regole per qualcosa o no? Mi ha detto che le ho fatto imparare qualcosa che non sapeva, ma non è stata l'unica cosa "carina" che mi ha detto. Addirittura, l'ho resa orgogliosa di me, sic!
Avrei voluto fare meglio, per il semplice motivo che so di poter fare meglio. Una scarpazzata o due, un tiro azzardato che esce bello fuori dal bunker e rimbalza su un albero (ma perchè non l'ho mandato verso il fairway, invece che fare il drago in mezzo ai tronchi?). Ma anche qualche discreto tiro lungo (e dritto), un pitch da professionista (infatti, non ho idea di come ho fatto) e qualche puttino non del tutto disprezzabile.
Se è orgogliosa di me, mi impegnerò a crederle.
Domani il matrimonio di Jennie e Monique. Sono un po' emozionata, perchè sono le mie migliori amiche qui in Olanda e so che comunque non è un passo che facciano come bere un bicchier d'acqua. L'organizzazione della cerimonia, del rinfresco e della luna di miele - nonchè l'importanza del passo - le sta facendo fremere già da un bel po'.
Io simpatizzo, nonostante abbia a suo tempo detto che non sarei mai più andata ad un matrimonio: non potrei mai mancare al loro!
Certamente non andrò mai al mio (si dice, mai dire mai, ma per convenzione). Stasera una conversazione casuale mi ha fatto improvvisamente rabbrividire. "In un matrimonio che finisce le responsabilità sono condivise, ma fondo sei stato tu a decidere di separarti, non tua moglie". "Anche lei ha deciso: ha scelto me". Ecco, se accetti (si spera per amore) di sposare Shiva, il Dio della Distruzione, in fondo è colpa tua, se finisci incenerita. Ci sto pensando ancora.
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