L'estate forse è finita, oggi, il cielo è bianco e l'aria ha preso quello spunto freddolino che mi è tanto familiare.
Ieri ho celebrato il mio quinto anniversario in terra d'Olanda: giusto qualcosa da bere dopo l'allenamento assieme ad Ivan, l'ultimo dei ragazzi del Museido ad uscire dallo spogliatoio. Quattro chiacchiere simpatiche, non certo una festa selvaggia. D'altra parte questi cinque anni sono volati, e nemmeno saranno gli ultimi che passerò qui. Ora potrei richiedere la cittadinanza - al prezzo di perdere la nazionalità italiana. Non sono ancora certa di volerlo fare, visto che la cosa non mi porterebbe alcun vantaggio pratico. Aspetto piuttosto di sposare un Olandese e di tenermi tutte e due i passaporti.
(Per chi volesse andare a leggere come tutto è iniziato... http://orangeoracle.blogspot.nl/2007/09/dal-10-settembre-2007-mi-trovate.html )
Stefan l'imbianchino sta trafficandomi per casa, io affogo nelle infinite carte dell'audit, ma mi riscaldo al ricordo del passato fine settimana, che è stato perfetto sotto tanti punti di vista, a cominciare dalla temperatura deliziosa e dal sole splendido.
Sabato mattina sono andata al mio golf club, con l'intenzione di fare quattro palline - l'agenda riportava una gara, non ero nemmeno certa di poter fare un giro sul percorso. E invece non solo il campo da nove era accessibile, ma ho trovato pure un golf buddy per giocare. Mike, un ragazzo (un signore?) molto espansivo che sembra essere quasi lo spot ambulante del club: saluta tutti, parla e scherza con tutti e mi ha fatto un ritratto meraviglioso della socialità imperante al Kromme Rijn. Effettivamente, se tutti i soci fossero come lui, sarebbe semplice fare amicizia!
Ho avuto un inizio folgorante, poi ho fatto le mie brave cavolate - non sorprendentemente, continuo ad avere dei seri problemi con le bad lies... il tempo era così bello che davvero era impossibile lamentarsi per il solito gioco altalenante.
Dopo il giro, una birretta con Mike e via verso Utrecht. Due acquisti semplici al Boekenfestijn (una specie di fiera del libro sterminata che periodicamente viene allestita alla Jaarbeurs), un dvd sull'Anno 1963 e un tomo sui 1001 edifici da vedere nel mondo. Essendo poi Open Monumentendag (http://www.openmonumentendagutrecht.nl/informatie.aspx?ID=458), ho potuto sbirciare in un paio di case e giardini che abitualmente sarebbero inaccessibili... il Hieronymuscomplex torreggia lungo il Singel e mi ha sempre incuriosito, con i suoi pinnacoli ed i tetti altissimi, ed è stato bello scoprire il labirinto di giardini ed orti che si estende giusto sull'altra riva del Minstroom, un'area verde che intravvedo dalla mia finestra, ma che non avevo mai fisicamente visitato.
Alla sera, il barbecue di Neil, il grande capo, che ha aperto la sua bella casa a tutti noi Arcadiani dell'ufficio di Amsterdam. Un ospite sorprendentemente attento e gentile - è stata una serata molto ben riuscita nella quale tutti si sono sentiti a proprio agio. Esamino passato a pieni voti, per il nostro neo-CEO.
Domenica, poi, il tempo ha surclassato ogni possibile rosea aspettativa - ed era il giorno del KLM Open ad Hilversum. Con molta calma Sacha si è svegliata ed è arrivata ad Utrecht, dove ci siamo incontrate per prendere il treno. Alla stazione Hilversum Sportpark ci aspettavano le navette per il campo: ovviamente il circo intorno all'European Tour era del tutto nuovo per me, quindi non avendo particolari aspettative, mi sono davvero divertita: si ammira qualche giocatore famoso (avendo Jimenez mancato il taglio, mi rimanevano gli italiani Manassero e Gagli), si vede qualche putt spaventoso (i greens dell'Hilversumsche sono tremendi !!!), ma anche qualche colpo da maestro. In generale ci si sposta con agio e ci si gode il sole. Henson (i cui fisoterapisti svedesi abbiamo casualmente incontrato al caffè - bei ragazzoni...) ha vinto su Larrazabal, e ci ha generosamente offerto un bellissimo putt giusto alla buca 18, dove eravamo comodamente sedute in tribuna, dopo una giornata in giro per lo sterminato campo. Ma che bella cosa, è stata una "prima" ben riuscita.
