Dopo due settimane in Italia sono di nuovo in Abstederdijk. Il kendo è andato benissimo, ho incontrato due dei miei maestri di riferimento e mi sono portata a casa un certo numero di buone idee su cui lavorare - un vero patrimonio!
E' andata bene anche la permanenza bolognese, visto che sono riuscita a vedere famiglia e amici, secondo i programmi. Molto peggio è stato però buscarmi un raffreddore da vecchi tempi, che mi ha scombussolato il resto della permanenza. Sono tornata a Legnano, ma per non impestare nessuno mi sono saltati tutti gli appuntamenti. La mancanza di mezzi di collegamento ragionevoli mi ha lasciato isolata, sola e depressa. Mi sono domandata perchè mai avessi deciso di rimanere per due settimane di fila - e per fortuna che sono riuscita a fare il secondo seminario, che ha dato un senso alla scelta di rimanere... se fosse saltato pure quello (ed il rischio c'è stato), probabilmente oggi avrei messo in vendita la casa di Legnano, per non dovermi sentire mai più prigioniera in casa mia e risolvere il problema alla radice.
Io non voglio tornare in Italia, non ancora. Ho detto che volevo sentirne la nostalgia, prima - e siamo moooolto lontani da tutto ciò. E se mai fossi costretta a tornare, dove tornerei? a Milano, che detesto? a Bologna, che è molto cambiata da quando me ne sono andata? la risposta più facile è: in nessuno dei due posti. Quindi me ne sto qui, e farò di tutto per rimanere.
Oggi pioveva a dirotto. Ma mi è bastato vedere dall'aereo i polder, i canali, gli specchi d'acqua della mia Olanda e sentirmi proprio meglio. Un motivo ci sarà.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento