Sono senza parole. Questo posto ha superato tutte le mie precedenti esperienze di lusso, di modernita' e persino di ostentazione. Lo skyline di Shanghai e' impressionante di giorno, di notte incanta.
Ma vado con ordine, perche' ogni singolo momento qui ha riservato delle sorprese: ad esempio l'aereoporto nuovissimo e le procedure velocissime per il controllo passaporti, nonche' l'autista arrivato trafelato, ma puntualissimo. L'aereoporto e' almeno ad una quarantina di minuti dall'hotel, il panorama ricorda un po' il Giappone, ancora di piu' la Corea, per via dei palazzoni alti e stretti che cominciano ad annunciare l'inizio dell'area urbana di Shanghai.
L'hotel, una favola. A parte la musica un po' malinconica nella lobby, le signorine che ti accolgono vestono tailleurini rosa di Chanel con filo di perle e naturalmente parlano benissimo inglese. La stanza e' al diciassettesimo piano ed ha una vista stupenda... la stanza da bagno e' praticamente un'altra stanza (vasca, doccia a pioggia e doccia a telefono), il water quasi quasi ti parla, di sicuro si apre e si chiude da se' e persino si tira l'acqua da solo (non cito neanche la ciambella riscaldata e il bidet integrato con asciuga... fate voi). Il minibar e' gratuito, piu' accappatoi e asciugamanti e toiletries di quanti ne abbia mai visti, c'e' la macchina per il Nespresso e tutte le tende e le luci si operano da una tastiera accanto al letto. La cameriera che passa nel pomeriggio a riordinare lascia sul comodino la teiera della buona notte e un foglietto con le previsioni del tempo per il giorno dopo. A colazione, una varieta' impressionante, che quasi confonde, e 5 camerieri , maitres e maitresses tutti per me. Ho cenato in camera stasera, era tutto delizioso e presentato impeccabilmente.
La citta' e' in linea con l'hotel: il lusso e' all'ordine del giorno: vetrine di Rolls-Royce e Lamborghini, centri commerciali smisurati popolati di firme dell'alta moda...Tiffany accanto a Cartier, i grandi maestri dell'orologeria uno di fila all'altro... qualcuno qui deve aver imparato a spendere e tanto...
Grazie ad Oki, il ragazzo olandese che abita e lavora qui da sette anni (e che guarda caso fa kendo...), ho potuto visitare parti della citta' che sono il paradiso dello shopping per i turisti, ma anche quartieri non ancora sviluppati, pieni di biancheria appesa ad asciugare e di gente che vive in strada, perche' le case sono troppo piccole... Oki mi ha prontamente arruolato per un seminario con una delegazione di maestri giapponesi in visita e cosi ho potuto pure fare allenamento come mi ero prefissa. Vedremo se il resto della settimana lavorativa continuera' a lasciarmi cosi' stupefatta!
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