Ieri ho celebrato il mio quinto anniversario in terra d'Olanda: giusto qualcosa da bere dopo l'allenamento assieme ad Ivan, l'ultimo dei ragazzi del Museido ad uscire dallo spogliatoio. Quattro chiacchiere simpatiche, non certo una festa selvaggia. D'altra parte questi cinque anni sono volati, e nemmeno saranno gli ultimi che passerò qui. Ora potrei richiedere la cittadinanza - al prezzo di perdere la nazionalità italiana. Non sono ancora certa di volerlo fare, visto che la cosa non mi porterebbe alcun vantaggio pratico. Aspetto piuttosto di sposare un Olandese e di tenermi tutte e due i passaporti.
(Per chi volesse andare a leggere come tutto è iniziato... http://orangeoracle.blogspot.nl/2007/09/dal-10-settembre-2007-mi-trovate.html )
Stefan l'imbianchino sta trafficandomi per casa, io affogo nelle infinite carte dell'audit, ma mi riscaldo al ricordo del passato fine settimana, che è stato perfetto sotto tanti punti di vista, a cominciare dalla temperatura deliziosa e dal sole splendido.
Sabato mattina sono andata al mio golf club, con l'intenzione di fare quattro palline - l'agenda riportava una gara, non ero nemmeno certa di poter fare un giro sul percorso. E invece non solo il campo da nove era accessibile, ma ho trovato pure un golf buddy per giocare. Mike, un ragazzo (un signore?) molto espansivo che sembra essere quasi lo spot ambulante del club: saluta tutti, parla e scherza con tutti e mi ha fatto un ritratto meraviglioso della socialità imperante al Kromme Rijn. Effettivamente, se tutti i soci fossero come lui, sarebbe semplice fare amicizia!
Ho avuto un inizio folgorante, poi ho fatto le mie brave cavolate - non sorprendentemente, continuo ad avere dei seri problemi con le bad lies... il tempo era così bello che davvero era impossibile lamentarsi per il solito gioco altalenante.
Dopo il giro, una birretta con Mike e via verso Utrecht. Due acquisti semplici al Boekenfestijn (una specie di fiera del libro sterminata che periodicamente viene allestita alla Jaarbeurs), un dvd sull'Anno 1963 e un tomo sui 1001 edifici da vedere nel mondo. Essendo poi Open Monumentendag (http://www.openmonumentendagutrecht.nl/informatie.aspx?ID=458), ho potuto sbirciare in un paio di case e giardini che abitualmente sarebbero inaccessibili... il Hieronymuscomplex torreggia lungo il Singel e mi ha sempre incuriosito, con i suoi pinnacoli ed i tetti altissimi, ed è stato bello scoprire il labirinto di giardini ed orti che si estende giusto sull'altra riva del Minstroom, un'area verde che intravvedo dalla mia finestra, ma che non avevo mai fisicamente visitato.
Alla sera, il barbecue di Neil, il grande capo, che ha aperto la sua bella casa a tutti noi Arcadiani dell'ufficio di Amsterdam. Un ospite sorprendentemente attento e gentile - è stata una serata molto ben riuscita nella quale tutti si sono sentiti a proprio agio. Esamino passato a pieni voti, per il nostro neo-CEO.
Domenica, poi, il tempo ha surclassato ogni possibile rosea aspettativa - ed era il giorno del KLM Open ad Hilversum. Con molta calma Sacha si è svegliata ed è arrivata ad Utrecht, dove ci siamo incontrate per prendere il treno. Alla stazione Hilversum Sportpark ci aspettavano le navette per il campo: ovviamente il circo intorno all'European Tour era del tutto nuovo per me, quindi non avendo particolari aspettative, mi sono davvero divertita: si ammira qualche giocatore famoso (avendo Jimenez mancato il taglio, mi rimanevano gli italiani Manassero e Gagli), si vede qualche putt spaventoso (i greens dell'Hilversumsche sono tremendi !!!), ma anche qualche colpo da maestro. In generale ci si sposta con agio e ci si gode il sole. Henson (i cui fisoterapisti svedesi abbiamo casualmente incontrato al caffè - bei ragazzoni...) ha vinto su Larrazabal, e ci ha generosamente offerto un bellissimo putt giusto alla buca 18, dove eravamo comodamente sedute in tribuna, dopo una giornata in giro per lo sterminato campo. Ma che bella cosa, è stata una "prima" ben riuscita.
1 commento:
Ma adesso sei bionda! Ciò dimostra quanto spesso ci vediamo...
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