martedì 6 dicembre 2011
Sia dannato Farenheit (con un'acca sola, per sfregio!)
Cinque minuti secchi di strada fra hotel e ufficio; una passeggiatina da niente, ma che lascia a bocca aperta la segretaria americana, che cinguetta "Oh, siete cosi' Europei!", solo perche' ci rifiutiamo di prendere un taxi o noleggiare un'auto per questo micropezzetto di strada.
Io sapevo che le temperature sarebbero arrivate verso i meno 20 centigradi (che sarebbero i meno 6 Farenheit), quindi non temo niente: scarponi da lumberjack, piumone con cappuccio, sciarpa, guanti. Certo il ghiaccione non mette voglia di correre, ma almeno non dover dipendere dal taxi e' una bella cosa.
Che si fa dopo una giornata noiosa in ufficio (doveva scoppiare la terza guerra mondiale, ma non essendoci il cane piu' grosso in circolazione, tutto si e' accomodato nella calma piatta)? sapendo che con buona probabilita' ce ne torneremo una settimana prima, mica mi lamento, se si tratta di cenare in camera. Usciremo domani sera, con un paio di colleghi (se il loro managers li autorizzano a parlare con noi, sic!) - in qualche ristorante piu' o meno insignificante della zona. E stasera, cosa scelgo dal menu'? Fettuccine Alfredo? Chicken wings con tre tipi diversi di salsa? Roba chicana? Veramente la scelta mi fa scappare la fame, vediamo se davvero mi convinco a ordinare qualcosa.
E' una buona occasione per studiare - in televisione, football americano. E' lunedi'...
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3 commenti:
Fahrenheit...
Ing., Lei mi casca sull'acca!
Perché la segretaria americana è ancora viva?
Ho pensato che se Fahrenheit fosse stato olandese, si sarebbe chiamato Varenheid...
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