Il mio primo circo si chiamava King e piazzò il tendone vicino al campo sportivo in fondo alla strada, dove c'era solo un grande campo incolto. Non ricordo molto dello spettacolo, ricordo solo che mi piacque: era un circo piccino, doveva avere qualche animale, i soliti clown, per i quali non sono mai riuscita a nutrire una grande passione.
Ci sono stati altri circhi nella mia vita, un po' più grandi per contenere il puzzo degli elefanti, o squallidi e francamente patetici (ne ricordo un particolarmente triste, a Rocca di Roffeno - penso l'ultimo della mia vita, l'estate prima di iniziare le scuole medie). Poi me ne sono tenuta accuratamente alla larga.
Lo spettacolo da circo poi si è evoluto - ha trovato altri spazi, si è raffinato: Ricordo il Tigerpalast a Francoforte, con le tigri che venivano portate al guinzaglio fra i tavolini della sala e i trapezisti che volteggiavano sulle nostre teste. O il Palazzo ad Amsterdam, dove lo spettacolo si dipana fra una portata e l'altra, letteralmente ad un braccio di distanza dalla cena.
Il Cirque du Soleil è un vero circo, non si intrufola a riempire gli spazi di una serata aziendale. Pretende attenzione e la ottiene senza troppa fatica. I numeri acrobatici sono eccellenti e mozzafiato, i costumi sono magnifici e i clown riescono ad essere divertenti anche per una diffidente come me.
Una dimensione che mi intriga poi è il fatto che il CdS è una impresa globale: tanti spettacoli, tante compagnie, tanti teatri. C'è un disegno, una strategia, un programma, e ovviamente questo mi piace.
Kooza è lo spettacolo del ventesimo anniversario del CdS: mi pare appropriato, nel mio anno di compleanno. Si tratta di uno spettacolo "tradizionale" - proprio quello che cercavo per ritrovare un po' della magia del piccolo Circo King....
Ci sono stati altri circhi nella mia vita, un po' più grandi per contenere il puzzo degli elefanti, o squallidi e francamente patetici (ne ricordo un particolarmente triste, a Rocca di Roffeno - penso l'ultimo della mia vita, l'estate prima di iniziare le scuole medie). Poi me ne sono tenuta accuratamente alla larga.
Lo spettacolo da circo poi si è evoluto - ha trovato altri spazi, si è raffinato: Ricordo il Tigerpalast a Francoforte, con le tigri che venivano portate al guinzaglio fra i tavolini della sala e i trapezisti che volteggiavano sulle nostre teste. O il Palazzo ad Amsterdam, dove lo spettacolo si dipana fra una portata e l'altra, letteralmente ad un braccio di distanza dalla cena.
Il Cirque du Soleil è un vero circo, non si intrufola a riempire gli spazi di una serata aziendale. Pretende attenzione e la ottiene senza troppa fatica. I numeri acrobatici sono eccellenti e mozzafiato, i costumi sono magnifici e i clown riescono ad essere divertenti anche per una diffidente come me.
Una dimensione che mi intriga poi è il fatto che il CdS è una impresa globale: tanti spettacoli, tante compagnie, tanti teatri. C'è un disegno, una strategia, un programma, e ovviamente questo mi piace.
Kooza è lo spettacolo del ventesimo anniversario del CdS: mi pare appropriato, nel mio anno di compleanno. Si tratta di uno spettacolo "tradizionale" - proprio quello che cercavo per ritrovare un po' della magia del piccolo Circo King....
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