giovedì 28 aprile 2011

Giovedi`

Continuo ad avere difficolta` nel tenere traccia dei giorni della settimana. Mi ripeto, oggi e` giovedi`, ma il cervello non ritiene l`infomazione. So solo che oggi pomeriggio c`e` pratica e che quella di stamattina e` stata da dimenticare: troppi pensieri nella testa, la mano sinistra da reimpostare, le gambe che cominciano a fare fatica a recuperare fra un allenamento e l`altro. Le studentesse invece continuano ad avere venti anni e a correre come dei treni. Speriamo che di qui alle quattro l`acido lattico abbia preso la sua strada.
Stanotte ho dormito un po` meglio, forse il jisa, il jet lag, e` finalmente stato sconfitto. Ieri sera con Manami il mio cervello ha dovuto recuperare dai piu` riposti recessi tutto il mio giapponese: parola dopo parola, alla fine della serata ero un pochino piu` articolata. Cavolo, quante volte mi sono detta, vado in Giappone a studiare seriamente e vediamo fin dove arrivo. Ma adesso che mi sto focalizzando sull`Olandese e gia` mi rendo conto di quanto stia invecchiando, ormai ho perso ogni illusione di poter un di` esprimermi in una maniera decente che mi metta appena al di sopra del mero analfabetismo. Visto che l`ipotesi del fidanzato giapponese NON e` praticabile per una serie di motivi, dovro` forse aspettare la prossima vita (ma potendo evitare un altro giro di giostra, rinuncerei volentieri anche a saper leggere correntemente l`Asahi Shinbun).
Qui fa caldo, la pioggia di ieri sera e` un ricordo, i ritmi sono dettati dal keiko. La Guest House e` quieta, ho la doccia femminile tutta per me, il letto e` comodo. La vita non potrebbe essere piu` semplice. Tutto questo e` proprio quello che cercavo, anche se ho ancora evitabili pensieri ricorrenti che soprattutto alla mattina e alla sera si ripropongono. La collocazione mattina-sera e` piuttosto distubante - se solo riuscissi a dirottarli in altri momenti della giornata, sarei certa di poterli vincere. Ma passeranno, passeranno: non esiste fuoco che privo di alimento non receda, non si indebolisca e infine non si estingua.
Nella bella biblioteca in cui mi trovo, osservo gli studenti andare e venire. In tuta, di solito con i capelli tagliati in foggie improponibili, sono futuri insegnanti di educazione fisica, non tanto propensi alla cultura in generale, o curiosi del mondo oltre il Giappone. Le OL , le Office Ladies che prestano servizio qui, sono tutte carine e piuttosto truccate, camicia bianca e gilet nero, ridono un po` sciocchine con i professori e gli studenti anziani.
Fra poco, pranzo nella mensa universitaria, piu` tardi a recuperare un paio di visitatrici spagnole alla stazione di Kumatori. Magari un passaggio a riposare alla Guest House prima della pratica pomeridiana...
Domani, allenamento al mattino, ma poi...

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