Si può essere motivati da morire, ma giornate come quelli di oggi sono la negazione del golf, almeno per una tenera principiante come me, che deve farsi in bici quindici minuti di strada, prima di indugiare nel lusso dello spogliatoio femminile e magari ripiegare su una bella tazza di the nella clubhouse. Inizi la giornata con un po' di sole e già pregusti un giretto o due del nove buche, ti vesti, prepari tutto quello che serve per uscire...e le cataratte del cielo si aprono rovesciando tonnellate di pioggia sul mondo. Dieci minuti dopo, è già finita. Torna a splendere il sole. Pensi al fango che ci sarà al campo, ma ti dici, suvvia, non ti farai mica fermare, visto che le tue Footjoy l'acqua la tengono e il fango si soffia via in un minuto. OK, i preparativi ripartono. Altra lavata spaventosa. E via così per tutta la giornata, a intervalli di mezzora, e alla fine ci rinunci.
Il tempo migliore: dalle quattro e mezza in avanti, quando Elena è venuta a prendermi per una birretta e una pedalata in centro.
Come consolazione, ho marcato tutte le mie palline (in due colori) e poi ho aperto in giardino il Bramasole Golf Club. Per il putting, niente male. Per il chipping, a meno di usare il prato dietro a casa, ci vuole un po' di attrezzatura idonea, ma è arrivabile. Per lo swing... beh, atteniamoci alla musica. Lì ci vuole ancora un bel po' di fantasia, ma almeno il movimento si può provare...
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