Nel mio lettuccio della Guest House della Osaka University of Health and Sport Science, sto per impegnrarmi a dormire e ad essere bella pimpante per la pratica di domani mattina alle 7. Il mondo fuori è ampiamente addormentato, non fosse per qualche cretinetto in scooter smarmittato che tutto sommato la statistica deve assegnare anche al Giappone.
Stamattina... non c'è stata nessuna stamattina, devo dire, perché mi sono svegliata (e solo perché Fumi mi ha svegliato) all'una passata. Un rapido pranzo (con l'unagi, Fumi si è ricordata quanto mi piace) e poi via in auto verso l'università. L'allenamento del pomeriggio dura un paio di ore e oggi, visto il tipo di esercizi che erano previsti anche io e Fumi abbiamo potuto partecipare in pieno insieme agli studenti. E' stato come al solito molto bello e molto corroborante – probabilmente un po' di muscoli e giunture del mio corpo dissentiranno fortemente, ma essendo il leit motiv di questo viaggio, di qualcosa bisogna pur morire, beh, cominciamo consumandoci un po'.
Dopo l'allenamento, Fumi è ripartita verso casa e io sono andata a cena con due maestri e un altro italiano che abitualmente viene ad allenarsi qui ogni anno. Cibo di Okinawa. Ad ogni boccone di alghe, ecco un po' di cesio, adesso giusto un pizzico di iodio radioattivo. Comunque era tutto molto gustoso, dovevano essere i millisievert.
Ho fatto la spesuccia per la colazione nel Lawson che si trova a un quarto d'ora di strada dalla Guest House. Ho il caffè freddo per domattina e un sacco di frittelle. Speriamo che non sappiano di formaggio, con la pasticceria giapponese non si sa mai!
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1 commento:
Be', quanto a radioattività, io non ho bisogno di cercarmela in Giappone, avendo un allegro tetto in Ethernit a casa dei miei. E si sta sbriciolando...
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