La pausa caffe' e' un altro punto dolente. Cielo, mi sono ridotta ad chiederne una ogni tanto in elemosina a Paul, uno dei vari consulenti che bazzicano l'ufficio Corporate. Allora, lui ci mette le capsule di Nespresso, e facciamo all'italiana: si va all'angolo cucina e ci si beve il caffe' chiacchierando. Tanto carini tutti, a portarti la broda alla scrivania, ma poi si rimane davanti allo schermo muti e solitari. Non e' mica una pausa caffe', e' un enteroclisma per bocca.
Domani, Arnhem, al vecchio ufficio nella Rijntoren - due riunioncelle, di cui una telefonica, poi scappo a casa a fare la valigia per l'America. Quindi corro a comprarmi il mastice per attaccare finalmente la targa di ceramica con il numero civico e per piazzare la mezzaluna con il nome della casa. Avro' anche io la mia Bramasole, alfine!
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Ieri pomeriggio, uno strano numero sul cellulare: il maestro Tani mi chiamava dal Giappone (a mezzanotte), per dirmi che stava bene, lui, la famiglia, gli amici del clan, e per darmi le sue coordinate durante il mio soggiorno a Osaka e a Kyoto. Ci vederemo piu' volte, sono troppo felice! E credo che anche lui lo sia del fatto che non abbia cancellato il mio viaggio. Oggi, una mail del mio Maestro (con la maiuscola) Inoue, che pure mandava notizie e una foto dei ciliegi in fiore davanti al castello di Osaka. Kendo Danna-san, Kendo Chichi, o machi kudasai, mamonaku kimasu!!!
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