Sono tornata dal Giappone ieri pomeriggio e sono ancora un po' stranita dal fuso. Mi sono svegliata prima delle 5, ho controllato la posta (tutte le cose importanti succedono mentre sei in ferie, naturalmente) e sto cercando ancora di rendermi conto di dove sono.
Ovviamente, come ogni anno, sono straziata - il Giappone e' una passione invincibile, un luogo dove trovare amici, buon kendo, ma soprattutto la pace dell'animo. Forse e' la distanza imposta dalle sette ore di fuso o il fatto di essere sempre e comunque straniera ed estranea - bizzarro, no? - non conosco un altro posto che mi faccia sentire cosi' a mio agio. Il senso di sicurezza potrebbe essere un'illusione (cito il miracoloso sfioramento di un'auto a folle velocita' contro il paraurti del mio taxi a Kyoto?), ma certamente il fatto che i servizi siano sempre impeccabili fa sentire proprio rassicurati.
Piu' peculiare magari e' la specie di influenzamania che ha imperversato su tutte le reti televisive nelle due settimane della mia permanenza. I giapponesi ne parlano continuamente (il mio hotel a Tokyo mi ha chiesto una dichiarazione sul mio stato di salute al momento del check in), contano continuamente contagi e decessi, segnano in rosso i paesi del globo in cui si sia verificato anche un singolo caso. In verita', tornando in Olanda dopo tanta propaganda, mi aspettavo i monatti a trascinare carretti di cadaveri per Schipol. La vendita di mascherine ha segnato un record assoluto (i telegiornali mostravano sconsolate immagini di scaffali vuoti), la mia amica Eda di Hong Kong, che ha avuto la pessima sorte di avere un episodio di Fuoco di Sant'Antonio a Kyoto, e' stata invitata da un amico medico a non menzionare al pronto soccorso il fatto di aver avuto una leggera forma influenzale la settimana precedente - rischiava come minimo la quarantena...
Oddio, saro' un'incosciente - ma su questi allarmi strombazzati di pandemia ho molti dubbi: il numero dei morti in tutto il mondo non supera quello degli schiantati di un singolo sabato sera in Italia, eppure... stiamo dando una mano alle industrie farmaceutiche in crisi? comincio davvero a non poterne piu' di queste corporations manipolatrici, ma evidentemente non c'e' piu' un luogo dove nascondersi!
Il viaggio by KLM e' stato comodo (solito overweight da pagare al ritorno - dannazione, non ci si salva piu'!) - inoltre ho recuperato sulla lista dei film che volevo vedere (o rivedere):
La Duchessa
Ironman
Quantum of Solace
WALL-E
Spion van Oranje
Bride wars
Valkyrie
High School Musical 3 (ebbene si'!)
e certamente ne ho dimenticato almeno un paio...
Scrivero' e pubblichero' foto nei prossimi giorni.
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